ITF WTT Femminile 2020, Week 6: Verena Meliss finalista a Cancun, altro che turista con la racchetta!
W100 Midland, MI, Usa (100K, Indoor Hard): [6] S. Rogers (Usa) b. [7] A. Kalinina (Ukr) Walkover
Sesto titolo ITF per la numero 114 del mondo, Shelby Rogers, 27 anni americana, che in finale ha approfittato della rinuncia per infortunio della ucraina Kalinina. Unica azzurra Sara Errani, eliminata al primo turno.
W25 Launceston, Australia (25K, Hard): [3] A. Muhammad (Usa) b. [5] D. Aiava (Aus) 6-4 6-3
La statunitense Asia Muhammad, 28 anni, riavvicina la top 200 WTA con questo suo decimo titolo a livello ITF. In finale sconfitta l’australiana Destanee Aiava, diciannovenne in grandissima crescita, la quale al primo turno aveva eliminato la nostra meravigliosa Lisa Pigato che aveva superato le qualificazioni. Proveniente dallo Slam Juniores australiano, Lisa che ha solo 16 anni è numero 711 WTA ed una delle frecce dell’arco azzurro per i prossimi anni del tennis femminile, insieme a Melania Delai. Queste due ragazze, diverse per modo di giocare, ma simili per attitudine e grinta spaziale, ora vanno fatte crescere senza aspettative che possano nuocergli. Sono entrambe ancora minorenni, e anche se già esistono ragazzine terribili come per esempio la Gauff, ognuno ha il suo percorso di sviluppo fisico e soprattutto di crescita umana e personale. E notoriamente, vuoi per cultura, vuoi per mille altri motivi, noi italiani fatichiamo a raggiungere quella maturità esistenziale prima dei 25 anni. Molti sociologi ci stanno studiando, questo succede a noi, succede agli spagnoli (Nadal è una eccezione), succede anche ai tedeschi o ai francesi, che hanno culture molto differenti. Capita meno ai ragazzi (e soprattutto alle ragazze) dell’Est Europa, probabilmente rese più autonome (forse, è un mio pensiero) ancora prima, quasi nell’infanzia. Sul piano del carattere questo succede anche alle asiatiche, che tuttavia sviluppano fisicamente un filo dopo, stando agli ultimi dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indica una media del menarca di qualche mese più spostata in avanti per le asiatiche rispetto al resto del mondo.
W25 Trnava, Slovacchia (25K, Indoor Hard): S. Lansere (Rus) b. [Q] L. Gjorcheska (Mkd) 6-2 6-3
Sofya Lansere è una tennista russa di grandissima prospettiva, già molto forte (è numero 270 del mondo, best ranking oggi) e vincitrice con questo in Slovacchia di 2 titoli ITF, entrambi 25mila dollari sul veloce. Ha anche molti margini di miglioramento e sul cemento sembra davvero trovarsi a suo agio anche se da Junior ha dimostrato di saper giocare bene anche sulla terra. Fuori Jessica Pieri al primo turno. Peccato anche per Susan Bandecchi, eliminata all’esordio 6-4 al terzo dalla qualificata russa Vlada Koval.
W25 Nonthaburi, Thailandia (25K, Hard): I. Fetecau (Rou) b. [1] P. Tig (Rou) 6-3 Rit.
Senza perdere nemmeno un set la romena Irina Fetecau vince il secondo titolo ITF della sua carriera e a 23 anni scrive il best ranking al numero 320 WTA. Lucrezia Stefanini fuori al secondo turno.
Maria Timofeeva
W15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): M. Timofeeva (Rus) b. [3] K. Kennel (Sui) 7-5 6-4
Anche lei senza perdere nemmeno un set Maria Timofeeva, altra russa terribile di soli 16 anni, vince il suo secondo titolo da professionista a Monastir dopo Antalya del 2019 e vola in top 700 WTA. Anche lei onestamente sembra proprio una predestinata. Beatrice Lombardi, Linda Cagnazzo e Giulia Crescenzi sono state eliminate al primo turno nel main draw. Da segnalare il secondo turno di Karolayne Alexandre Da Rosa, italiana d’adozione (nonché figlia di Emerson, l’ex calciatore della Roma) e anche gli ottimi quarti di finale di Sebastianna Scilipoti, svizzera di chiarissime origini italiane, in tabellone grazie al ranking Juniores.
W15 Antalya, Turchia (15K, Terra): A. A. Rosca (Rou) b. [4] A. Nefedova (Rus) 6-4 7-5
La ventenne romena Andreea Amalia Rosca vince ad Antalya il suo ottavo titolo ITF, lei che è stata anche numero 210 del mondo e che nel 2019 a causa di un infortunio è stata a lungo ferma. Quarti di finale per Federica Arcidiacono, mentre la qualificata Martina Biagianti ed Aurora Zantedeschi (che festeggia il best ranking al numero 727 WTA) si sono fermate al secondo turno. Eliminata all’esordio nel main draw Gloria Ceschi.
W15 Palmanova, Spagna (15K, Terra): [5] A. Siskova (Cze) b. [Q] A. Rey Garcia (Esp) 6-3 6-1
Anna Siskova è un altro prodotto del sempreverde vivaio della Repubblica Ceca, 18 anni e già numero 592 WTA ma da questa settimana in cui entrano i punti del 15mila appena vinto in Spagna sarà numero 552 del mondo, suo best ranking. Primo torneo da professionista vinto per la diciottenne ceca. In finale ha battuto la spagnola Rey Garcia, che era partita dalle qualificazioni. Secondo turno per Nicole Fossa Huergo che festeggia il best ranking (893 WTA) e per Enola Chiesa che prende un punticino prezioso.
W15 Cancun, Messico (15K, Hard): [5] I. Gamarra Martins (Bra) b. [3] V. Meliss (ITA) 6-7 7-5 6-4
La palma della migliore azzurra della settimana va alla bella Verena Meliss, che conquista una finale preziosissima a Cancun, migliorando il suo best ranking ora portato al numero 491 WTA. Nel primo turno la tennista di San Candido ha sconfitto la non facile Wild Card danese Olivia Gram, accreditata di gran talento e gran futuro anche se sta attraversando un periodo negativo sul piano tennistico. Secondo turno contro la bulgara Tchakarova, partita dalle quali quindi abituata maggiormente a palle e campi e in fiducia. Ai quarti Verena ha sconfitto la giapponese Aikawa, un ostacolo non insormontabile per la tennista altoatesina che ormai di esperienza ne sta accumulando parecchia. Semifinale invece più complesso contro l’americana Dasha Ivanova che aveva la tds numero 2, e superata in scioltezza con un primo set strepitoso, vinto 6-4 che ha poi portato l’americana di origine russa a mollare un po’ nel secondo. Finale giocata benissimo dalla 22enne azzurra che ha vinto il primo set al tie break contro la brasiliana Ingrid Gamarra Martins e poi ha continuato a lottare arrendendosi solo al terzo set dopo una lunga battaglia fatta anche di scambi lunghi e faticosi. Di Verena ho letto tante cose inesatte e anche cattive: non è certo una turista con la racchetta come insinua qualcuno, è una ragazza partita dal basso che sta provando ad emergere. Gioca fin da piccolissima, il papà è un Maestro, e i suoi gestivano anche il bar del circolo di Caldaro vicino al suo paese. Verena Meliss è senza dubbio un bell’esempio di come si coltivano i sogni, restando con i piedi per terra ma continuando a vivere da professionista anche senza poter contare su Prize Money meravigliosi. La vincitrice del torneo, la brasiliana Gamarra Martins, 23 anni, ha anche battuto nel derby la grande favorita della vigilia, la Pedretti, anche lei brasiliana, e ora festeggia la top 600 WTA con questo che rappresenta il suo quarto titolo ITF, secondo del 2020, tutti conquistati a Cancun. Fuori all’esordio la 14enne Gala Arangio, dotata di una Wild Card e la tedesca di origini italiane Silvia Ambrosio, che alle spalle ha una storia interessante che approfondirò a breve, ha conquistato i quarti di finale partendo dalle qualificazioni.
Alessandro Zijno