ITF WTT Femminile 2020, Week 43: Bellis, Dodin, Garland e Herrmann le vincitrici della settimana. Errani nei quarti a Macon
W80 Macon, GA, Usa (80K, Hard): [WC] C. Bellis (usa) b. [6] M. Kostyuk (Ukr) 6-4 6-7 Rit.
Cici Bellis ex numero 35 del mondo e tormentata da problemi personali e infortuni, 21 anni e oggi 141 del mondo trionfa a Macon e conquista così il sesto titolo ITF della sua giovane carriera. La finalista era l’ucraina Marta Kostyuk, altra giovanissima, 18anni e ormai ad un passo dalla fatidica Top 100 WTA. Sarrita Errani splendida protagonista fino ai quarti di finale: dopo aver sconfitto la polacca Kawa e la statunitense Ahn, Sara è uscita per mano della vincitrice del torneo. Nelle ultime due stagioni la bella americana Bellis aveva sofferto davvero tantissimo a causa di numerosi e di varia natura infortuni, che ne minavano la tranquillità e ne stavano mettendo a rischio addirittura la carriera. Gioco iper aggressivo, ex numero uno del mondo da Juniores, Cici Bellis non vinceva un titolo da ben 4 anni.
W25 Reims, Francia (25K, Indoor Hard): [2] O. Dodin (Fra) b. [3] L. Samsonova (Rus) 6-4 6-2
Meraviglioso torneo per la francesina ventiquattrenne Oceane Dodin, ragazza che mi piace molto per il suo gioco un po’ rischioso e offensivo, molto adatto al veloce, che vince il suo undicesimo titolo ITF e riavvicina la top 100. Oggi è numero 123 WTA, in salita. Battuta in finale l’italo russa Liudmila Samsonova che è stata formata per anni dalla premiata ditta Piccari alla loro Accademia di Anzio. Oggi numero 128 del mondo, la Samsonova solo poche settimane fa ha annunciato di aver terminato la collaborazione con l’Accademia Piccari, lasciando anche sorpresi noi osservatori, visto l’ottimo rendimento avuto e il best ranking al numero 114 WTA. Non c’erano azzurre in tabellone mentre le giovanissime Qinwen Zheng e Daria Snigur continuano a dimostrare di essere ormai pronte per giocare con le migliori.
Joanna Garland
W15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): J. Garland (Tpe) b. [4] K. Boulter (Gbr) 6-3 3-6 6-3
Da due settimane a questa parte, nel circuito ITF si sta facendo largo Joanna Garland, giocatrice classe 2001, originaria di Taipei, che attualmente occupa la posizione numero 596 della classifica WTA in singolare (a partire da lunedì salirà fino a portarsi a ridosso delle prime 550 tenniste del mondo, andando così a migliorare il best ranking di n.580 fatto registrare nel dicembre dello scorso anno). Impegnata da inizio ottobre in Egitto, nei “tradizionali” tornei da $15.000 di montepremi che si svolgono all’interno di un resort di assoluto prestigio a Sharm El-Sheikh, nel weekend ha conquistato il suo primo titolo in carriera nel circuito professionistico, sconfiggendo in finale la britannica Katie Boulter con la quale, come uno scherzo del destino, si è ritrovata a giocare anche al primo turno del torneo successivo (altra vittoria, ma questa volta per ritiro dell’avversaria nelle fasi finali della frazione d’apertura). La settimana precedente, Garland aveva già avuto modo di far intravedere il suo ottimo stato di forma raggiungendo la finalissima dopo quattro vittorie senza perdere alcun set: all’atto finale, però, nulla ha potuto al cospetto della padrona di casa Sandra Samir per 6-4 6-2. In esclusiva ai microfoni di LiveTennis, a cui si era già confidata in passato nel corso di diverse tappe italiane del circuito Juniores, Joanna Garland ha dichiarato: “Sono felicissima per queste settimane che sto trascorrendo in Egitto. Sono venuta qui a Sharm con l’obiettivo di dare il 100% ad ogni partita e negli ultimi due tornei sono riuscita a dare il meglio di me stessa vincendo nove match su dieci. Il mio obiettivo a lungo termine è quello di scalare la classifica per poter giocare i tornei dello Slam: entrare nel tabellone principale di un Major sarebbe un sogno“. Stare fermi ai box per diversi mesi a causa del lockdown, senza tornei e di conseguenza senza alcun guadagno, quanto ha penalizzato i giocatori e le giocatrici che militano al di fuori degli eventi ATP o WTA? “Il lockdown non è stata una cosa così negativa perché almeno abbiamo avuto la possibilità di riposarci più a lungo del solito, ricaricare le batterie e lavorare su aspetti che durante la stagione regolare spesso vengono trascurati. Adesso non è affatto semplice giocare tornei perché in alcuni Paesi è necessario affrontare un periodo di quarantena al momento dell’arrivo: se adesso volessi andare in Tunisia, ad esempio, dovrei isolarmi per due settimane prima di partecipare ad un torneo. La situazione è complicata, ogni Paese ha le sue regole e organizzarsi a lungo termine è praticamente impossibile“. A differenza di quanto accade nei tornei del circuito maggiore, dove tutti gli addetti ai lavori vengono costantemente controllati attraverso tamponi e test-sierologici prima e durante lo svolgimento della manifestazione, negli eventi ITF, come prevedibile, ciò non avviene: “Prima di arrivare in Egitto ho dovuto fare un tampone e, una volta confermata la mia negatività, mi è bastato presentare il certificato per essere ammessa nel Paese e successivamente al torneo. Mi sento abbastanza sicura anche se all’interno del resort c’è qualche turista: il supervisor, assieme agli organizzatori, sta facendo un lavoro enorme per garantire la massima sicurezza a tutti i giocatori in campo. Ci invitano costantemente ad indossare la mascherina e a mantenere le distanze“. Diverse tenniste si sono lamentate dei pochi tornei femminili in calendario, mentre agli uomini è concessa una varietà decisamente maggiore di eventi a cui poter partecipare: “Non ci sono molti tornei ed è assolutamente vero, però non ha alcun senso prendersela con l’ITF perché non è un problema loro. Sebbene non sia facile spostarsi da una nazione all’altra viste le numerose restrizioni in vigore, al momento dovremmo essere tutte contente perché il tour sta andando avanti con regolarità“. Non c’erano azzurre in Egitto.
W15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [4] S. Herrmann (Ger) b. [2] B. Gatica (Chi) 6-4 6-4
Sina Herrmann, tedesca di 19 anni e al best ranking ormai a ridosso delle top500, vince il suo secondo titolo in carriera dopo quello di Grado. Unica azzurra in tabellone principale Alice Benvegnu, dotata di una Wild Card ed eliminata al primo turno, fuori nel secondo turno di quali Francesca Dell’Edera.
Alessandro Zijno