ITF World Tennis Tour 2020, Week 6: Alessandro Bega vince a Sharm, una sicurezza per gli ITF. Trionfa anche Fonio ad Antalya
Prima della consueta panoramica sui tornei giocati in settimana, c’è da rallegrarsi per il ritorno in campo di uno dei più forti tennisti italiani in attività, Edoardo Eremin, che rientra dopo parecchi mesi di assenza per un problema al ginocchio, nel torneo di Antalya della prossima settimana. Partirà dalle quali, è molto carico, e utilizzerà questi primi tornei per “sentire” di nuovo l’atmosfera delle competizioni internazionali e riguadagnare posizioni in classifica, lui che è stato numero 292 ATP e ora è senza ranking ovviamente non avendo potuto giocare. Un tennis potente, un fisico straordinario, fondamentali davvero ben impostati da suo papà che lo ha seguito da ragazzino e dai suoi allenatori nel corso della carriera, fanno di lui una possibile grande sorpresa (ma non per me che lo seguo) per il 2020. Oggi si allena a Sanremo con il gruppo che segue anche Gianluca Mager. Forza Edo, spacca la palla.
M25 Palm Coast, FL, Usa (25K, Terra): [6] A. Ritschard (Usa) b. M. Podzus (Lat) 7-6 6-4
Sulla terra verde della Florida va a vincere lo statunitense Alexander Ritschard, 25enne numero 333 del mondo (suo best ranking), al quinto titolo ITF della carriera. Buon torneo ancora di Gianluigi Quinzi che si è spinto fino ai quarti di finale, sconfitto dal finalista lettone Podzus, continuando il suo avvicinamento ad una forma ottimale. Mi è piaciuto molto il colombiano Nicolas Mejia, in particolare nel match di secondo turno contro Barranco Cosano dove ha fatto davvero vedere di valere le voci che parlano di un futuro crack in relazione a Mejia, che si allena a Bradenton nella IMG Academy.
M25 Nonthaburi, Thailandia (25K, Hard): [8] B. Bonzi (Fra) b. S. Fanselow (Ger) 6-4 6-1
Successo asiatico per il francese Benjamin Bonzi, 23 anni, che sta cercando di rivivere i fasti del 2017, quando a soli 20 anni era riuscito ad entrare in top 200 ATP. In Thailandia Bonzi ha conquistato il suo decimo titolo ITF, e giungerà intorno alla 320esima posizione del mondo: tennista non molto potente, fa della regolarità il suo punto forte, basandosi su un gioco piatto abbastanza livellato sia sul lato destro che su quello sinistro. Sta dimostrando di valere sia su terra che sul veloce, almeno quello outdoor. Non c’erano azzurri a Nonthaburi.
W25 Lima, Perù (25K, Terra): [5] M. Barrios Vera (Chi) b. C. Gomez-Herrera (Esp) 6-2 6-2
Senza perdere nemmeno un set a Lima ha trionfato il cileno Barrios Vera, che negli ultimi mesi sta crescendo tantissimo dopo una buona carriera da Junior: ora raggiunti i 22 anni e conquistati 7 ITF (i vecchi Futures) secondo me è maturo per un exploit anche a livello Challenger. Anche qui a Lima nessun italiano: chi si è messo in mostra è stato il brasiliano di origini nipponiche Pedro Sakamoto, spintosi fino alla semifinale come anche il serbo Miljan Zekic, vecchia conoscenza di moltissimi giocatori italiani visto che frequenta i nostri Futures e Challenger da molti anni.
M15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [2] A. Bega (ITA) b. [6] M. Gengel (Cze) 6-4 6-2
Possiamo dire che Alessandro Bega è forte? Non è solo uno che fa buona programmazione di tornei, uno che si allena con dovizia, un ragazzo per bene e serio, uno che sul cemento sa giocare, no Alessandro Bega è un campione. Il milanese che è da sempre un tennista creato e sviluppato da Laura Golarsa, ora in giro anche con la scuderia di Aldi, vince il suo quindicesimo torneo ITF, da nove stagioni vince almeno un torneo all’anno e riguadagna posizioni in classifica attestandosi attorno al numero 350 ATP, a circa un centinaio di posti dal suo best ranking. Andrea Picchione, 21 anni, meraviglioso protagonista di un torneo decisamente importante per lui, che sta muovendo i primi passi ancora nel tennis professionistico: tennista cresciuto con Coach Enrico Iannuzzi (ex numero 600 del mondo e alfiere di un tennis serve and volley di grande livello) è poi passato all’Academy di San Marino diretta da Giorgio Galimberti. Picchione ha un ottimo diritto, un servizio potente e sta migliorando in tutti i fondamentali dimostrando di poter stare a questi livelli ed entrerà in top 1000 ATP per la prima volta, facendo sicuramente best ranking. Bravissimo il pugliese Giuseppe Tresca a qualificarsi, per poi tuttavia essere eliminato al primo turno nel main draw.
M15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [5] L. Catarina (Mon) b. [8] T. Cacao (Por) 6-0 4-6 7-5
Lucas Catarina, monegasco di 23 anni, vince il suo sesto torneo ITF (il secondo nel 2020, entrambi a Monastir, rientrando così in top 500 ATP. Omar Giacalone, siciliano di 28 anni ed ex top 350 ATP, parte dalle qualificazioni e raggiunge in quarti di finale: se i problemi fisici lo lasceranno un po’ in pace può tornare a ruggire come faceva qualche anno fa. Andrea Guerrieri fuori al secondo turno mentre Giacomo Dambrosi, Nicolò Turchetti e Andrea Dalla Valle sono stati eliminati all’esordio nel main draw.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): G. Fonio (ITA) b. [5] M. Vrbensky (Cze) 4-6 6-4 6-3
Giovanni Fonio esulta e trionfa ad Antalya dopo un match di finale tiratissimo, vinto solo al terzo set, contro il forte ceco Vrbensky: è il primo trofeo da professionista in singolare per il 21enne azzurro. Fonio in semifinale aveva sconfitto in uno scontro fratricida Davide Galoppini, autore di un buonissimo torneo: Galoppini secondo me ha già un livello per poter competere sempre per la vittoria in un 15mila, forse ha solo bisogno di maggiore continuità di rendimento per scalare una classifica che oggi dice 625 ATP ma che potrebbe tranquillamente essere più alta. Quarti di finale per Riccardo Bonadio, che al secondo turno aveva sconfitto nel derby l’altro azzurro Rondoni. Fuori al primo turno nel main draw Prevosto e Bortolotti.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [1] G. Blancaneaux (Fra) b. [5] M. Estevez (Arg) 6-7 6-3 6-1
Favorito numero 1 della vigilia, il francese Blancaneaux si impone a Cancun, vincendo il suo dodicesimo titolo ITF: se pensiamo che ha solo 21 anni, il transalpino si prepara ad una grande carriera anche se qualcuno osserva che pur avendo un buon tocco, al francese mancherebbe un po’ di peso sulla palla. La Wild Card azzurra Emilio Andrea Segarelli eliminato al primo turno dall’australiano Brandon Walkin.
Coach Alberto Castellani tra Brkic e Pavic
P.S Raramente parlo di tornei del circuito ATP superiore, ma in questo caso voglio fare una eccezione per celebrare un grandissimo Coach, al quale mi lega stima, amicizia e al quale sono riconoscente per numerosi motivi: si tratta di Alberto Castellani, Presidente GPTCA, che come vedete nella foto qui sotto ha condotto Ante Pavic e Tomislav Brkic in semifinale a Montpellier e al loro best ranking ormai ad un passo dalla fatidica top 100.
Alessandro Zijno
Di Enrico sono contento bravissimo ragazzo come tennista è arrivato fuori tempo ormai il serv end volley non pagava già più. Gli auguro tutto il bene come coach. Alberto non si può commentare è il numero 1 . Grande Castellani .
Grazie della risposta Elio, per me Enrico avrebbe potuto continuare almeno nel doppio e provare almeno a giocare gli Slam, fisicamente era e rimane molto asciutto e integro. Castellani il top assoluto, il libro scritto da lui ormai 40 anni fa, continua ad essere attualissimo e una pietra miliare, oltre che un punto di riferimento per tutti.