Riepilogo ITF Maschili 2021, i migliori: 5 titoli per Franco Agamenone, Paul Jubb e Filip Misolic. Molto bene anche Nardi e Passaro
ITF 2021
L’International Tennis Federation (ITF) Men’s World Tennis Tour 2021 è un tour “entry level” per il tennis professionistico maschile. È organizzato dalla International Tennis Federation ed è un livello inferiore all’ATP Challenger Tour. L’ITF World Tennis Tour maschile include tornei con montepremi in denaro che vanno da $ 15.000 a $ 25.000. I risultati dei tornei ITF sono incorporati nella classifica ATP, che consente ai professionisti di progredire verso l’ATP Challenger Tour e l’ATP Tour e, infine, il Grande Slam.
Il Tour offre circa 550 tornei in 70 paesi. I tornei a livello di $ 15.000 includono posti riservati al tabellone principale per i primi 100 classificati ITF World Tennis Tour Juniors, fornendo un percorso fluido ai migliori nuovi talenti per sfondare nel tennis professionistico d’élite. L’ITF Men’s World Tennis Tour è anche progettato per indirizzare efficacemente i premi in denaro per aiutare a ridurre i costi per i giocatori e, in definitiva, consentire a più giocatori di guadagnarsi da vivere.
Protagonisti Maschili.
Franco Agamenone
L’italiano Franco Agamenone, il britannico Paul Jubb e l’austriaco Filip Misolic sono i tennisti che hanno vinto più titoli, ben 5, nel circuito ITF nel 2021. Di Agamenone abbiamo parlato anche nella sezione Challenger (Vedi sez. Challenger), andiamo a conoscere meglio gli altri 2.
Paul Jubb ha 22 anni, è britannico e gioca prevalentemente sul veloce dove ha finora raccolto i migliori risultati, diventando numero 335 del mondo, suo best ranking. E’ stato creato tennisticamente da Josh Goffi, figlio di quel Carlos Goffi che allenò i fratelli McEnroe nella sua Academy. La storia di Paul Jubb sembra davvero scritta da uno sceneggiatore hollywoodiano seguendo la classica narrazione del “viaggio dell’eroe”. A meno di 10 anni il piccolo Paul perde entrambi i genitori e viene catapultato in una nuova realtà familiare vivendo dalla nonna nello Yorkshire. Pratica vari sport, è naturalmente dotato per il movimento e comincia presto a giocare a tennis e fasi notare. La svolta nel 2014, quando Paul ha 15 anni e viene notato proprio da Josh Goffi, che un paio di anni dopo se lo porta con sé in Nord Carolina convinto soprattutto dalla sua determinazione in campo. E da lì parte la sua vera carriera che lo ha portato a crescere nel College vincendo tutto quello che c’era da vincere a livello NCAA. Il 2022 sarà il suo anno nei Challenger.
Filip Misolic ha 20 anni, è austriaco stiriano cresciuto a Graz da due genitori croati, e con i suoi 5 titoli in singolare ha raggiuto la posizione numero 346 della classifica mondiale. Misolic al contrario di Jubb ha ottenuto i suoi successi tutti sul “rosso”. Fino ai 12 anni ha giocato sia a calcio che a tennis, poi deve ringraziare i suoi genitori che si dice abbiano fatto davvero dei debiti (ancora non ripagati) per farlo crescere come tennista professionista. Misolic si allena a Zagabria con Coach Ante Andric proprio per risparmiare ma quando torna in Austria si allena col Guru Gunther Bresnik insieme a Dennis Novak, Alexander Shevchenko e Lukas Neumayer. Sulla terra rossa Misolic nel 2022 farà molto bene anche a livello Challenger.
Insieme a Jubb e Misolic che nel 2022 vedremo confrontarsi con soddisfazione anche nei Challenger, altri tennisti che si sono distinti e su cui potremmo puntare per il prossimo anno sono:
Guy Den Ouden (4 titoli), olandese di 19 anni oggi 638 del mondo (ed ex Top 20 Junior), in grandissima crescita.
Eric Vanshelboim (3 titoli), ucraino ventenne 477 ATP che ha confermato nel 2021 quello che di buono aveva fatto vedere nelle stagioni precedenti.
Nicolas Kicker (4 titoli), il guerriero argentino che ritorna dopo la clamorosa squalifica per match fixing che gli è costata più di 2 anni di carriera. Ha dichiarato di aver trovato le motivazioni per andare avanti nell’amore per suo figlio Bastian che girava con lui anche nei Challenger in Italia e che ricordo con piacere. Nicolas ha ancora solo 29 anni, per tornare in Top 100 il tempo c’è.
Rinky Hijikata (4 titoli), 20 anni australiano di chiare origini giapponesi, 367 ATP, è esploso a livello PRO in questo finale di stagione, dopo essere stato numero 16 al mondo da Juniores nel 2018.
Juncheng Shang (3 titoli) è la punta con il quale la Cina cerca di entrare nell’ Elite del tennis mondiale maschile. C’è da puntarci forte perché è un vero talento e sembra avere davvero le stimmate del campione il sedicenne Juncheng Shang, attualmente il più forte Juniores al mondo. Mancino, oggi è numero 662 della classifica mondiale ma entrerà presto a giocare i Challenger e salirà di classifica velocemente la prossima stagione. Si allena alla IMG Academy con Sebastian Korda, Shintaro Mochizuki agli ordini del mito Jimmy Arias e fa già da anni la vita del professionista a 360 gradi. Un futuro numero 1 del mondo a mio modo di vedere.
Francesco Passaro (2 titoli) è l’azzurro che più mi è sembrato più in crescita a livello ITF in questo 2021. Perugino classe 2001 è numero 594 del mondo e in questa stagione ha trionfato in due tornei su terra rossa, al Cairo e a Xativa in Spagna. Passaro è un tennista molto potente, serve benissimo, deve ovviamente migliorare sia gli spostamenti che le transizioni a rete per rendere il suo gioco ancora più offensivo e fruibile nel circuito Challenger. Si allena con Coach Roberto Tarpani a Perugia ed ovviamente è seguito attentamente da Umberto Rianna, responsabile Over 18 della FIT.
Luca Nardi (2 titoli) è da molti anni ormai sulla bocca di tecnici e appassionati che aspettano con ansia il suo sbocciare definitivo: il diciottenne pesarese in questa stagione ha vinto 2 ITF e ormai è lanciato verso i Challenger, con una classifica (419 ATP) che gli garantisce spesso l’ingresso nei tabelloni cadetti, e con Wild Card che immaginiamo saranno copiose nel 2022.
Pucinelli De Almeida (3 titoli), 20 anni, numero 286 del mondo è la sfida più interessante del panorama tennistico brasiliano, ultimamente un po’ in decadenza. Sul tennista di Campinas, Coach Rafael Paciaroni confida molto e nel 2022 lo ammireremo nei Challenger nostrani su terra battuta.
Eliakim Coulibaly (2 titoli) lo voglio nominare per due motivi: il primo perché è il tennista africano probabilmente più forte in prospettiva (insieme al sudafricano Montsi), avendo solo 19 anni ed essendo stato numero 16 del mondo come Juniores. E’ ivoriano della capitale Abidjan ma all’età di 12 anni si è trasferito a Casablanca per allenarsi. Attualmente si allena alla Mouratoglou Tennis Academy, è numero 634 del mondo e c’è grande attesa in Patria su di lui, dandogli forse delle responsabilità che potrebbero pesare sulla sua crescita. In realtà è davvero molto forte, l’ho visto giocare ed allenarsi dal vivo ed è interessante. Il secondo motivo per cui l’ho voluto citare è perché sono stato molto vicino ad allenarlo prima della Pandemia: ne avevamo parlato con la Federazione Ivoriana poi per diversi motivi l’intesa non si è concretizzata.
Alessandro Zijno