ITF WTT Femminile 2019, Week 29: Stefania Rubini, alza l’asticella e arriva ai WTA che sei un treno! Super anche Arcidiacono

W80 Biarritz, Francia (80K, Terra): [4] V. Tomova (Bul) b. [3] D. Kovinic (Mne) 6-2 5-7 7-5
Al prestigioso e ricco torneo di Biarritz vince la bulgara Tomova, 24 anni e numero 177 WTA, al quindicesimo titolo ITF in carriera, il più prestigioso per lei. Per molti anni è rimasta indietro come classifica, non ha una palla pesantissima la bulgara e fino ad un po’ di tempo fa era anche molto incostante all’interno dello stesso match o torneo. Ora sembra maturata, e in finale ha sconfitto Danka Kovinic, 116 WTA, 24 anni anche lei ma già più esperta e pronta per certi livelli. Erano presenti nel bel torneo francese due azzurre: Jessica Pieri eliminata all’esordio e Gaia Sanesi che si è qualificata e poi spinta fino al secondo turno.
W80 Nur-Sultan, Kazakhstan (80K, Hard): [1] M. Bouzkova (Cze) b. [7] N. Kostic (Srb) 6-3 6-3
L’ho scritto più volte, mi fa davvero piacere vedere Natalija Kostic salire così in alto nel ranking, ora è 210 WTA suo miglior risultato, dopo che l’ho seguita per parecchio tempo come appassionato e suo fan, avendola conosciuta con la mamma a Pomezia quando era poco più che una bimba. Era uno scricciolo, a volte sembrava svogliata fuori dal campo ma dentro diventava una belva. Nella location affascinante di Nur-Sultan, nella medesima settimana del Challenger maschile, la giovane serba è stata sconfitta in finale dalla ceca Marie Bouzkova, già numero 92 WTA senza dubbio più avanti in molti sensi, pur essendo di quattro paio di anni più giovane, 25 anni la Kostic, solo 21 la Bouzkova. Nessuna azzurra in Kazakhstan.
W60 Berkeley, CA, Usa (60K, Hard): [1] M. Brengle (Usa) b. M. Hibi (Jpn) 7-5 6-4
Senza azzurre in tabellone, il titolo del torneo californiano di Berkeley è andata alla favorita numero 1 del seeding, la statunitense Madsion Brengle che tiene fede al pronostico che la vedeva favorita conquistando così il quattordicesimo titolo della sua carriera a livello ITF. L’americana, allenata dalla mamma Gaby , è una tennista in gamba, è top 100 da almeno 5 anni e a 29 anni sembra nel momento di maggiore maturità anche come donna. Attualmente la Brengle è numero 77 WTA con un best ranking piazzato al numero 35.
W25 Imola, Italia (25K, Carpet): [2] S. Rubini (ITA) b. [Q] C. Giovine (ITA) 6-3 6-3
Terza finale consecutiva ad Imola per Stefania Rubini che conferma il suo feeling col torneo italiano su carpet: come lo scorso anno trionfa e quindi non guadagna posizioni, restando intorno al numero 350 WTA (precisamente 362). Fisico statuario, probabilmente la più performante tennista italiana sul lato atletico, Stefania Rubini ha 27 anni, il papà Stefano dai 10 ai 17 anni della ragazza si è praticamente dedicato quasi per intero alla costruzione di una tennista PRO con risultati fantastici. Stefania possiede un tennis frizzante, esplosivo e potente che ben si esprime sul veloce ovviamente. Io ho sempre creduto che Stefania abbia una palla e un fisico da WTA, finora non è riuscita ad emergere quanto merita, tuttavia illavoro con Ugo Brissa che dura da qualche anno sta dando buoni frutti. In finale la tennista emiliana ha sconfitto Claudia Giovine, anche lei protagonista di un torneo con i fiocchi. Quarti di finale per Corinna Dentoni, camilla Rosatello, Angelica Moratelli e Verena Meliss, vista in gran spolvero. Secondo turno per Federica Prati, Lucia Bronzetti, Sara Gambogi e Deborah Chiesa, alla quale serve forse più fiducia. Eliminate all’esordio Camilla Spigarelli, Lisa Pigato, Camilla Scala, Claudia Coppola, Valentina Losciale e Anastasia Piangerelli.

Susan Bandecchi
W25 Gatineau, Canada (25K, Hard): L. Fernandez (Can) b. [Q] C. Branstine (Can) 3-6 6-1 6-2
Leilah Annie Fernandez trionfa a Gatineau, e la mancina canadese ora comincia a far parlare di sé anche a livello professionistico. Allenata dal papà Jorge, suo mentore e qualcuno dice “sergente di ferro”, la 2002 Fernandez, è attualmente numero 2 del mondo da Juniores, dove ha vinto il Roland Garros, fatto finale agli Aus Open e quarti nello slam americano. Solo sui prati non si trova ancora benissimo, tanto che sia a Wimbledon sia nei tornei di preparazione ha sempre faticato. In finale Fernandez che ora è 372 WTA ha sconfitto un’altra canadese fortissima, Carson Branstine, classe 2000, anche lei ai vertici (numero 4 un paio di anni fa) del tennis Junior. Leilah Annie Fernandez ha vinto anche il torneo di doppio in coppia con la connazionale fantastica come tennista e come persona Rebecca Marino. Nel torneo si è spinta fino alle semifinali una delle mie preferite giocatrici, la svizzera Susan Bandecchi, talento e sudore, che ho raggiunto telefonicamente: “ Ho fatto 3 settimane in Canada, ho giocato il mio primo 80mila (a Granby, ne parleremo nei prossimi giorni ndr), e da poco tempo ho interrotto la mia collaborazione professionale con Laura Golarsa dopo tanti anni. Quindi non è stato per niente facile stare qui, da sola per altro, e al primo torneo canadese ho perso 7-6 al terzo. Qui a Gatineau al primo turno contro la Khukharchuk ero quasi fuori, ero sotto 0-4 0-40 al terzo set, in quel momento ero sotto un treno e mentalmente stavo preparando le valigie. In fondo proprio questo pensiero paradossalmente mi è stato d’aiuto, perché mi sono liberata emotivamente e ho finito per vincere 6-4 al terzo set. Nel secondo incontro contro la Hsu mi sono complicata la vita da sola, potevo vincere in due set, invece ho dovuto soffrire fino all’ultimo. Nei quarti ho finalmente giocato bene, sconfiggendo l’americana Chang, mentre in semifinale ero molto stanca e non ho fatto benissimo. Faceva molto caldo e ho patito le partite precedenti sia sotto il profilo fisico sia sotto quello delle energie mentali. Nel primo set ero sopra 4-2 ma sentivo che la benzina era prossima a finire. Perso il primo 7-6, nel secondo ho lottato ma ero davvero sfinita. La mia avversaria era la Branstine, gioca bene e da Junior ha avuto ottimi risultati, eppure sento che in altre condizioni avrei potuto farcela. Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio ragazzo, e chi mi vuole bene: mi sono stati vicini in un momento della mia carriera sportiva non facilissimo.” Ringraziando Susan, che sono convinto continuerà a migliorare, vista la volontà e le capacità, ricordo che a Gatineau non c’erano azzurre.
W25 Qujing, Cina (25K, Hard): A. Naydenova (Bul) b. [Q] Y. Yang (Chn) 7-5 6-3
Aleksandrina Naydenova, bulgara di 27 anni e ora numero 313 WTA conquista il torneo di Qujing, in Cina e raggiunge numero 9 tornei ITF vinti. Il fatto che l’unica europea presente in tabellone abbia vinto il torneo lascia intendere che pur se con molti distinguo, i tornei asiatici sono senza dubbio abbordabili per chi, tra i giocatori del vecchi continente, ha buone attitudini di adattamento a orari, stile di vita, cibo, costumi e usi diversi. Insomma non sono punti facili, perché di facile non c’è davvero nulla nello sport, però sono buone occasioni anche di confrontarsi con realtà e giocatrici diverse. In finale, in un tabellone senza azzurre, è arrivata la qualificata cinese Yidi Yang, quasi una sconosciuta.
W25 Olomouc, Repubblica Ceca (25K, Terra): J. Maleckova (Cze) b. [4] I. Soylu (Tur) 6-3 6-4
Sulla terra casalinga di Olomouc trionfa la Maleckova, numero 325 WTA e 24enne. Bravissima ad eliminare la grande favorita del torneo, la Hradecka, Maleckova è riuscita poi ad arrivare fino in fondo, approfittando della caduta anche della Eikeri, tds numero 3, per poi battere in finale la turca Ipek Soylu, sempre più carica ed in forma dopo essere precipitata più basso in classifica a causa di un infortunio. Martina Colmegna e Lucrezia Stefanini fanno secondo turno.
W25 Aschaffenburg, Germania (25K, Terra): D. Papamichail (Gre) b. [6] J. Niemeier (Ger) 6-2 5-7 6-2
Doppio: T. Pieri (ITA)/ I. Popovic (Aus) b. [1] D. Papamichail (Gre)/ I. Burillo Escorihuela (Esp) 7-6 6-4
La greca Despina Papamichail vince il suo quattordicesimo titolo, il terzo stagionale, arrivando così al suo best ranking piazzato al numero 307 WTA. L’unica azzurra in tabellone, Tatiana Pieri ha fatto secondo turno in singolare e si è consolata alla grande con la vittoria nel torneo di doppio in coppia con l’australiana Popovic.
W25 Baja, Ungheria (25K, Terra): R. Jani (Ung) b. [IR] M. Sherif (Egy) 6-3 2-6 6-2
Che il tennis femminile egiziano stia migliorando moltissimo lo dimostrano i successi anche di Maiar Sherif, in tabellone grazie al ranking ITF e splendida finalista, sconfitta solo dalla padrona di casa, l’esperta Reka-Luka Jani. Per l’ungherese addirittura ventiduesimo titolo da professionista, mentre per la Sherif che ha 23 anni best ranking al numero 363 WTA, un risultato apprezzabile per la bella ragazza araba che ha uno score stagionale fantastico di 47 vittorie e sole 9 sconfitte. In coppia con Melanie Klaffner, la Sherif ha anche vinto il torneo di doppio. Nessuna italiana in Ungheria.
W25 Palmela, Portogallo (25K, Hard): [6] G. Maristany Zuleta De Reales (Esp) b. [3] E. Guerrero Alvarez (Esp) 6-3 7-5
Derby iberico in Portogallo, vinto dalla Zuleta De Reales contro la Guerrero Alvarez. Per la spagnola classe 99 Zuleta De Reales si tratta del terzo titolo in carriera, il primo stagionale, in un torneo che non vedeva azzurre nel main draw.
W15 Parnu, Estonia (15K, Terra): [5] S. Lamens (Ned) b. [6] E. Malygina (Est) 6-4 6-0
L’olandese Suzan Lamens conquista il secondo titolo in carriera (entrambi in questa stagione) battendo in finale la padrona di casa Malygina (che ha vinto il doppio con Kulikova) e soprattutto purtroppo l’unica nostra rappresentante nel torneo: al primo turno infatti l’olandese ha eliminato la qualificata Maria Vittoria Viviani.
W15 Dijon, Francia (15K, Hard): [5] M. Armitano (Fra) b. [2] S. Celik (Swe) 6-1 6-3
La francese di chiare origini italiane Mathilde Armitano vince il secondo titolo della sua storia tennistica da PRO in casa superando in finale la favorita numero 2 del seeding, la svedese Celik. Unica azzurra era Benedetta Ivaldi, fuori all’esordio.

Adriana Reami
W15 Cancun, Messico (15K; Hard): [SE] A. Reami (Usa) b. [3] T. Pedretti (Bra) 7-6 7-6
Singolare e doppio vinti per Adriana Reami che già la settimana scorsa aveva vinto il torneo di Cancun (qui l’articolo) al secondo torneo della sua vita. Questo era il terzo e di nuovo campionessa, e senza perdere nemmeno un set! Ha già 21 anni, e quindi potrebbe sembrare indietro ad altre ragazze per esperienza, però in passato ha preferito studiare e il vantaggio potrebbe essere proprio una freschezza mentale e una apertura culturale sul mondo che poche hanno. La vittoria in finale sulla brasiliana Pedretti, che è in grande forma e ottenuta con due tie break è un altro specchio della forza di questa ragazza. Seguiamola Adriana Reami. Non c’erano azzurre in tabellone.
W15 Lima, Perù (15K, Terra): [4] N. Zeballos (Bol) b. [6] N. Echeverria Alam (Ven) 6-3 6-1
Non era altissimo il livello del torneo di Lima, con Fernanda Brito che sembrava poter portare a casa agevolmente il titolo, quando invece è stata stoppata in semi dalla boliviana Noelia Zeballos che ha vinto così il primissimo titolo della sua carriera in singolare. Nessuna italiana in Perù.
W15 Don Benito,Badajoz, Spagna (15K, Carpet): [1] E. Shalimova (Rus) b. [7] M. Luque Moreno (Esp) 6-1 6-1
Sul carpet di Badajoz in Spagna vittoria per la favorita del torneo, la russa Ekaterina Shalimova che senza perdere nemmeno un set si è portata a casa il primo trofeo professionistico della sua giovane carriera. La Shalimova, classe 2000, è attualmente numero 832 WTA ed è destinata a crescere. Fuori Francesca Bullani al primo turno.

Federica Arcidiacono trionfa a Tabarka
W15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): F. Arcidiacono (ITA) b. [3] P. Arias Manjon (Esp) 3-6 6-1 6-3
Doppio: [4] F. Arcidiacono/N. Brancaccio (ITA) b. [1] P. Arias Manjon(Esp)/J. Steur (Ger) 6-4 4-6 10-6
Federica Arcidiacono è una tennista che ama combattere. Non c’è palla su cui non provi a fare qualcosa, non lascia mai nulla di intentato. Finora, a 26 anni, era stata al massimo 595 WTA, senza mai vincere un titolo, in singolare. Finalmente a Tabarka si è sbloccata e ora la bella tennista azzurra si gode un momento strepitoso per lei. Federica Arcidiacono ha trionfato anche in doppio, insieme alla altra ragazza italiana Nuria Brancaccio. Quarti di finale per Amendola e proprio Brancaccio, mentre Andreina Pino, Giuliana Bestetti e Gaia Squarcialupi sono state eliminate al primo turno.
Alessandro Zijno