ITF World Tennis Tour 2020, Week 2: E’ Marco Bortolotti l’azzurro di questo inizio anno, finale in singolare e vittoria con Riccardo Bonadio nel doppio ad Antalya
M25 Los Angeles, CA, Usa (25K, Hard): [1] F. Cerundolo (Arg) b. [6] A. Ritschard (Usa) 6-3 6-3
Il più importante torneo della settimana ITF non vedeva azzurri in tabellone ed è stato vinto da Francisco Cerundolo, 21 anni e già numero 241 ATP, al suo ottavo titolo ITF in carriera, il primo tuttavia ottenuto sul veloce. Torneo splendido il suo, battendo anche lo statunitense Emilio Nava in semifinale, considerato un futuro top player.
M15 Hong Kong (15K, Hard): [3] Y. Shimizu (Jpn) b. [6] Y. Hsu (Tpe) 5-7 7-6 7-6
In una finale epica il giapponese Yuta Shimizu vince il settimo trofeo internazionale della sua giovane carriera ad Hong Kong, arrivando al numero 350 ATP vicino al suo best ranking. In finale ha impiegato più di 3 ore per demolire la resistenza del tennista di Taipei Hsu. Venti anni, il giapponese è uno dei tennisti più bassi della storia attuale del tennis, perché è alto solo 163 centimetri, pieni però di muscoli e reattività pazzesca. Gambe potentissime quelle del nipponico, che in questo 2020 proverà il circuito Challenger, dove ha già esordito e fatto discreti risultati l’anno passato. Nessun italiano in tabellone.
M15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [4] L. Catarina (Mon) b. B. Pokotilov (Rus) 4-6 6-3 6-3
Lucas Catarina, monegasco che da vari anni gira il circuito, sta finalmente trovando la sua dimensione, che potrebbe anche portarlo a disputare qualche Challenger. Vince a Monastir il suo quarto torneo a livello ITF rientrando così in top 500 ATP. Fuori Daniele Capecchi al primo turno, in un sorteggio sfortunato che l’ha abbinato proprio al vincitore del torneo. Finalista da tenere d’occhio, il russo Pokotilov ha 22 anni, sta esplodendo un po’ tardi anche perché ha dato priorità agli studi ma già a dicembre scorso aveva vinto il 15mila dollari di Heraklion e anche qui a Monastir ha disputato un buonissimo torneo con vari scalpi eccellenti.
M15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [1] J. Barranco Cosano (Esp) b. [6] M. Bortolotti (ITA) 6-4 6-1
Doppio: [1] M. Bortolotti/R. Bonadio (ITA) b. G. Mina (Fra)/J. Nikles (Sui) 4-6 7-6 10-7
Lo spagnolo Javier Barranco Cosano, per altro compagno di allenamenti per anni e grande amico del nostro Brancaccio, torna al successo in un ITF e conquista la top 300 ATP, già raggiunta lo scorso anno cl best ranking al numero 273 ATP. Il mancino di Almeria così mette in bacheca il settimo titolo della sua carriera, tutti ottenuti su terra rossa. Nel 2019 ha provato, con successo limitato, a giocare il circuito Challenger ma ha trovato qualche difficoltà dovute probabilmente ad una velocità di palla non ancora ottimale e sufficiente per un livello superiore. In finale del singolare è giunto il nostro mitico Marco Bortolotti: il tennista emiliano ha giocato un torneo esemplare, e solo in finale ha forse pagato la stanchezza contro Barranco Cosano e la sua regolarità. Si è comunque consolato portando a casa il doppio, specialità a lui molto cara, in coppia con l’altro azzurro Riccardo Bonadio, che nel singolare si era fermato al secondo turno: primo torneo del 2020 per Riccardo Bonadio che ha appena terminato la preparazione ad Alicante seguito da Manuel Jorquera con il quale la collaborazione proseguirà anche nei prossimi mesi. Raggiunto telefonicamente Riccardo ha confermato che continuerà come programmazione con gli ITF cercando di migliorare la classifica sia per entrare nei Challenger sia per raggiungere l’obiettivo di giocare le quali Slam. Attualmente l’azzurro è numero 420 ATP e quindi non lontano dalla top 350 che in genere consente di entrare nei tabelloni dei tornei Challenger. Bene Fabrizio Ornago fermato in semifinale dal vincitore del torneo solo 6-4 al terzo set, mentre Giacomini e Sorrentino si sono arresi all’esordio nel main draw.
M15 Manacor, Spagna (15K, Hard): [6] C. Alcaraz (Esp) b. [5] E. Furness (Fra) 6-0 6-2
Il sedicenne spagnolo Carlos Alcaraz, considerato un predestinato e allenato da Juan Carlos Ferrero, continua a stupire e collezionare record, ora arrivando intorno al numero 470 ATP con questo risultato favoloso che rappresenta il secondo torneo vinto a livello ITF dal tennista iberico. Tra l’altro a 16 anni ha già vinto su due superfici differenti a dimostrazione di un gioco che si adatta bene ovunque, oltre ad una maturità davvero unica. Unico azzurro in tabellone era Mattia Bellucci, eliminato al primo turno proprio da Alcaraz.
Alessandro Zijno