ATP Challenger 2021, Week 43: Marco Cecchinato, finale in Croazia e rientro in TOP 100 ATP
Bogotà, Colombia (CH Tour 80, Terra): [PR]G. Melzer (Aut) b. [5] F. Mena (Arg) 6-2 3-6 7-6
Torna a vincere un torneo Gerald Melzer, 31 anni, in tabellone grazie al ranking protetto a causa di un problema cronico alla caviglia in miglioramento che lo aveva costretto a stare fermo per lungo tempo. Battuto in finale l’emergente argentino Facundo Mena.
Nessun italiano in Colombia.
Buenos Aires, Argentina (CH Tour 80, Terra): [7] S. Baez (Arg) b. [1] T. Monteiro (Bra) 6-4 6-0
Quinto titolo stagionale per l’ex numero 1 del mondo Juniores, l’argentino Sebastian Baez che con questo risultato si avvicina fortemente alla TOP 100 ATP. Da oggi è numero 112 del mondo ed ha solo 20 anni, quindi è in ottima rampa di lancio.
Anche qui nessun azzurro in tabellone.
Losinj, Croazia (CH Tour 80, Terra): [2] C. Taberner (Esp) b. [1] M. Cecchinato (ITA) Walkover
Marco Cecchinato, a causa di un problema al gomito, non è riuscito a giocare la finale del Challenger 80 di Lussino (Croazia, terra battuta), lasciando la vittoria allo spagnolo Carlos Taberner. L’ha costretto al forfait una forte epicondilite (“Questa mattina non riuscivo nemmeno a sollevare la tazzina del caffè. Devo per forza fermarmi e chiudere qui questa stagione“, ha affermato l’azzurro), probabilmente aggravata da un sovraffaticamento dovuto al doppio impegno di sabato quando Ceck ha dovuto giocare ben due incontri, per colpa del maltempo che aveva fatto saltare la sessione del giorno prima. Prima la vittoria sul francese Mathias Bourgue (n.228 ATP) dopo oltre due ore di gioco col punteggio di 6-0 2-6 7-5, poi quella sul bosniaco Nerman Fatic 7-6(6) 6-2 in un incontro tutt’altro che scontato. In totale quattro ore di gioco che, come visto, hanno poi presentato un conto molto salato.
Buon per Taberner che alza così il suo quarto trofeo ed entra, per la prima volta in carriera, in top 100, esattamente al n.93. Cecchinato, pur rimanendo fermo a cinque vittorie Challenger (l’ultima a Santiago nel 2018), si consola guadagnando nove posizioni in classifica e risalendo al n.95 ATP, centrando così quello che in fin dei conti era il suo vero obiettivo di questa settimana.
Si era fermato in semifinale Alessandro Giannessi che, costretto pure lui a due match consecutivi, prima ha superato Raul Brancaccio 6-3 6-7(6) 6-1, sprecando però un match point sul 6-5 del secondo parziale e altri tre nel tie-break. Costretto al terzo set, ha così sprecato energie importanti che poi gli sono mancate in semifinale. Infatti contro Taberner è partito forte andando a condurre 3-1, poi gli è finita la benzina e il 6-4 6-3 finale è stato quasi inevitabile. Andrea Arnaboldi nei quarti non aveva offerto grande resistenza (6-2 6-0) allo stesso Carlos Taberner (sempre lui, vero giustiziere degli italiani in questo torneo croato) che, dall’alto della sua classifica, partiva certo favorito ma che il match potesse finire in soli 50 minuti non ce l’aspettavamo proprio.
Franco Agamenone va fuori al secondo turno nel derby perso con Giannessi ma si consola con l’ennesimo best ranking della stagione, molto vicino ormai alla Top 200 ATP.
Alessandro Zijno