ITF World Tennis Tour 2019, Week 27: Francesco Forti impressiona a Cuneo. Miladinovic è l’erede di Nole?
M25 Cuneo, Italia (25K, Terra): [1] J. Hernandez-Fernandez (Dom) b. [8] F. Forti (ITA) 6-7 6-4 7-5
Doppio: V. Cornea/M. Jecan (Rou) b. A. Gola (ITA)/T. Etcheverry (Arg) 6-4 6-3
Protagonista della settimana ancora Francesco Forti, nonostante la finale persa contro il dominicano Hernandez-Fernandez, tds numero 1 del main draw. Il romagnolo è partito subito forte battendo prima Balzerani e poi Giacomini, fino a quarti e semi contro due olandesi in forte crescita. La finale è stata una partita apertissima contro un tennista più esperto, lascia qualche amaro in bocca ma ci può stare. Forti così festeggia il best ranking al numero 412 ATP, un risultato in cuor suo sperato all’inizio dell’anno ma non programmato, almeno non così velocemente. Non si mette fretta il ragazzo, passo dopo passo, essendo un 99. Quarti di finale per Julian Ocleppo e Andrea Basso. Fermati al secondo turno Turchetti,Giacomini, Ricca, Picchione, Galoppini, Gola e Frinzi. Eliminati all’esordio nel main draw Rondoni, Tresca, Cigna, Petrone, Procopio, Prevosto, Cutuli, La Vela, Guerrieri, Filippo Moroni, Balzerani, Tomasetto e Mattia Bellucci. Andrea Gola splendido finalista però nel doppio.
M25 Buenos Aires, Argentina (25K, Terra): [3] J.P. Ficovich (Arg) b. [2] F. Cerundolo (Arg) 7-5 6-7 6-3
Juan Pablo Ficovich, argentino di 22 anni, è in un momento strepitoso, col terzo successo consecutivo in Sudamerica, sulla terra di Buenos Aires, dopo i due trofei in Brasile delle settimane scorse. Tennista interessante, votato per lo più al gioco su terra battuta, Ficovich ha uno score stagionale di 35 vittorie e sole 9 sconfitte, e ben 4 titoli portati a casa. La classifica ora non gli rende onore ma da quando ad agosto 2019 verranno conteggiati i punti ottenuti nei 15mila, beh allora varrà molto di più della posizione numero 482 ATP, che è quella attuale. Il che gli permetterà di tornare ad affacciarsi nei Challenger. Così come anche il finalista Francisco Cerundolo appare pronto per livelli superiori. Non c’erano azzurri in Argentina.
M25 Lasne, Belgio (25K, Terra): J. Vanneste (Bel) b. [4] J. Jahn (Ger) 6-1 7-5
Secondo titolo consecutivo in Belgio per il padrone di casa Jeroen Vanneste, che guadagna altre posizioni nel ranking con questa vittoria a Lasne e arriva a sfiorare la top 500 ATP. Classifica che per altro crescerà ancora con i nuovi criteri in vigore da agosto che premieranno maggiormente chi ha fato punti nei tornei ITF. Tutte vittorie in due set per il 25enne belga, che tra gli altro ha sconfitto anche l’ex top 100 Gabashvili. Bravissimo Andrea Bolla a qualificarsi e poi a giocare alla pari almeno un set col fortissimo argentino Facundo Mena, uno che vedremo presto nei Challenger.
M25 Kunshan, Cina (25K, Hard): [4] F. Sun (Chn) b. [1] T. Yang (Tpe) 6-2 6-2
In un torneo senza italiani, è ancora un cinese a brindare in Patria: si tratta di Faijng Sun, che ha demolito la concorrenza senza perdere nemmeno un set e vincendo il suo terzo titolo in carriera, il secondo stagionale. Dalla prossima settimana il cinese ventiduenne sarà 527 del ranking mondiale.
M25 Bourg-En-Bresse, Francia (25K, Terra): [6] M. Hamou (Fra) b. K. Jacquet (Fra) 6-4 6-7 6-3
Parla francese il torneo di Bourg-en-Bresse con la vittoria di Maxime Hamou, sceso molto in classifica dopo un infortunio ma tornato 600 ATP e in top 100 per la classifica ITF. Quarto torneo vinto per il francese in stagione, che nel turno conclusivo ha sconfitto il connazionale Kyrian Jacquet, un 2001 alla prima finale della sua carriera. Ben 25 francesi in main draw, e nessun italiano.
M25 Bakio, Spagna (25K, Hard): [IR] L. Lokoli (Fra) b. [7] H. Grenier (Fra) 6-3 6-3
Senza italiani in tabellone, il successo nel torneo spagnolo su Hard outdoor di Bakio è andato a Laurent Lokoli, in finale sul connazionale Hugo Grenier. Ottavo titolo per il tennista nato in Corsica nel 1994, che sta provando a risalire la china dopo i problemi dello scorso anno.
M15 Saarlouis, Germania (15K, Terra): [5] N. Hardt (Dom) b. [1] F. Ornago (ITA) 6-0 6-4
Repubblica Dominicana-Italia 2-0. Così come a Cuneo Hernandez-Fernandez anche nel 15mila tedesco un dominicano, Hardt, meno famoso ma competitivo, ha sconfitto un azzurro, Fabrizio Ornago. Ornago ha prima deciso di prendersi una laurea, poi di provare col circuito professionistico a pieno regime. Numero 450 ATP, ma top 100 ITF, il ventisettenne azzurro potrebbe approfittare delle classifiche nuove che usciranno ad agosto per scalare qualche posizione nel più importante ranking mondiale, e questa finale ne è un puntello importante. Per il diciottenne centramericano Hardt secondo titolo della carriera, e badate bene che questo ragazzo è esplosivo, si allena con furore, insomma è un papabile top 100 del futuro tanto è vero che la IMG Academy lo ha messo sotto contratto.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [4] N. Mejia (Col) b. [Q] N. Moreno De Alboran (Usa) 6-2 7-5
Il colombiano classe 2000 Nicolas Mejia vince il secondo titolo della sua carriera a Cancun. Anche lui facente parte della scuderia IMG ha battuto in finale Nicolas Moreno De Alboran, quasi ventiduenne americano che in passato è stato 129 del mondo Juniores, e che poi si è dedicato alla carriera universitaria. Oggi ha deciso di provarci col tennis professionistico e ad ogni torneo che gioca sembra fare passi avanti. E’ un lottatore, serve bene, è deciso, certo Mejia sembra un’altra cosa, più dotato e forte, ma tutto può succedere. Non c’erano italiani in tabellone a Cancun.
M15 Den Haag, Olanda (15K, Terra): M. Zukas (Arg) b. [4] R. Nijboer (Ned) 6-4 6-2
Il ventitreenne argentino Matias Zukas trionfa in olanda e si porta a casa il sesto titolo in carriera da professionista. Sconfitto in finale l’emergente olandese Nijboer, classe 99 e vicino al suo best ranking intorno alla posizione numero 500 del mondo. Anche a Den Haag nessun italiano.
M15 Wroclaw, Polonia (15K, Terra): [1] V. Safranek (Cze) b. [7] P. Nouza (Cze) 6-3 3-6 6-3
Derby ceco in finale a Wroclaw, con il successo del più esperto Vaclav Safranek, 25 anni e al suo dodicesimo titolo al livello ITF, che per il momento rappresenta ancora il suo terreno di conquista punti maggiore. Fallisce l’appuntamento col primo successo in singolare il più giovane, ma promettente, Nouza, un altro ceco che sta migliorando parecchio. Andrea Bessire è riuscito a qualificarsi ma è uscito al primo turno del main draw.
M15 Idanha-a-Nova, Portogallo (15K, Hard): [2] N. Borges (Por) b. [3] F. Gil (Por) 3-6 6-3 6-2
Stessa finale della settimana passata a Setubal e stesso epilogo, con il successo, il sesto in carriera, per Nuno Borges, tennista portoghese che a 22 anni ora sta facendo un maggior numero di tornei dopo l’avventura USA per laurearsi. Sconfitto in finale l’altro lusitano Frederico Gil, 34 anni, ex top 100. Borges ha vinto anche il torneo di doppio, in coppia con il connazionale Cabral. Nessun azzurro in tabellone.
Marko Miladinovic
M15 Belgrado, Serbia (15K, Terra): [7] M. Miladinovic (Srb) b. F. Marozsan (Hun) 6-3 6-3
Alla Tipsarevic Tennis Academy trionfa il padrone di casa Marko Miladinovic, al secondo titolo in carriera entrambi conquistati in Serbia. Lo scorso anno è stato numero 2 del mondo a livello Junior, è considerato l’erede di Djokovic. Ha vinto tutto quello che si poteva vincere almeno fino a 16 anni, poi Miladinovic, figlio della piccola borghesia belgradese cresciuta dopo la guerra dei balcani, e proveniente da una famiglia che crede nello sport dei pargoli, si è un po’ fermato come risultati. Ha un rovescio molto bello a vedersi, grandissima grinta dentro e fuori dal campo, intelligenza tattica, mentre rispetto a Djokovic ad esempio che ovviamente è il suo mito, è molto meno elastico, deve lavorare sul footwork e anche su servizio e diritto. Il trionfo nella sua Belgrado non può che fargli bene. nel 2018 ha perso dal nostro Giulio Zeppieri, che sta facendo così bene già nei Challenger, eppure non è sembrato molto lontano da quel livello anche il buon Marko Miladinovic. Secondo turno per Simone Roncalli, mentre Vilardo è stato eliminato all’esordio.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [7] N. Arreche (Arg) b. [5] Q. Robert (Fra) 6-3 6-2
Doppio: [2] A. Weis (ITA)/D. Pichler (Aut) b. [1] A. Merino (Per)/M. Pena Lopez (Arg) 7-5 7-5
Nicolas Alberto Arreche, argentino di 24 anni, vince a Tabarka il secondo titolo della sua carriera da professionista, battendo in finale il francese Quentin Robert. Strana la parabola professionistica di questo argentino: non ha esperienza junior, è allenato da Brzezicki, un ex campione argentino e fino all’anno scorso non aveva praticamente nessun risultato a livello nemmeno ITF. Oltre a Weis che ha vinto il torneo di doppio (in singolare si è fermato al secondo turno) molto bene tra gli azzurri Pontoglio e Miceli, entrambi stoppati ai quarti di finale. Secondo turno per Lorenzo Bocchi mentre Brunetti e Fellin si sono fermati all’esordio.
Alexander Cozbinov
M15 Pittsburgh, PA, Usa (15K, Terra): A. Cozbinov (Mda) b. S. Freund (Swe) 2-6 6-2 6-1
Il moldavo Alexander Cozbinov, 24 anni, studente universitario USA nel Nevada, allevato da suo padre sergente di ferro Leonid vince il primo titolo in singolare della sua carriera, finora a dire il vero piuttosto anonima se si esclude qualche exploit nel doppio, soprattutto in questa stagione, e sempre in America. Numero 2 della Moldavia dopo Albot, Cozbinov mette d’accordo orientali e occidentali moldavi da sempre in contrasto per chi vuole legarsi più alla Russia e chi invece si sente parte della Romania. Abitudini, costumi, lingua, e senso di appartenenza differenti spesso rovinano i rapporti tra chi vive al di qua e al di là del Dnestr, il fiume che scorre in Moldavia. In teoria Cozbinov proviene da una famiglia di chiara origine russa, quindi più legato a Tiraspol e al suo governo di fatto indipendente. Però il centro Federale Olimpico di Chisinau, la capitale, fa un vanto della vittoria di Cozbinov e lo celebra persino nel suo sito. Unico azzurro in tabellone era Marco Brugnerotto, eliminato al secondo turno.
Alessandro Zijno