ATP Challenger 2021, Week 12: Crescono Cobolli e Gigante, migliora Napolitano e continua a crescere l’argentino Sebastian Baez
Biella 4, Italia (CH Tour 80, Indoor Hard): [Q] D. Masur (Ger) b. [Q] M. Bachinger (Ger) 6-3 6-7 7-5
Due qualificati, due specialisti del veloce indoor e due tedeschi in finale a Biella: l’ha spuntata il più giovane, Daniel Masur, 26 anni, al primo Challenger vinto in carriera che lo conduce al numero 213 del mondo.
Andreas Seppi, vincitore del torneo la settimana precedente, è stato sconfitto al secondo turno proprio dal finalista Bachinger, mentre Marcora, Napolitano, Gigante e Cobolli sono usciti all’esordio nel main draw. Per Gigante e Cobolli un passo in avanti come esperienza e prestazioni interessanti rispettivamente contro Stakhovsky e Marchenko, due ex top 100, ed anche per Napolitano progressi incoraggianti dopo un periodo non positivissimo sul piano dei risultati. Flavio Cobolli è figlio dell’ex professionista Stefano Cobolli e ha vinto il Roland Garros nella specialità del doppio in coppia con lo svizzero Stricker: attualmente è numero 857 del mondo, e si allena alla Rome Tennis Academy insieme a Lorenzo Claverie, un italo-venezuelano che gioca un tennis moderno ed è dotato di gran fisico. Fino a qualche mese fa Flavio si allenava insieme ad un altro giovane fenomeno, Matteo Gigante (adesso tornato ad allenarsi con Coach Alessandro Galli), che sta muovendo anche lui i primi passi nel circuito maggiore, attualmente è numero 894 ATP.
Cleveland, OH, USA (CH Tour 80, Indoor Hard): B. Fratangelo (Usa) b. J. Brooksby (Usa) 7-5 6-4
Settimana trionfale per Bjorn Fratangelo. Destrimane con rovescio a due mani, Bjorn Fratangelo ha forse proprio dal lato sinistro, quindi dalla parte del rovescio, i suoi sprazzi di miglior tennis. L’altezza non esagerata di 182 cm, con un peso forma di circa 78 chili, gli danno un buon mix di velocità e potenza, tanto che Fratangelo sembra a suo agio sia a difendere, sia ad attaccare. Appena si apre il campo prova a venire a prendersi il punto a rete, sebbene il gioco al volo non sia la sua arte preferita. Il servizio è un tallone d’Achille rispetto alla tradizione americana che vede il colpo d’apertura curato al massimo. Visto spesso difendere bene col rovescio, poi usare il colpo a due mani per colpire lungolinea, guadagnare il vantaggio nello scambio per chiudere con il diritto a sventaglio una volta messi i piedi dentro al campo. Un limite grande è nella scelta dei colpi, e nella capacità di tenere la concentrazione massima all’interno del match. Il ragazzo è un grande lavoratore, si allena con massimo impegno, ma risulta ancora disordinato in campo e a volte con poca personalità. Bjorn Fratangelo nasce a Pittsburgh il 19 luglio 1993, suo papà Mario è un grande appassionato e giocatore di tennis a buon livello. Gli mette la racchetta in mano e la moglie Pam, lo lascia fare. Bjorn scala le classifiche regionali e poi quelle nazionali. Per questo la famiglia Fratangelo, le cui origini sono molisane, decide di trasferirsi in Florida, dove ogni americano che gioca discretamente a tennis dovrebbe andare. L’annata super è quella del 2011 con la vittoria del Roland Garros Junior, subito dopo però un po’ di difficoltà ad inserirsi nel circuito professionistico induce papà Mario ad abbandonare la trincea dell’allenamento diretto e quotidiano del figlio, affidandolo a Coach Boster dell’USTA. Attualmente è seguito da Yannick Zuern.
Fratangelo che è stato anche Top 100 torna a salire in classifica guadagnando 53 posizioni nel ranking e piazzandosi al numero 233 della classifica mondiale. Best ranking al numero 230 ATP per il finalista ventenne Jenson Brooksby. Non c’erano azzurri in tabellone.
Santiago, Cile (CH Tour 80, Terra): S. Baez (Arg) b. M. Barrios Vera (Chi) 6-3 7-6
Senza italiani in tabellone, ad affrontare questa serie di tornei Challenger sudamericani sono soprattutto i tennis del Nuovo Continente: in questa stagione sfortunata a causa del Coronavirus che rende tutto più difficile, i tennisti del Sudamerica hanno questa chance di poter competere e prendere punti e soldi grazie ad un circuito pensato soprattutto per loro dall’ex campione Horacio De La Pena. Vince il torneo di Santiago Sebastian Baez, argentino di 20 anni e predestinato visto che è stato il numero 1 del mondo a livello Junior qualche anno fa. Secondo titolo Challenger per lui dopo quello di Conception di Febbraio scorso. Best ranking al numero 216 ATP per lui. Anche il finalista Barrios Vera è giovane con i suoi 23 anni e festeggia anch’esso i best ranking al numero 236 ATP.
Alessandro Zijno