ITF World Tennis Tour 2020, Week 39: Luca Potenza, primo titolo a Monastir da professionista. Quinzi, segnali di ripresa
M25 Jablonec Nad Nisou, Rep. Ceca (25K, Terra): A. Velotti (Arg) b. G. Quinzi (ITA) 6-2 6-1
Torneo incoraggiante per il nostro Gianluigi Quinzi (qui un focus su di lui) che raggiunge la finale in Repubblica ceca nel più importante torneo ITF della settimana, per altro giocando il suo tennis molto bene. Nel primo turno Gianluigi ha sconfitto il fenomeno Lehecka che veniva proprio dalla vittoria della settimana precedente e che ha comunque lottato e non ha regalato nulla. Questo dimostra quanto il tennis sia “liquido”, ogni settimana è una storia a sé e dimostra anche che Quinzi c’è, è sportivamente e agonisticamente vivo e potrà tornare a respirare atmosfere tennistiche ancora più affascinanti, come del resto ha già fatto da giovanissimo. Il ragazzo nel corso della carriera ha già cambiato molti coach, ha evidentemente anche dei limiti tecnici che non ha saputo superare ancora, eppure è lì ormai ad un passo dalla top 400 di nuovo. Peccato per la finale dove Quinzi, acciaccato per aver giocato due partite in un giorno (battuto Ignatik) nella mattinata ha perso con il forte argentino Velotti, un altro che sembrava potesse correre di più in carriera e finora è stato limitato da un fisico non eccezionale che lo costringe spesso a stare fermo ai box e ad un tennis che lo porta a sprecare tante energie. Per Velotti (che ha vinto in carriera anche 2 Challenger) tredicesimo titolo ITF. L’altro azzurro in tabellone, un Franco Agamenone in gran spolvero visti gli ultimi splendidi risultati, è stato però eliminato al primo turno dall’olandese Sels.
M15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [Q] L. Potenza (ITA) b. [8] A. Shevchenko (Rus) 2-6 6-4 6-3
Primo successo da PRO per Luca Potenza, da Licata con furore, e anche con un tennis molto incisivo. Partendo dalle quali, dove per altro nel suo primo incontro ha vinto solo 10-8 al super tie break col britannico Weightman, Luca ha giocato un torneo in crescendo: primi due turni del main draw più agevoli (almeno sulla carta, abbiamo visto come ogni partita sia difficile) ma poi ai quarti successo significativo contro lo sloveno Kocevar-Desman (uno forte di cui si parla molto bene) e poi in semi vittoria per Luca Potenza contro l’austriaco Erler anche lui molto quotato. L’apoteosi poi in finale, quando l’azzurro ha sconfitto il russo Shevchenko, testa di serie numero 8 e lanciatissimo verso i piani alti della classifica. Per il ventenne siciliano l’ingresso in top 1000, più o meno dovrebbe attestarsi sulla posizione 900 del mondo se ho fatto bene i conti, e tanta soddisfazione.
Melilla, Spagna (15K, Terra): [2] T. Skatov (Kaz) b. H. Rune (Den) 3-6 6-0 6-1
Terzo titolo del 2020, prestazioni sontuose per il kazako Timofei Skatov, seguito nella Academy Valenciana da Jose Altur, tennista che ha tutto per sfondare anche se per anni non è stato considerato futuribile per il suo fisico minuto di natura. Oggi è cresciuto, sia in altezza che in muscolatura e dice la sua alla grande come dimostrano i recenti meravigliosi risultati che lo hanno portato al Best Ranking al numero 472 ATP. Sconfitto in finale a Melilla il danese Rune, più pubblicizzato e già molto forte in effetti. Secondo turno per Gianmarco Ferrari mentre Federico Arnaboldi si è fermato all’esordio nel main draw.
M15 Castelo Branco, Portogallo (15K, Hard): [6] L. Catarina (Mon) b. [7] S. Kirchheimer (Usa) 6-3 2-6 7-6
Il ventiquattrenne monegasco Lucas Catarina vince il suo settimo titolo ITF in carriera e prova a tornare ai fasti del 2017 quando ebbe una stagione straordinaria (sempre a questo ivello) che gli permise nel giugno 2018 di trovare il best ranking al numero 341 ATP. Oggi è numero 465 ma in grande crescita. Sconfitto in finale, dopo un match linghissimo risolto a favore del monegasco solo al tiebreak del terzo set, l’americano Strong Kirchheimer, 25 anni, alla ribalta solo ora come capita a molti statunitensi che prima si formano all’interno delle Università. Kirchheimer a sua volta aveva eliminato in semifinale il nostro Riccardo Balzerani che sta riprovando a conquistare la top 500 e magari a rientrare in qualche tabellone Challenger: il tennis ce l’ha di sicuro. Jacopo Berrettini fuori al primo turno.
Alessandro Zijno