Ugo Humbert, tennis champagne
UGO HUMBERT: francese, 20 anni, 139 ATP
Sviluppo Potenziale: 70% (lavorando in particolare sull’aspetto atletico può migliorare ancora)
Ugo Humbert in questa stagione si è messo in luce con risultati importanti sia nei Futures, che nei Challenger, oltre alla qualificazione condita da un secondo turno agli ultimi US Open. E’ un giocatore mancino, anche lui prodotto della Federazione Francese, che secondo me faticherà a mantenere questa posizione in classifica nel breve periodo. Non perché il tennista non sia un buon prospetto ma perché ancora non abituato a certe gare di livello. E’ destinato ad una carriera la cui punta massima potrebbe non arrivare alla top 50, ma attestarsi intorno alla posizione numero 100 con qualche punta di rendimento qua e là, come accaduto in queste ultime settimane. Può puntare alle nextgen finals di Milano a fine anno.
La Scheda
Tennista che fa della tecnica la sua arma principale, come da scuola francese, è alto 188 cm con un peso forma che sta aumentando verso i 75 chili, visto che sta lavorando parecchio sulla forza, sottosviluppata (sapientemente) negli anni passati dai suoi allenatori. In campo è rapido e fantasioso, e il fatto di essere mancino (con rovescio bimane) gli regala qualcosa in più sul piano della manovra. Da migliorare sia in risposta che sul servizio. Prima dell’exploit di queste ultime settimane che gli hanno fatto guadagnare un centinaio di posizioni in classifica, appariva ancora un po’ fragile sul piano emotivo in campo. Ora però appare almeno un po’ maturato.
Le Dichiarazioni.
Dopo la qualificazione agli US Open e addirittura il primo turno superato battendo lo statunitense Altamirano, Ugo Humbert ha dichiarato: “Non mi ispiro a nessuno anche se qualcuno dice che assomiglio a Forget. Sono felicissimo dei risultati di questo anno ma come dice il mio coach Raynaud Cedric della federazione transalpina quando Nadal vinse il più importante torneo under 12 del mondo e organizzò una festa per celebrarsi, lo zio Tony arrivò ed annullò tutto, perché secondo lui si festeggia quando si arriva al top del mondo da grandi. E io grande ancora non lo sono. La prossima stagione mi servirà per crescere ancora e maturare, e l’obiettivo è mantenere questo livello di performance, magari entrando in top 100 che sarebbe un primo importante passo.”
La storia
Ugo Humbert nasce a Metz il 26 Giugno 1998. Metz è la capitale della pallamano francese e una delle più forti realtà mondiale di questo sport. Ragione per cui a scuola il giovane Hugo sembrava indirizzato verso lo sport più importante a livello locale. Però al circolo di tennis della città della Lorenza il maestro si rende conto delle sue qualità e riesce a convincerlo a provare lo sport della racchetta. Già a 11 anni era il più forte ragazzo francese della sua età, poi nel 2011 una doccia gelata: a causa della crescita arrivano infiammazioni a gomito, polso e spalla sinistra, e lui è mancino. Lo sviluppo repentino che lo ha portato ad una altezza di 180 cm precocemente potrebbe essere un problema che però la federazione francese non sottovaluta e riesce a recuperarlo. Da lì in poi una serie di successi a livello junior lo conduce alla posizione numero 18 del ranking di categoria e il resto è storia di oggi. La prossima settimana salirà al numero 117 ATP e sarà best ranking. Ha vinto 1 Challenger più ha fatto 2 finali. Ciò che lo caratterizza fin da ragazzino è la capacità di gestire il ritmo di palla, una peculiarità che probabilmente gli deriva dalla sua passione per la musica, che pratica quotidianamente suonando chitarra e pianoforte fin dai 5 anni d’età. Chi lo ha incontrato in campo tra gli avversari mi dice proprio questo: guai a dargli ritmo, ti imbambola, ti sposta e viene a rete a prendersi il punto. E lo fa velocemente. Tuttavia non sembra ancora al massimo della sua autostima e a volte si perde.
Alessandro Zijno
“E’ destinato ad una carriera la cui punta massima potrebbe non arrivare alla top 50, ma attestarsi intorno alla posizione numero 100 con qualche punta di rendimento qua e là, come accaduto in queste ultime settimane.”
Oggi Humbert, a 22 anni, è n°34 del ranking e testa di serie n° 29 agli Australian Open.
Beh, direi che ci hai proprio azzeccato.
Saluti.
Grazie Filippo della risposta, e hai ragione, non ci ho proprio azzeccato. Per altro sta in questo momento mentre scrivo vincendo con Kyrgios e potrebbe spingersi avanti. Del resto quella dello sviluppo futuro di un campione (perchè questi sono tutti superatleti campioni) è materia tanto divertente quanto scivolosa. Non credevo molto in questo ragazzo, ma l’ho scritto mille volte non credevo così tanto nemmeno in Sonny all’inizio, poi onoscendo da vicino il lavoro di Gipo Arbino e Umberto Rianna in ambito federale ho capito che poteva farcela. Invece Humbert l’ho solo visto giocare, dal vivo sicuro, ma senza passarci giornate intere insieme. Comunque non è il primo e nemmeno l’ultimo, anche su Dellien non credevo tantissimo.