ITF World Tennis Tour 2022, Week 1: Giovanni Oradini in finale nel 25mila dollari di Monastir. Finale anche per Lavagno al Cairo
M25 Monastir, Tunisia (25K, Hard): [3] S. Mansouri (Tun) b. G. Oradini (ITA) 6-4 6-4
Meraviglioso torneo per Giovanni Oradini che con la finale nel 25mila dollari di Monastir irrompe per la prima volta nella TOP 1000 ATP di singolare. Il tennista 24enne azzurro che ha studiato negli USA in questi anni ed è in realtà alla prima vera stagione da PRO ha già avuto ottimi risultati in America nelle competizioni universitarie e ora si mette alla prova nel circuito internazionale. Peccato per la finale persa combattendo contro il padrone di casa Skander Mansouri, esperto e già con esperienze a livello Challenger. Semifinale per Riccardo Balzerani, alla ricerca dei punti per poter competere a livello più alto (sul pano tecnico è già pronto) che è numero 553 del mondo ma salirà dopo questo inizio di anno molto positivo con questa semifinale e quella della settimana passata. Secondo turno per Tommaso Compagnucci e Daniel Bagnolini, che puntellano così la classifica.
M15 Manacor, Spagna (15K, Hard): [6] U. Blanchet (Fra) b. [4] A. Bellier (Sui) 6-3 4-6 7-6
In un torneo senza azzurri nel tabellone principale, trionfa a Manacor, nel regno di Rafa Nadal, il francesino Ugo Blanchet, 23 anni e da oggi al best ranking molto vicino alla Top 600 ATP. Attenzione allo spagnolo Pedro Rodenas, che a soli 17 anni, in tabellone grazie al ranking Juniores (49 del mondo), raggiunge le semifinali.
M15 Cairo, Egitto (15K, Terra): [4] A. Chepelev (Rus) b. [2] E. Lavagno (ITA) 6-1 6-2
Coach Bondaz con Lavagno
Continua l’ottima forma di Edoardo Lavagno che aveva chiuso il 2021 con risultati interessanti e ha ripreso nel 2022 subito con una finale al Cairo, sulla terra egiziana. Finale purtroppo persa da Lavagno contro il russo Chepelev, che vince il quarto titolo in carriera a distanza di quasi 4 anni dall’ultimo. Per Lavagno best ranking al numero 515 ATP, possibilità di giocare nei Challenger sempre più vicine: il tennista del Ronchiverdi di Torino, da sempre allenato da Laurent Bondaz con l’ausilio in certi frangenti da Tommaso Iozzo (allenatore di Giulia Gatto Monticone), ha trovato in questi ultimi mesi una nuova primavera. Lavagno ha 23 anni, è nella fase di crescita sempre più vicina alla maturità e sembra aver lavorato molto sul servizio che oggi è più solido e sicuro. Ha tenuto duro in tutti questi anni, prima gli infortuni, poi la Pandemia, insomma avrebbe potuto mollare e non l’ha fatto. Questo è un grande merito, soprattutto per un tennista che gioca i 15mila dollari e quindi fatica ad andare in pari sul piano meramente finanziario. Semifinale per Simone Roncalli, secondo turno per Favero, Scomparin, Vatteroni e Agostini mentre De Vincentis, Gola, Del Federico, Ragazzi e De Filippo.
Alessandro Zijno