Ksenia Palkina squalificata 16 anni per match fixing. Ancora dubbi e ombre su indagini e condanne
Ksenia Palkina, tennista 32enne che rappresenta il Kirghizistan, è stata sospesa dal circuito per 16 anni! L’ex numero 163 della classifica WTA, che era stata già preventivamente bandita nel circuito dal 2019, dovrà anche pagare 100.000 dollari di multa, tutto perché ha ammesso di aver manipolato il risultato di alcune partite nel 2018 e 2019.
La notizia è stata annunciata dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA), che apre la porta a una riduzione della pena a 10 anni se Palkina non infrangerà di nuovo nessuna regola del Tennis Anti-Corruption Programme nel frattempo.
In totale, Palkina ha commesso cinque violazioni del programma. Questi includono scenari come dare informazioni agli scommettitori, accettare o offrire denaro perché una giocatrice non giochi al meglio, tentare di aggiustare il risultato o qualsiasi altro aspetto della partita e non segnalare tentativi di corruzione alle autorità.
Questa sospensione significa che Palkina non potrà giocare o partecipare a nessun torneo di tennis autorizzato o organizzato da un organo di governo internazionale o da un’associazione nazionale. In definitiva, se dovesse effettivamente ottenere una riduzione della pena, Palkina potrà gareggiare solo dal 21 novembre 2029.
Pochi lo sanno, ma Ksenia Palkina è tutto meno che povera di famiglia. Anzi, al contrario. Forse “povera” era la sua cultura (intesa in senso ampio) o la sua autostima, anche se conoscendola potevi pensare il contrario. La sua famiglia, da parte di papà, aveva investito in grossi negozi e strutture alberghiere quando i territori dell’estremo est (quelli vicini alla Cina per intenderci) sono stati presi d’assalto da turisti di tutto il mondo, in particolare giapponesi. Quindi per quanto relativa era piuttosto benestante. Il cognome Palkin è russo, significa “bastone” e la famiglia Palkin è immigrata molti anni prima proprio per lavorare nelle nuove industrie turistiche di Vladivostock che ha preso il posto di Chabarovsk come capitale di quei territori. Palkina è cresciuta con questo papà come mito poi rinnegato per motivi che qui non è il caso di raccontare. La famiglia si è in effetti trasferita in Kirhizistan, a Bishkek, quando Ksenia era molto piccola ma mantenendo i legami economici e commerciali con i territori ad estremo est. Non si sa per quale motivo, e questa resta un mistero al momento, la famiglia Palkin fu costretta ad emigrare di nuovo ad ovest, n quel periodo storico la Russia stava completamente cambiando i connotati socio-economici e forse papà Palkin trovò più utile cambiare “residenza”. Ho conosciuto Ksenia quando si allenava in Italia con Massimo Ardinghi, in occasione di un torneo. Alcune colleghe ne parlavano come una ragazza poco simpatica, un po’ chiusa, come “misteriosa”. Altre invece la trovavano semplicemente un po’ diversa dalla classica professionista tutta casa e circolo. Certamente era un pesce fuor d’acqua qui in Italia, io anche nei tornei la vedevo più a suo agio con le altre ragazze russofone o dell’est Europa. Sarei curioso di sentire il commento di Coach Massimo Ardinghi.
Ciò che credo io è che Palkina sia stata “usata” da qualcuno (e non voglio prendermi querele per cui non faccio nomi di compagnie di scommesse) ma quando poi non serviva più sia stata scaricata e data in pasto agli sciacalli della vecchia TIU, oggi ITIA. Ormai 10 anni fa si è sposata, ha una bimba (mi pare non sono sicuro se è una femmina o un maschio) con un ex tennista turco, se non erro Cagdas Ulukan, e sono ancora nel mondo del tennis come allenatori. Credo siano in Turchia a vivere non in Kirghizistan. Però di tutto questo non si può parlare. Non voglio gridare al complotto sia chiaro. Tuttavia qualche ombra su alcuni provider di scommesse rimane.
Alessandro Zijno