ITF WTT Femminile 2020, Week 44: Susan Bandecchi trionfa in Portogallo, terzo titolo per la svizzera
W15 Lousada, Portogallo (15K, Indoor Hard): [2] S. Bandecchi (Sui) b. A. Hartono (Ned) 7-6 2-6 6-2
Doppio: [2] S. Bandecchi (Sui)/L. Salden (Bel) b. [3] C. Giovine/A. Moratelli (ITA) 6-4 6-3
E’ Susan Bandecchi (qui un focus su di lei) la tennista della settimana, con la vittoria di Lousada in Portogallo sul veloce. Numero 287 WTA, molto vicino al miglior ranking della sua storia tennistica, la ventiduenne svizzera ha giocato un torneo propositivo in Portogallo non privo di difficoltà, vinto sia in singolare che in doppio in coppia con la belga Lara Salden. Queste le sue parole alla fine del torneo:” Sicuramente è stata una settimana positiva, ora che non è certo un periodo facile. Non avevo intenzione di tornare a fare i 15mila dopo aver giocato già i 25 mila dollari (e vinto in Israele NDR) ma visto che per ovvi motivi si è giocato poco volevo mettere nelle gambe un po’ di gare. E anche intendevo provare a mettere in pratica le cose fatte in allenamento in questi mesi. Non ho avuto sempre sensazioni buone, ma alla fine ho trovato in tutte le partite le soluzioni per vincerle. La partita più difficile è stata nei quarti contro la ceca Anastasia Zarycka, una tennista che riprende tutto e mi faceva giocare sempre una palla in più, cosa che io non amo fare. In doppio mi sono sentita sempre bene, mi sono trovata in sintonia con Lara Salden ed è andato bene anche quello. Era tantissimo tempo che non giocavo più così tante partite, ora sono un po’ acciaccata ma sono contenta. In questo periodo mi sono allenata regolarmente: due ore di tennis al mattino, a volte ho rigiocato nel pomeriggio e ho sempre fatto atletica. Nel frattempo hanno chiuso le palestre per cui quando tornerò a Milano credo che sarà diverso. Stiamo lavorando con Alberta Brianti sul venire di più a rete, sullo spostarmi meglio per giocare il diritto, su alcuni aspetti del servizio, sul back giocato in modo aggressivo. Insomma stiamo provando ad aggiungere armi nel mio gioco e farlo diventare più vario. Alberta ha girato il circuito per molti anni, conosce gli stati d’animo e sa riconoscere i miei in particolare, comprende alcune dinamiche di noi giocatrici, visto che le ha vissute in prima persona. Il modo in cui lavoriamo mi piace moltissimo. C’è ancora tanto da fare, il mio obiettivo è salire di livello e non restare 300 al mondo. Ho voglia di misurarmi in tornei superiori e metterò tutte le energie che ho per farcela.” Susan è una tennista con un diritto molto importante, un buon servizio e tanta voglia di fare. Ci tengo a sottolineare che per lungo tempo Susan si è allenata con Laura Golarsa, che nel 2016 già me ne parlava come di una ragazza da tenere d’occhio: Laura Golarsa ne ha plasmato gli aspetti tecnici, ne ha forgiato il carattere, insomma mi piace far conoscere tutto questo al pubblico, perché la costruzione di un campione passa attraverso il lavoro, certosino ed appassionato, di diversi Maestri e le componenti sono molteplici. Poi le strade di Susan e di Laura si sono divise ma è indubbio che senza l’apporto fondamentale per anni della Coach milanese, ex numero 39 del mondo (e quarti di finale a Wimbledon), tutto questo non sarebbe possibile. Oggi c’è Alberta Brianti a condurla al Bonacossa e Susan sta provando a crescere ancora.
Semifinale per una super Lucia Bronzetti, costruita e allenata per molto tempo da Pat Remondegui, che nei quarti aveva superato l’altra azzurra Claudia Giovine. Secondo turno per Angelica Moratelli e Sara Gambogi.
Susan Bandecchi e Alberta Brianti vincitori a Lousada
W80, Tyler, Tx, USA (80K, Hard): [7] A. Li (Usa) b. [8] M. Kostyuk (Ukr) 7-5 1-6 6-3
La statunitense Ann Li, 20 anni e numero 112 WTA, in grande ascesa con ottime doti atletiche, conquista il titolo in Texas e vola verso la top 100. Terzo titolo in carriera per l’americana di origini asiatiche che in finale ha sconfitto l’ucraina Marta Kostyuk, 18 anni, anche lei ormai prossima alla top 100, alla seconda finale consecutiva persa in territorio statunitense. Ancora quarti di finale per una Sara Errani apparsa in ottima condizione.
W25 Istanbul, Turchia (25K, Indoor Hard): [1] K. Kanepi (Est) b. [7] V. Zvonareva (Rus) 6-3 6-3
In un torneo privo dei colori azzurri trionfo per l’estone Kaja Kanepi, 35 anni e alla ricerca della continuità per risalire in classifica dopo esser precipitata fuori dalla fatidica top 100 WTA. Dodicesimo titolo per Kanepi, che in finale ha sconfitto un’altra campionessa del calibro di Vera Zvonareva. Spettacolare prestazione e semifinale raggiunta per Francesca Jones, protagonista di una storia incredibile (la trovate qui), ragazza con alle spalle una determinazione impressionante che l’ha portata a questi livelli nonostante una invalidità permanente e che sembra quindi perdurare.
W15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [5] R. Bhosale (Ind) b. A. Siskova (Cze) 6-3 7-5
La ventiquattrenne indiana Rutuja Bhosale vince il terzo titolo della sua carriera da professionista battendo in finale la predestinata ceca Anna Siskova, 19 anni e vicina alla top 500 WTA. Da notare la semifinale di una ragazza che mi piace molto, la diciottenne Romana Cisovska ammirata anche nei tornei Junior in Italia e che secondo me diventerà molto forte. Nessuna azzurra in Egitto.
Romana Cisovska
W15 Heraklion, Grecia (15K, Terra): A. Cadantu (Rou) b. A.A. Rosca (Rou) 4-6 6-3 6-3
Doppio: [1] A.A. Rosca/I.L. Rosca (Rou) b. [4] M. Delai/D. Spiteri (ITA) 6-1 6-3
Sulla terra di Heraklion vince Alexandra Cadantu, romena trentenne ex top 30 WTA ormai 6 anni fa. Tennista molto solida e con un gioco tutto sommato poco affascinante, la Cadantu si è portata a casa il suo titolo numero dieci in carriera, tutti ottenuti su terra rossa, la sua superficie preferita. Semifinale per Dalila Spiteri mentre Melania Delai (qui un focus sulla meravigliosa ragazza azzurra) è stata eliminata al secondo turno. Irene Lavino e Martina Spigarelli sono state eliminate all’esordio nel main draw. La coppia Delai/Spiteri finalista nel torneo di doppio.
W15 Platja D’Aro, Spagna (15K, Terra): [JR] S. Scilipoti (Sui) b. [1] A. Carreras (Gbr) 6-4 6-4
Sebastianna Scilipoti, diciassettenne svizzera in tabellone grazie al ranking juniores, vince il suo primo titolo da professionista e festeggia la top 1000 WTA. Battuta in finale la britannica di Gibilterra Amanda Carreras che si allena in Spagna e che io stesso conobbi personalmente a Pomezia in occasione di un Futures ormai diversi anni fa e che mi fece una impressione buona ma non da potenziale top player. Fuori al primo turno Federica Arcidiacono.
W15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [4] M.L. Carle (Arg) b. [Q] W. Falkowska (Pol) 6-4 6-3
Venti anni e ferma strepitosa per Marie Lourdes Carle, argentina numero 435 WTA (best ranking) e in grande crescita: settimo titolo ITF per lei, terzo stagionale. Venti anni anche per Weronika Falkowska , sorpresa dell’ultimo periodo, 848 WTA (best ranking). Stessa finale sempre a Monastir andata in onda due settimane fa, sempre conclusasi con la vittoria della Carle. Fuori all’esordio Alice Benvegnu, Eleonora Alvisi e Sara Ziodato.
Erika Andreeva alle prese con gli spaghetti
W15 Pazardzhik, Bulgaria (15K, Terra): [JR] E. Andreeva (Rus) b. [LL] S. Milatova (Svk) 1-6 6-0 6-2
In tabellone grazie al ranking Juniores, Erika Andreeva, russa di 16 anni, al terzo torneo della sua vita, vince il primo titolo da PRO in Bulgaria. Proveniente da una ricca famiglia siberiana, come Maria Sharapova di cui è una grande ammiratrice, Erika Andreeva ha vinto l’Avvenire nel 2018 sconfiggendo la nostra Asia Serafini in finale (qui un focus proprio su quel torneo di un ottimo sito di Alessandra Fenyves) E’ una attaccante da fondo la giovane russa, si muove molto bene sul campo e il suo papà, potendoselo permettere ha studiato ed è diventato allenatore di sua figlia oltre che di altri ragazzi promettenti. Quarti di finale per Nuria Brancaccio, secondo turno per Martina Colmegna mentre è andata fuori all’esordio nel main draw la qualificata Chiara Girelli.
Alessandro Zijno