ATP Challenger 2020, Week 7: Julian Ocleppo stupisce in India e sogna in grande. Bobby Marcora finale in Francia
Bengaluru, India (CH Tour 125, Hard Plexipave): [4] J. Duckworth (Aus) b. B. Bonzi (Fra) 6-4 6-4
Il torneo di Bengaluru è stato vinto dall’australiano Duckworth, che conquista il suo undicesimo titolo a livello Challenger e sale al suo best ranking al numero 71 ATP. Il tennista aussie è davvero un tennista che non ruba l’occhio ma è assolutamente solido e molto grintoso. Anche fragile purtroppo per lui e gli infortuni finora l’hanno un po’ frenato in carriera. 28 anni, Duckworth ha battuto in finale Benjamin Bonzi, francese in discreta ascesa. Chi ha tuttavia davvero giocato un torneo speciale, scrollandosi di dosso tutte le paure e qualche critica da chi non lo conosce bene, è stato Julian Ocleppo, meraviglioso protagonista fin dal primo turno in cui ha superato un qualificato indiano Chandrasekar. Bravo in questo match a non sottovalutare un avversario, non dotato di un livello pari al torneo ma pur sempre un tennista professionista di buon avvenire. Secondo turno grande vittoria di Ocleppo contro il cinese Zizhen Zhang, che qui in Italia conosciamo bene essendosi allenato per lungo tempo da Piatti seguito da Cristian Brandi. Quando serve bene Ocleppo, soprattutto su campi veloci come questi indiani di Bengaluru, diventa quasi ingiocabile. Molto concentrato il tennista azzurro, figlio del Davisman Gianni Ocleppo, che ha lasciato al cinese solo 4 games. Terzo turno (ottavi) contro il padrone di casa Rawat, sconfitto 75 64, un avversario non irresistibile sulla carta ma poi scoperto complicato da affrontare. Bravo a non disunirsi Ocleppo che a livello Challenger raramente parte come favorito ma in questo caso ovviamente aveva tutto da perdere: partita non eccezionale ma portata a casa mostrando una grande maturità e voglia di soffrire. L’impresa viene fatta ai quarti di finale, allorchè Ocleppo ha demolito letteralmente Ilya Ivashka , testa di serie numero 13 del tabellone, al terzo set dopo una maratona con il primo parziale vinto da Ocleppo e il secondo dal bielorusso, entrambi al tie break. Clamoroso il punto del 5-4, una palla break realizzata dall’azzurro dopo una serie di scambi pazzeschi con recuperi prodigiosi di Ocleppo. Al termine del match vinto 6-4 al terzo Ocleppo si lasciava andare ad una esultanza davvero sentita e intensa, perché il ragazzo probabilmente ha finalmente “realizzato” che il suo valore è alto, non più solo “potenziale” ma raggiunto. In semi la partita con Duckworth è ancora forse troppo complessa per Julian, perché l’avversario è uno di quelli già abituato ai tornei ATP, non regala un punto manco ad ammazzarlo, non ha momenti di flessione particolari o prolungati durante i match, ed è molto bravo a gestire i vari momenti delle partite, sia sul piano tattico che su quello agonistico. Ora Julian sarà impegnato a Bergamo (dove il sorteggio gli ha riservato un avversrario proveniente dalle qualificazioni) e brinderà al suo best ranking al numero 310 ATP, risultato importante perché guadagna circa 80 posizioni ed entrerà direttamente nei tabelloni di quasi tutti i Challenger. Guadagna una posizione in classifica anche Steto Travaglia, giunto anch’esso in semifinale e poi sconfitto da Benjamin Bonzi. Buon torneo anche per l’ascolano che mantiene con forza la top 100 ATP, ora è 85 e può guardare al futuro con entusiasmo e positività. Travaglia sa far tutto, è molto solido quando sta bene emotivamente e fisicamente, non ha grandi punti deboli e sa destreggiarsi su tutte le superfici, il che lo rende adatto ad ogni stagione. Per me può ancora crescere sia come prestazioni sia come classifica e mi aspetto da lui un exploit negli Slam. Fuori agli ottavi Thomas Fabbiano mentre Baldi è uscito al secondo turno sconfitto nel derby con Travaglia. Primo turno fatale per Ornago, dal quale però si vede qualche piccolo segnale di miglioramento.
Mikael Torpegaard
Cleveland, OH, Usa (Ch Tour 80 Indoor Hard Plexipave): [12] M. Torpegaard (Den) b. Y. Watanuki (Jpn) 6-3 1-6 6-1
Senza italiani in tabellone, successo a Cleveland per il danese Mikael Torpegaard, accreditato della dodicesima testa di serie, al suo terzo torneo Challenger vinto, tutti negli Stati Uniti, dove del resto vive e si allena, studiando alla Università proprio in Ohio. 25 anni, il danese Torpegaard guadagna ben 57 posizioni nel ranking e si attesta al numero 177 della classifica mondiale a sole 11 lunghezze dal suo best ranking.
Cherbourg, Francia (CH Tour 80, Indoor Hard Green Set): R. Safiullin (Rus) b. [2] R. Marcora (ITA) 6-4 6-2
Ancora un Bobby Marcora meraviglioso che a 30 anni sta trovando il miglior momento della sua carriera arrivando al best ranking ottenuto in questa settimana al numero 150 ATP, dopo la finale conquistata a Cherbourg in Francia. Cammino incoraggiante di Marcora, che in passato è stato frenato da troppi infortuni e da qualche sua insicurezza, fin da subito nel torneo dove aveva la testa di serie numero 2: secondo turno (al primo aveva un bye) in cui ha sconfitto il belga De Greef e terzo turno contro il redivivo Jules Marie demolito in due set. Quarti di finale in scioltezza contro un Kolar sempre pericoloso e poi semifinale al cardiopalma contro Mischa Zverev, un top player ora un po’ in declino, battuto 7-6 al terzo dopo una sontuosa battaglia. Purtroppo in finale Marcora ha pagato la fatica ed è stato sconfitto dal russo Safiullin in 2 set. Il russo, 22 anni, ha vinto il suo primo Challenger dopo ben 19 Futures (ora ITF World Tour) conquistati in carriera fin dal 2014 in cui aveva solo 16 anni. Anche Safiullin marca il suo best ranking al numero 174 ATP. Musetti e Arnaboldi si fermano agli ottavi ed è un buon risultato per entrambi: il giovanissimo tennista azzurro Lorenzo Musetti è stato sconfitto da Halys, un signor giocatore, tds numero 5 del torneo mentre Arnaboldi ha ceduto ad uno specialista del veloce indoor come Mirza Basic. Matteo Viola fuori al secondo turno mentre Andrea Pellegrino, Luca Vanni e Raul Brancaccio sono stati eliminati all’esordio nel main draw.
Alessandro Zijno