ITF World Tennis Tour 2019, Week 17: Caruana e Bega in semifinale a Pula, il francesino Hugo Gaston presto nei Challenger
M25+H Abuja, Nigeria (25K+H, Hard): [IR] D. Added (Fra) b. [3] T. Jomby (Fra) 7-5 2-0 Rit.
Il francese Dan Added, classe 1999 e fortissimo doppista, numero 1 al mondo in ITF (rienterà al primo post a breve, anche se mentre scrivo è numero 2 per l’esattezza), conquista il più importante torneo del WTT della settimana che si è giocato ad Abuja in Nigeria, un 25mila dollari con ospitalità, un “quasi Challenger”. Cinque i punti guadagnati dal giovane francese, mentre 3 sono andati al finalista Tom Jomby, che aveva vinto la scorsa settimana proprio in Nigeria e che si trova al numero 383 del mondo. Senza italiani in tabellone, curioso il caso dello svedese Yitbarek (classe 2000), che ha usufruito di 3 ritiri e si è trovato, comunque meritatamente, in semifinale dopo aver superato le qualificazioni.
Hugo Gaston
M25 Santa Margherita di Pula, Italia (25K, Terra): [JE] H. Gaston (Fra) b. D. Pichler (Aut) 6-4 2-6 6-3
Doppio: [3] M. Bortolotti (ITA)/S. Poudziunas (Aus) b. [1] I. Sabanov/M. Sabanov (Cro) 6-2 6-4
Il predestinato francesino Hugo Gaston, dopo la finale persa la scorsa settimana a Pula dallo svedese/brasiliano Lindell, si prende lo scettro in Sardegna e batte in finale la sopresa della settimana, l’austriaco David Pichler. Gaston è stato numero 2 al mondo da Junior, non è certo uno sconosciuto, e al pari dei nostri Musetti, Zeppieri e Sinner è tra i ragazzi che ci divertiranno nel futuro di questo sport. Ha un tennis brillante e propositivo, forse più adatto al veloce anche se comunque è cresciuto sulla terra rossa. Tra gli azzurri benissimo Bega e il redivivo Caruana, entrambi semifinalisti. Balzerani, Fonio, Miceli e Prevosto fuori al secondo turno, mentre sono usciti all’esordio Frinzi, Forti, Dalla Valle, Iannaccone, Bortolotti e Petrone. Per Marco Bortolotti settimana comunque positiva grazie alla vittoria nel doppio, in coppia con l’australiano Poudziunas. Per il tennista di Guastalla si tratta addirittura del titolo numero 33 nella specialità del doppio che gli regala la top five nel ranking specifico.
M25 Angers, Francia (25K, Indoor Terra): N. Sanchez Izquierdo (Esp) b. J. Vanneste (Bel) 6-3 7-6
Primo titolo in assoluto da professionista per il classe 1999 Nikolas Sanchez Izquierdo, poco reclamizzato talento spagnolo che tuttavia ultimamente si sta mettendo in evidenza e si conquista con questo successo su terra al coperto francese 3 importanti punti in ottica classifica. In finale l’iberico ha superato il belga Vanneste, che sin dall’inizio della stagione sta giocando molto bene con enorme continuità e che si è consolato con la vittoria nel doppio. In coppia con l’olandese Van De Zandschulp. Vanneste al secondo turno per altro ha sconfitto l’unico azzurro in tabellone, Alexander Weis, bravissimo a superare le quali e poi a sconfiggere al primo turno il forte francese Martineau.
M25 Andijan, Uzbekistan (25K, Hard): [3] T. Van Rijthoven (Ned) b. [7] K. Kravchuk (Rus) 6-3 6-7 6-3
In un torneo senza italiani, l’olandese Tim Van Rijthoven conquista Andijan e vince il secondo titolo stagionale, sempre sul veloce. Guadagna così 17 posizioni il tulipano di 22 anni e si attesta al numero 428 ATP, ancora lontano dal best ranking piazzato al numero 296 quando c’erano ancora le vecchie classifiche che premiavano le vittorie nei 15mila dollari. In finale l’olandese ha sconfitto il più titolato Konstantin Kravchuk, ex numero 78 del mondo solo 3 stagioni fa, russo di 34 anni ancora pericoloso. Soprendente il russo Vasilenko che ha stoppato nei quarti il favorito connazionale Safiullin, al quale manca davvero poco, forse un po’ di continuità, per spiccare letteralmente il volo. Lo farà presto.
Cristopher O’Connell
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [7] C. O’Connell (Aus) b. [JR] J. Forejtek (Cze) 2-6 6-4 6-1
La settimana scorsa avevo parlato di O’Connell come di un tennista che presto sarebbe tornato ai livelli che gli competono: gli ho portato fortuna, perché dopo finali perse dall’inizio dell’anno finalmente si è sbloccato e ha conquistato il primo titolo stagionale al quinto tentativo: sconfitto in finale il giovane promettente ceco Jonas Forejtec, 2001 di Pilsen che si allena alla Waske tennis University e che in queste ore è riuscito a qualificarsi anche nel Challenger di Ostrava grazie al ritiro di Andrea Vavassori in quali appunto. Forejtec è stato battuto dal nostro Zeppieri agli ultimi Australian Open, ma è senza dubbio uno dei tennisti più forti in circolazione tra quelli della sua età: da Junior è attualmente numero 7 al mondo. Per O’Connell, finalmente libero da infortuni, settimo sigillo in carriera. Nessun azzurro né nel main draw né in quali.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [2] G. Blancaneaux (Fra) b. [1] O. Luz (Bra) 7-6 6-4
Doppio: [1] O. Luz/R. Matos (Bra) b. [2] E. Crepaldi (ITA)/ D. Jandric (Srb) 6-4 7-5
Il francese Blancaneaux, 20 anni, vince il terzo titolo stagionale, si rilancia in top 100 ITF, e mantiene uno score invidiabile in questo primo scorcio di stagione con 23 partite vinte a fronte di sole 7 sconfitte. Del resto il ragazzo nel 2016 era stato numero 5 al mondo da Junior. In finale battuto colui che l’anno prima, nel 2015, era stato il più forte tennista U18 al mondo, Orlando Luz, che da Junior sembrava davvero un fenomeno, poi si è fermato, limitato da un fisico non eccezionale e da una palla che non viaggia. L’ho rivisto in varie occasioni e non mi ha più impressionato, rispetto alla facilità di gioco che esprimeva da ragazzino. Un po’ una parabola alla Quinzi, ma con minori risultati da Pro rispetto al tennista marchigiano che nonostante qualche problema nell’ultimo periodo è pur sempre in top 200 ATP e da tempo ha abbandonato i Futures. Eric Crepaldi conquista i quarti in singolare e la finale nel doppio persa proprio dalla coppia verde-oro Luz-Matos. Bravissimo a qualificarsi il 2000 Simone Cacciapuoti, poi sconfitto al primo turno.
M15 Il Cairo, Egitto (15K, Terra): M. Tepavac (Srb) b. D. Uspensky (Usa) 6-1 6-1
Finale a senso unico quella giocata al Cairo tra il serbo Tepavac e l’americano Uspensky, vinta del tennista 25enne di Belgrado in maniera molto netta. Ricordiamoci che solo 3 stagioni fa Tepavac era considerato tra i possibili top player del futuro, e si era issato fino al numero 174 ATP. Poi infortuni vari e difficoltà di natura sconosciuta lo hanno fatto precipitare addirittura fuori ranking. Il 2018 è stata una stagione di transizione e in questo torneo egiziano non ha perso nemmeno un set, proponendosi per un 2019 sfavillante. Secondo turno per Manfred Fellin mentre sono usciti all’esordio Trocker, Dagnino e Brzezinski. Il sammarinese Marco De Rossi conquista il secondo turno.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [2] H. Grenier (Fra) b. [Q] G. Brymer (Usa) 6-3 6-2
Secondo torneo consecutivo vinto in questa fortunata tournee messicana per il francese Hugo Grenier, specialista del veloce che ammirai a Trento 3 stagioni fa. Quarto titolo in carriera per il ventitreenne transalpino che in finale ha superato la resistenza del qualificato statunitense Brymer, un californiano di 24 anni che comincia solo a ora a girare il circuito professionalmente e quindi d’ora in poi sarà da tenere d’occhio. Quarti di finale per Adelchi Virgili e secondo turno per Lorenzo Frigerio.
M15 Bucaramanga, Colombia (15K, Terra): [2] M. Echazu (Per) b. [3] N. Mejia (Col) 3-6 6-3 6-4
Senza azzurri in tabellone, è stato il trentenne peruviano Maurizio Echazu a portarsi a casa il torneo colombiano di Bucaramanga. Il tennista di Lima ha sconfitto in finale uno dei più promettenti sudamericani del panorama internazionale tra i giovani, quel Nicolas Mejia che si allena alla IMG Academy che ha investito centinaia d migliaia di euro sul tennista colombiano anno 2000. Best ranking ITF per lui adesso intorno alla posizione numero 250. Come Junior è stato numero 4 lo scorso anno. Diciannovenne senza ranking ATP in questo momento Mejia a me sembra molto promettente, anche se a 19 anni deve cominciare a vincere anche nei Challenger per evidenziarsi ancora di più, cosa che a mio parere farà presto, magari proprio nei tornei sudamericani.
Alessandro Zijno