ITF WTT Femminile 2019, Week 9: Camilla Scala meravigliosa finalista ad Antalya, che furia la sedicenne Clara Tauson!
WTA Oracle Challenger Series, Indian Wells, CA, USA (125K, Hard): [14] V. Golubic (Svi) b. J. Brady (Usa) 3-6 7-5 6-3
Anche se è una via di mezzo, perché montepremi più basso ma organizzato da WTA, diamo un occhio anche al Challenger Oracle di Indian Wells che, senza azzurre in tabellone, ha visto il successo della svizzera Viktorija Golubic in finale sulla statunitense Jennifer Brady. La ventiseienne svizzera ora diventa numero 82 WTA e ha conquistato il secondo torneo WTA della carriera. Questo torneo faceva parte di un minicircuito che assegna una Wild Card al torneo di Indian Weels in programma da questa settimana. Unica azzurra in tabellone era Sara Errani, eliminata al primo turno dalla statunitense Allie Klick 6-3 al terzo set. Per l’azzurra, finalmente al rientro sentendosi più competitiva dopo l’assurda e famosa squalifica, ora ci sarà il tentativo di qualificarsi al torneo WTA di Indian Wells vero e proprio. La McNally, arrivando agli ottavi, con best ranking al numero 227 WTA dimostra di essere più avanti al momento rispetto alla Gauff eliminata al primo turno: sono due giovanissime che si faranno strada ad altissimi livelli a breve.
W25 Macon, Francia (25K, Indoor Hard): [Q] M. Georges (Fra) b. [8] L. Kerkhove (Ned) 6-3 6-3
Doppio: [1] L. Kerkhove/B. Schoofs (Ned) b. C. Giovine/A. Moratelli (ITA) 6-2 6-4
Nono titolo ITF per la francese Myrtille Georges che a 28 anni torna a vincere un torneo dopo 2 anni, e risale un po’ la classifica arrivando alla posizione 238 WTA. La finalista sconfitta, l’olandese Kerkhove si consola con la vittoria nel doppio, insieme con la compagna Schoofs, battendo in finale la coppia azzurra Giovine-Moratelli. Fuori al secondo turno Martina Di Giuseppe, l’azzurra con un gioco brillantissimo che mette in difficoltà tantissime avversarie con le sue famose palle corte. Giovine e Moratelli subito eliminate nel singolare, con Angelica Moratelli battuta da Jessica Ponchet, una francese con un diritto davvero particolare, con apertura lineare e bassa invece di una classica semicircolare. Da ragazzina giocava a due mani il diritto, cosa particolarissima visto che il rovescio è a due mani, forse ecco spiegato l’arcano. Ora la Ponchet è diventata numero 190 WTA, suo record, e grande soddisfazione per lei, sottovalutata dalla Federazione Francese per lungo tempo.
Ivana Jorovic
W25 Osaka, Giappone (25K, Hard): [1] I. Jorovic (Srb) b. [4] J. Lu (Chi) 6-3 5-7 6-2
Senza azzurre in tabellone, il successo non è sfuggito alla favorita del torneo, la serba Ivana Jorovic, che festeggia la vittoria nel torneo e il best ranking con la storica prima volta in top 100 WTA. La Jorovic, 21 anni è al tredicesimo titolo ITF, e possiede davvero tutta la grinta del mondo. E’ una delle tenniste su cui io punterei di più in futuro, perché non indietreggia davanti a nulla e sembra non conoscere la paura: è ancora giovanissima e tecnicamente (e fisicamente) ha molti margini di miglioramento. Non dimentichiamoci che nel 2014 è stata numero 1 al mondo a livello Juniores, facendo finale al Roland Garros per altro e semi agli Aus Open di categoria ovviamente.
Elena Rybakina
W25 Moskow, Russia (25K, Indoor Hard): [4] E. Rybakina (Kaz) b. [Q] G. Poznikhirenko 7-5 6-0
Secondo trionfo stagionale, dopo il W60 di Launceston, per la giovanissima kazaka Elena Rybakina, diciannove anni, ex numero 3 del mondo a livello Juniores. Con questo risultato Elena conquista l’ennesimo best ranking piazzandosi al numero 160 WTA. Vista lo scorso anno in un ITF romano la Rybakina mi ha davvero entusiasmato come caratteristiche: gambe spettacolari su un fisico importante. Io prevedo per lei una top 10 possibilissima, per me è potenzialmente più forte di quelle più reclamizzate e mi sbilancio dicendo che potrà vincere anche uno Slam. Elena compirà 20 anni a giugno, è molto alta 184 centimetri (e sta crescendo ancora) ma si muove benissimo sul campo, split step straordinari, doppi sul modello Djokovic, appoggi vicini alla perfezione, spinge tutti i colpi e il servizio è un fattore. In più ciò che mi ha colpito è la consapevolezza: papà Andrey e mamma Ekaterina mi hanno raccontato che lavorano sulla parte emotiva della bimba da quando aveva pochi mesi. Ora lavora con un coach donna, Evgenia Kulikovskaya, che ha la fama di sergente di ferro. L’unico dubbio su questa ragazza: durerà il fuoco dentro? Se la risposta è sì preparate i pop corn e le patatine per i prossimi Roland Garros o Us Open. Fuori al secondo turno Lucrezia Stefanini, mentre si è arresa all’esordio Deborah Chiesa, opposta tuttavia alla tds1 Arina Rodionova.
W15 Nanchang, Cina (15K, Terra Indoor): J. Lu (Chi) b. [1] H. Guo (Chi) 7-6 6-3
Dieci partite nel 2019, 10 vittorie per la ventiduenne sorpresa di inizio anno, cinese, Jiaxi Lu, che fino a questa stagione non aveva dato segni di sé. Vivendo fuori dalla top 500 WTA sembrava una delle tante ragazze che la Madre Cina sta provando a far crescere. E sembrava proprio la meno promettente, rispetto anche ad esempio alla finalista Hanyu Guo, 20 anni, che già ha assaporato palcoscenici più importanti con un passato da Junior da top 60. Non c’erano italiane ad affrontare il torneo cinese.
Clara Tauson
W15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [JR] C. Tauson (Den) b. A. Hartono (Ned) 6-2 6-1
L’attuale numero 1 del mondo da junior, la sedicenne danese Clara Tauson, vince il suo secondo torneo da Pro (il primo lo aveva vinto a 14 anni a Stoccolma!) e mostra al mondo di che pasta è fatta. Al termine del match ha rilasciato delle dichiarazioni che fanno rendere conto della sua maturità: “Sono orgogliosa di quanto sto facendo, non perché vinco ma perché sto dando il meglio di me, ogni giorno, in allenamento e in competizione. Con il mio staff abbiamo lavorato tantissimo sulle mie qualità coordinative, e anche su resistenza e velocità, al fine di migliorare il mio tennis. Il lavoro sta pagando, e anche il gioco ne prende benefici. L’obiettivo è quello di poter competere indifferentemente su superfici lente o veloci con lo stesso rendimento. Le sensazioni alla fine sono la cosa più importante e io mi sento bene, soddisfatta e sempre con maggiore voglia di allenarmi e girare il mondo a fare partite di tennis. Ho iniziato a giocare a tennis intorno ai 4 anni, all’inizio solo per divertirmi poche volte alla settimana poi i miei si sono resi conto che giocavo bene e hanno deciso di farmi dedicare più tempo a questo sport. Sempre senza grosse pressioni. In realtà è ciò che ho sempre voluto, pensate che non facevo altro che vedere partite di tennis, immaginando un giorno di essere in tv come protagonista. Posso senz’altro dire che giocare Tennis Europe mi ha aiutato a maturare, e ad essere pronta per i tornei ITF, e ora quelli Pro. La Wozniacki è sempre stata di grande ispirazione per me, la vedevo giocare quando ero una bimbetta e ho sempre sognato di essere forte come lei un giorno. Stimo davvero tanto la sua forza mentale e fisica. Entrambe veniamo da famiglie che hanno sempre messo lo sport in primo piano nelle loro vite e questo ci unisce. Il mio obiettivo della stagione è quello solo di incrementare le mie competenze, fisiche, psicologiche e tecnico-tattiche, senza guardare al ranking né quello giovanile né quello assoluto. Certo competere e vincere uno Slam Juniores come ho fatto agli Aus Open è stato importante e di grande soddisfazione e ovviamente vorrei ripetermi negli altri Slam giovanili, anche se poi il tennis vero è quello a livello WTA, ed è lì che vorrei al più presto confrontarmi. Con mio padre Soren che è il capo di uno staff magnifico con Lars Christensen, non posso che fare bene.” In finale la Tauson ha sconfitto l’olandese ventiduenne Arianne Hartono, che è già in top 100 ITF. Tra le azzurre Dalila Spiteri e Lucia Bronzetti hanno conquistato i quarti di finale, mentre Elisabetta Cocciaretto è uscita al primo turno per mano della croata Silvia Njiric.
W15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [1] A. Detiuc (Cze) b. [3] S. Talbi (Blr) 2-6 7-6 6-1
La ventenne ceca Anastasia Detiuc rispetta il pronostico che la vedeva favorita e in una finale combattutissima in cui è stata ad un passo dalla sconfitta si conquista il terzo torneo Pro della sua carriera in singolare, tornando in top 100 ITF. Battuta nel turno conclusivo la diciottenne di belle speranze Shalimar Talbi, bielorussa. Ancora in evidenza la finlandese Orpana, mentre tra le italiane Federica Prati e Federica Bilardo sono state eliminate al primo turno.
Camilla Scala
W15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [8] V. Kan (Rus) b. C. Scala (ITA) 6-3 6-2
La palma della migliore azzurra della settimana va di diritto a Camilla Scala che è arrivata fino al turno conclusivo del torneo turco mettendo in mostra capacità tecniche e agonistiche fuori dal comune. Il torneo dell’azzurra era cominciato subito bene con una vittoria contro la tds numero 7, la romena Ghitescu, per proseguire al secondo turno con un’altra ottima prestazione contro la slovena Radisic battuta nettamente. Grande impresa nei quarti di finale dove Camilla Scala ha demolito la resistenza della romena Dascalu, che aveva vinto il primo set 6-0 poi però ha subito la rimonta della indomita ragazza romagnola che ha vinto il tie break del secondo set prima di avvantaggiarsi del ritiro della avversaria. Semifinale strepitosa contro l’amica Gaia Sanesi, con la quale aveva vinto il torneo di doppio qui ad Antalya nella settimana passata. La finale era oggettivamente davvero difficile: l’avversaria era addirittura Victoria Kan al 22esimo torneo vinto da professionista a livello ITF, quasi un record. La russa di origine uzbeka ha 23 anni, molta esperienza, e grandi capacità di combattente. Onestamente credevo e credo ancora che potrà fare una grande carriera, senz’altro entrare in top 100 WTA (è stata 151 al massimo). Per Camilla Scala la soddisfazione di vedere i frutti di una preparazione invernale fatta bene e prospettive di crescita interessanti. Imolese, 24 anni, portacolori del tennis club Faenza mi ha voluto concedere qualche minuto. Queste le sue parole: “Il mio percorso è un po’ particolare, da giovanissima ho giocato fino ai 14 anni seriamente, poi mi sono fermata, presa da altri interessi ed obiettivi, mettendo da parte il tennis a favore di altri sport. Poi a 17 anni quando ho deciso di riprendere seriamente, sono stata assalita da problemi fisici di varia natura: sono stati anni difficili, con parecchi infortuni che non mi hanno permesso di giocare con costanza. In particolare per un problema che ho avuto ad un occhio due anni fa. Solo da poco si è trovata una soluzione a questo problema e finalmente sono riuscita a fare una preparazione senza doverla interrompere, grazie anche al mio preparatore atletico. Mi alleno con Matteo Galli ed Edoardo Pacifico a Cividino, ho un rapporto splendido con tutti e tre e ho immensa fiducia in loro. Il mio sogno è giocare uno Slam, e lo spero davvero tanto.” Detto di Gaia Sanesi che ha raggiunto i quarti, va sottolineata, in assenza di altre azzurre l’ottima prova con il raggiungimento delle semifinali della slovena Pia Cuk, 22 anni e ormai un livello di gioco da 25mila dollari.
Intanto la ITF ha annunciato che dalle prossime settimane i tabelloni di qualificazione saranno a 32 giocatrici invece delle 24, e questa è una ottima notizia.
Alessandro Zijno
ma come fa una donna di 20 a crescere in altezza? cosa le somminastrano?