Yoshihito Nishioka, sulle orme di Kei Nishikori

Yoshihito Nishioka: giapponese, 23 anni, 80 ATP
Sviluppo Potenziale: (70% del potenziale, poliedrico e iperveloce)

Il giapponese Yoshihito Nishioka è diventato numero 58 come best ranking a marzo del 2017, poi pian piano è sceso molto anche a causa di vari infortuni. Ora che si è ripreso fisicamente, sembra proprio pronto a scalare di nuovo le classifiche. Da Junior è stato numero 11 del mondo, mettendo in mostra tantissimo talento tecnico, oltre ad una velocità pazzesca sia di gambe che nell’esecuzione dei colpi. L’altezza è un handicap che non dovrebbe limitarlo troppo, e potrebbe essere uno di quei giocatori che rimangono stabilmente tra la ventesima e la cinquantesima posizione del mondo, con qualche picco in alto e qualcuno in basso, visto che da asiatico si trova molto bene nei numerosi tornei nell’estremo oriente. Dubbio sulla tenuta del suo corpo, speriamo che lo staff abbia trovato le contromisure per una prevenzione oculata.

La Scheda
Yoshihito Nishioka è mancino, alto solo 170 cm con un peso forma di 65 chili, non è certo un gigante e generalmente soffre i giocatori potenti che non danno ritmo alla Raonic per intenderci. E’ un piccolo Nishikori, una ulteriore miniatura perché più basso, con minore forza esplosiva nelle gambe, meno strutturato nel tronco, insomma uno che fisicamente non rappresenta il modello attuale del tennis moderno. Il suo timing però è davvero straordinario ed anche mentalmente è capace di livelli prestativi di attenzione importanti. Il suo gioco è ovviamente quello di un contrattaccante da fondo, si trova a suo agio un po’ su tutte le superfici che del resto sono ormai omologate. Quando sta bene fisicamente è praticamente un muro, come nelle migliori tradizioni del suo Paese, ma la statistica parla di infortuni relativamente frequenti, in particolari sui tendini e sulle articolazioni, il che lo rendono un po’ incostante come risultati. Il motivo del suo ristagnare in posizioni fuori la top 50 secondo me deriva da queste problematiche. Vivendo nell’ombra del più famoso suo amico Kei Nishikori, per il più giovane giapponese la strada si è fatta senza pressioni nel suo paese, ora però se vuole crescere deve confrontarsi con livelli più alti e trovare continuità.
Le Dichiarazioni.
“Fin da quando ci siamo allenati insieme alla IMG Academy, Kei Nishikori è sempre stato davvero gentile con me, mi ha riempito di consigli e attenzioni, lo considero un esempio e un grande amico. Lui è uno dei primi a cui scrivo dopo una partita, ma mio fratello (di due anni più grande ndr) è il primo in assoluto con cui mi relaziono. Dopo una vittoria mi scrive “great job”, se invece ho perso mi chiede cosa non ha funzionato. Il mio obiettivo per quest’anno è giocare con continuità, prevenire gli infortuni, e restare nella top 100, cercando di fare bene nei tornei in cui mi sento meglio. Stiamo lavorando su tutti i colpi, ma il focus al momento è sul piano fisico. Non sono un gigante eppure è sempre stata la parte atletica a darmi quel tempo sulla palla che ho, e mi ha permesso di emergere da Junior e costruirmi una buona classifica. Se sto bene fisicamente non ho paura di nessuno. Devo migliorare il servizio e trovare soluzioni nuove, perché ora mi cominciano a conoscere nel circuito e diventa più difficile sorprendere gli avversari. Chi devo ringraziare più di tutti, tuttavia, oltre alla mia famiglia è la Masaaki Morita Tennis Found, il cui fondatore Masaaki Morita fa così tanto per i ragazzi. E’ lui che prende accordi con la IMG Academy e trova i soldi per mantenere i nostri primi passi. Gli sarò sempre riconoscente, ad un uomo così.”


La Storia
Yoshihito Nishioka nasce a Mie in Giappone il 27 settembre 1995 e già all’età di 10 anni era tra i più forti nel suo paese. Mitsuru Takada è il suo allenatore storico, un coach di grandissimo livello, poco reclamizzato, che è riuscito più di una vlta a trovare un feeling pazzesco con i suoi ragazzi. E’ definito un mental-phisycal coach, perché utilizza, da tradizione orientale, molti accorgimenti per lavorare sulla parte della risposta atletica attraverso un lavoro incentrato sugli aspetti psicomotori. Il piccolo giapponese poi nel 2014 ha vinto i Giochi Asiatici battendo Lu in finale e da lì è diventato una star in Asia, perché la competizione interna nel continente asiatico è davvero importante, più di come la viviamo noi europei nel nostro continente. Dopo essere stato numero 11 del mondo come Junior, ci si aspettava una crescita più veloce. In realtà il primo Futures vinto da Nishioka è stato già nel 2013, e poi nel 2014 il giapponese è andato a vincere il suo primo Challenger in Cina su Cemento e poi nel 2015 in casa (la Toyota Cup, su terra indoor). In totale ha conquistato ben 5 Challenger in carriera. A settembre di quest’anno, 2018, il suo primo successo a livello ATP nel torneo di Shenzhen (250mila$,Hard) con scalpi davvero eccellenti come Shapovalov, Norrie e Verdasco. Ha poco da difendere come punti fino a Maggio 2019, quindi la sua scalata potrebbe continuare.
Alessandro Zijno