ITF World Tennis Tour 2019, Week 19: Crepaldi non finisce di stupire, semifinale al 25mila dollari di Vercelli, davanti alla sua gente
M25 Prijedor, Bosnia (25K, Terra): [3] B. Van De Zandschulp (Ned) b. V. Dancu (Rou) 6-4 6-4
L’olandese Van De Zandschulp vince il terzo 25mila dollari nella stagione (il sesto futures in carriera) e dimostra di essere pronto per entrare a fare i Challenger di cui sarà protagonista da qui a breve. Con questi 3 punti guadagna 18 posizioni e si attesta al numero 461 ATP e in top 50 ITF, quindi tra poco avrà anche la classifica per giocare a livello più alto, oltre l’autostima sufficiente. In finale sconfitto l’ottimo romeno Dancu (classe 99), che ha mancato l’occasione di vincere il suo primo torneo da PRO. L’unico azzurro in tabellone era il qualificato Gabriele Maria Noce, che ha raggiunto il secondo turno.
M25 Wuhan, Cina (25K, Hard): [1] Y. Bai (Chn) b. [4] S. Sekiguchi (Jap) 6-2 6-4
Il padrone di casa Yan Bai, trentenne che sostanzialmente gioca solo in Asia vince il torneo di Wuhan e conferma la sua leadership regionale. Alcuni non sanno che i cinesi sono assai provinciali, per loro è fondamentale dominare in casa più ancora che fuori. Quindi i tennisti che non credono di possedere il livello per primeggiare nel mondo preferiscono rimanere magari 300 ATP piuttosto che avere un centinaio di posizioni in più ma non potersi mostrare in patria o almeno in Asia. Diverso è il discorso per il finalista Sekiguchi, che proverà ora a fare qualche torneo in Europa, o almeno quello sembra esser eil suo obiettivo a sentirlo parlare. Non c’erano italiani in Cina. Da demolire anche il luogo comune che questi tornei siano più semplici: in realtà il livello è altissimo anche qui e per molti europei l’adattamento sarebbe lungo e difficoltoso.
Maxime Chazal
M25 Vercelli, Italia (25K, Terra): [8] M. Chazal (Fra) b. [1] C. Denolly (Fra) 2-6 6-4 7-5
Doppio: [3] M. Bortolotti (ITA)/ S. Puodziunas (Aus) b. T. Martin (Gbr)/J. Sude (Ger) 6-2 6-2
Partiamo col successo nel doppio di Marco Bortolotti che in coppia con l’australiano Puodziunas ha emozionato Vercelli e ha conquistato il terzo successo in doppio della stagione attestandosi ora al numero 3 delle classifiche ITF di specialità. In singolare splendido torneo del padrone di casa Erik Crepaldi, meraviglioso interprete di un tennis fatto di combattimento, di lotta, di sudore, palla dopo palla. Semifinale per il vercellese, battuto soltanto dal finalista Denolly, un francesino su cui puntiamo molto per i prossimi Challenger. Però Denolly è stato sconfitto in finale da un altro francese, Maxime Chazal. «Il pubblico è stato fantastico e ci ha sostenuto dal primo giorno alla finale. Ero emozionato avendo di fronte un amico e connazionale. Porterò sempre con me un piacevole ricordo di Vercelli», questo il commento a fine match del francese Maxime Chazal. Nella truppa azzurra, molto folta, si è distinto, oltre a Crepaldi, anche il giovane di Casale Monferrato Filippo Moroni che ha fatto quarti di finale come anche Alessandro Petrone. Marco Mosciatti, Vilardo, Rondoni (vercellese anche lui) e il giovanissimo Arnaldi si sono fermati al secondo turno mentre all’esordio sono stati eliminati Turco, La Vela, Prevosto, Ceppellini, Massimino, Ricca, Cortinovis, Battaglino, Galoppini e Trocker. Discorso a parte merita Edoardo Eremin (qui una sua recentissima intervista): il tennista di Cassine rientrava dopo mesi di stop a causa di problemi al ginocchio, ed è ovvio che non fosse al massimo della tenuta atletica che un match di questo livello richiede. Poi ha avuto la sfortuna di incontrare un tennista come Crepaldi al primo turno, che non molla una palla e costringe a scambi prolungati.
Marco Bortolotti
M25 Pensacola, FL, Usa (25K, Terra): [1] J.P. Varillas (Per) b. [2] H. Adams (Usa) 6-2 6-4
Secondo torneo vinto in stagione (quarto in carriera) per il 23enne peruviano Varillas, che ha vinto tutti gli incontri in 2 set. In splendida evidenza l’americano Harrison Adams , finalista, poco conosciuto al grande pubblico ma ormai maturo per competere a più alti livelli, sempre più vicino al best ranking di 142 segnato poco tempo fa. Ora è 448 ATP e anche se ha già 24 anni è da tenere d’occhio. E’ uno dei mille americani che sta dividendosi tra studio e tennis ed emerge più tardi a livello internazionale. Due gli azzurri in tabellone, che stanno divertendosi nella tournee statunitense: Lorenzo Frigerio, che è stato eliminato al secondo turno proprio da Adams, e Adelchi Virgili, bravo a qualificarsi ma poi sconfitto all’esordio.
Il turco Kirkin
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [2] E. Kirkin (Tur) b. [4] D. Klok (Rus) 6-3 3-6 6-4
Del turco Kirkin, che si allena in Slovacchia, abbiamo parlato ormai tante volte: pur senza mezzi clamorosi sta salendo tanto in classifica ITF e sta vincendo parecchio: questo è il suo secondo successo ad Antalya in questa stagione, e ha anche una finale persa la scorsa settimana. In finale sconfitto il russo Klok, che comunque sta facendo una stagione molto buona. I due azzurri presenti, Dante Gennaro e Manfred Fellin sono usciti all’esordio nel tabellone principale.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [4] F. Jianu (Rou) b. [2] M. Perchicot (Fra) 6-2 6-4
Filip Cristian Jianu, romeno di 17 anni, conquista il suo primo titolo da professionista, facendo felice la IMG Academy e la sua famiglia che hanno investito parecchio sul suo talento da ex numero 5 al mondo da Junior. E’ un ragazzino che da tempo è osservato dai più attenti, sa fare un po’ tutto, forse è ancora acerbo, servizio migliorabile come tutto il resto però insomma si difende bene. Sconfitto in finale un altro giovane talentuoso, il francese Perchicot. Ha perso solo 20 game in 5 partite il fenomeno di Bucharest e non ha lasciato per strada nemmeno un set. Migliore degli azzurri Alessandro Ingarao, che ha avuto l’onore di battere il fortissimo tunisino Ghorbel, uno che a questi livelli vince spesso. Lamberti e Mattia Rossi fuori al primo turno.
Francisco Cerundolo
M15 Buenos Aires, Argentina (15K, Terra): [7] F. Cerundolo (Arg) b. [5] G. Olivieri (Arg) 7-6 7-6
Con due tie break il classe 1998 Francisco Cerundolo vince il terzo titolo stagionale, il quinto in assoluto, battendo in una finale tutta argentina il connazionale Genaro Olivieri. Ancora ottima semifinale per il giovanissimo e forte Sebastian Baez, ex numero 1 del mondo da Junior. Sono curioso di saggiarlo a livello Challenger, quando avrà la classifica per fare i tornei superiori, traguardo che sta per guadagnarsi invece Cerundolo ormai in top 40 ITF. Nessun azzurro era a Buenos Aires nel main draw.
M15 Kampala, Uganda (15 K, Terra): [1-WC] I. Nedelko (Rus) b. [5] S. Carr (Irl) 6-2 6-4
Senza perdere nemmeno un set il trentenne chiacchieratissimo (anche troppo in fondo) Ivan Nedelko va a vincere il torneo di Kampala dove all’ultimo ha chiesto e ottenuto una Wild Card, impreziosendo sia il torneo stesso di un buon giocatore, sia il suo bottino personale che arriva a 22 titoli, bissando quello delo scorso anno sempre qui in Uganda. Tennista tenuto sotto osservazione dalla Tennis Integrity Unit per alcuni incontri dall’andamento strano delle quote e il flusso elevato di giocate, Nedelko ha un best ranking al numero 235 ATP, ora è sceso intorno alla quattrocentesima posizione e se vuole giocare i Challenger deve risalire almeno nella classifica ITF dove può rientrare in top 20, anche grazie a questa serie di tornei africani dove è il favorito naturale e può fare molti punti. Non c’erano azzurri a Kampala.
M15 Las Palmas De Gran Canaria, Spagna (15K, Terra): [3] E. Esteve Lobato (Esp) b. [1] F. Meligeni Rodrigues Alves (Bra) 6-4 6-1
Porta bene il torneo casalingo di Las Palmas allo spagnolo Esteve Lobato, che raddoppia il successo della scorsa settimana sempre sugli stessi campi e batte in finale il brasiliano nipote d’arte Meligeni. Terzo titolo stagionale per lo spagnolo, ora in top 20 ITF, e con classifica da tornei ampiamente superiori. Per il brasiliano Meligeni a mio parere occasione sprecata, ma avrà tempo e modo di rifarsi, il livello c’è. Alessandro Coppini fa secondo turno, mentre Campana e Ortenzi, bravissimi a qualificarsi, sono usciti al primo turno.
M15 Sozopol, Bulgaria (15K, Hard): [1] A. Celikbilek (Tur) b. A. Donski (Bul) 6-7 6-3 6-2
Vidi il turco Celibilek a Recanati un paio di stagioni fa e mi piacque molto, perché aveva un gioco piatto molto adatto alle superfici in cemento non rapidissime. Tennista solido, senza grossi difetti anche se un po’ leggerino in fondo per certi livelli. Era salito molto per fare i Challenger, ora sembra tornato in ottimo momento di forma e vince il torneo bulgaro di Sozopol, battendo in finale il poco conosciuto Alexander Donski, tennista bulgaro con un passato da Juniores poco più che interessante e classe 1998. Quinto torneo vinto in assoluto a livello PRO per Celikbilek, che rientra in top 100 ITF. Nessun azzurro era in Bulgaria.
M15 Troisdorf, Germania (15K, Terra): [Q] K. Zuk (Pol) b. J. Vanneste (Bel) 7-5 6-1
Secondo titolo in carriera per il giovane polacco Kacper Zuk, ex numero 21 del mondo da Junior e allenato da papà Artur. Entrato come qualificato nel tabellone principale ha vinto tutti gli incontri, superando in finale l’ottimo belga Vanneste, in grande spolvero. Dopo un buon 2018, Vanneste sta ripetendo la bella stagione passata anche se non è ancora riuscito a vincere tornei. Però è top 40 ITF, tanta roba. Non c’erano italiani in Germania.
M15, Heraklion, Grecia (15K, Hard): [6] M. Pervolarakis (Gre) b. [7] H. Craig (Usa) 6-2 7-5
Da quando Tsitsipas sta facendo faville, il movimento greco appare in ripresa dopo anni di anonimato, almeno nel maschile. Sulla strada aperta da Apostolos, il papà di Tsitsipas, che abbandonò lavoro e sicurezze per provare a portare il figliolo nell’Olimpo del tennis, riuscendoci per altro, ora molti altri giovani greci ci stanno provando anche se la Federazione locale non aiuta se non dando una mano nell’organizzazione di tornei in patria, che finora erano terreno di conquista per gli stranieri. Ad Heraklion così festeggia il primo titolo il greco Michail Pervolarakis, battendo in finale lo statunitense Craig. Unici azzurri in tabellone erano Andrea Del Federico, il giovane pescarese, che è entrato come Lucky Loser e Ervin Eminefendic che si è qualificato. Entrambi sono usciti al primo turno.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [2] R. Peniston (Gbr) b. A. Rapp (Usa) 6-4 6-4
Primo torneo vinto della sua carriera per Ryan Peniston, britannico 23enne, che in semifinale è riuscito a superare il nostro Marco Brugnerotto, unico azzurro in tabellone, che ha disputato un ottimo torneo e con questo risultato entrerà in top 600 ITF, suo miglior risultato di sempre.
M15 Piestany, Slovacchia (15K, Terra): [2] A. Dubrivnyy (Rus) b. R. Baltensperger (Sui) 3-6 6-3 6-2
Senza italiani in tabellone il successo nel bel torneo slovacco di Piestany è andato al russo Dubrivnyy, al terzo titolo in carriera, 20 anni e un buon futuro davanti. Semifinale per il fenomeno mai sbocciato ungherese Peter Nagy che da ragazzino rivaleggiava con Shapovalov, battendolo spesso e volentieri in allenamento, nelle occasioni in cui i due si allenavano insieme negli USA.
M15 Karlskrona, Svezia (15K, Terra): [1] M. Eriksson (Swe) b. [4] R. Slobodchikov (Rus) 6-4 3-6 6-1
29 anni, Markus Eriksson da ben 7 anni vince almeno un torneo l’anno, a livello ITF, anche se non è mai riuscito a salire più della posizione 288 ATP. E’ un tennista con poche varianti, un discreto lottatore che non è ancora riuscito a fare il salto di qualità, anche se in doppio ha ottenuto migliori risultati. Il suo obiettivo rimane riprovare i tornei Challenger in cui non mai riuscito ad esplodere. Erksson si è portato a casa il 15mila dollari di Karlskrona, sulla sua superficie preferita, la terra, battendo in finale il forte russo Slobodchikov. Chi si è messo in evidenza è il giovanissimo finlandese Virtanen, di cui presto sentiremo parlare a livello ATP, se manterrà le promesse: Otto Virtanen, classe 2001, è numero 6 al mondo da Juniores, ha raggiunto la semifinale e aggiunto tasselli alla sua consapevolezza di poter stare tra i più grandi. Unico azzurro in tabellone era Lorenzo Bocchi, eliminato al primo turno, proprio dal giovane finlandese.
Alessandro Zijno