ATP Challenger 2019, Week 35: Matteo Viola sfiora il titolo a Mallorca dopo aver battuto Andy Murray!
Mallorca, Spagna (CH Tour 80, Hard): [15] E. Ruusuvuori (Fin) b. M. Viola (ITA) 6-0 6-1
Matteo Viola, veneto ex allievo di Giampaolo Coppo, conquista una finale strepitosa in una delle migliori settimane della sua carriera, sconfitto poi nettamente dal finlandese Ruusuvuori. Il finnico ha 20 anni, è uno dei tennisti più solidi visti ultimamente, potrebbe ricordare il nostro Sinner come caratteristiche e si propone come uno dei prospetti più interessanti dell’intero panorama internazionale. Il tennista di Helsinki che si allena all’Academy del connazionale Nieminen, arriverà al numero 168 ATP con questo secondo Challenger vinto in carriera (4 titoli complessivi già in stagione), suo best ranking. Per l’azzurro Matteo Viola, 32 anni, un buon ritorno quasi in top 200 (202 ATP), in una stagione comunque positiva per il tennista veneto. Matteo ha tutto per migliorare ancora un ranking già interessante: è un ragazzo pulito, intelligente dentro e fuori dal campo, ha un rovescio molto efficace e sa leggere bene palla e situazioni. In altre parole è sempre uno da battere, per altro è ben allenato e in campo regala poco, esclusa questa finale dove è giunto letteralmente scarico. In settimana del resto Matteo aveva esordito battendo il portoghese Gil, anche lui ultratrentenne ma in ottima forma dopo anni di oblio (si vocifera una forte depressione), e al secondo turno era stato costretto al terzo set dal mio amico Quique Lopez Perez, uno spagnolo ostico e di una simpatia unica. Poi la grande passerella contro il redivivo Andy Murray, che non è al massimo fisicamente ma certo non era venuto a Mallorca in vacanza. Matteo Viola l’ha spuntata 7-6 al terzo dopo una partita epica che certamente racconterà al suo figliolo quando sarà grande. Le vittorie successive su Kavcic e Masur lo hanno portato all’epilogo sfortunato contro Ruusuvuori. Federico Gaio e Alessandro Bega fuori al secondo turno.
Como, Italia (CH Tour 80, Terra): F. Mena (Arg) b. [6] A. Martin (Svk) 2-6 6-4 6-1
Seconda finale di fila persa dallo slovacco Martin, uno che in Italia gioca sempre tanto e bene, sconfitto tuttavia al turno conclusivo dall’argentino 26enne Facundo Mena (leggetevi cosa scrivevo qui mesi fa), al primo titolo challenger della sua carriera che gli regala il best ranking al numero 199 ATP. Travaglia e Giannessi si sono spinti fino alle semifinali, mentre Caruso, Pellegrino, Giustino, Bonadio, Quinzi, Zeppieri, Baldi, Brancaccio e Musetti si sono fermati al secondo turno. Esordio fatale per Ocleppo, Iannaccone, Arnaboldi, Forti e Moroni.
Baotou, Cina (CH Tour 80, Terra): [1] J. Duckworth (Aus) b. [12] S. Mukund (Ind) 6-4 6-3
Il favorito del torneo, James Duckworth, 27 anni, australiano ex top100, riavvicina sensibilmente i primi cento del mondo con questi 80 punti frutto del successo in Cina. In Asia gioca spesso Duckworth e in questa stagione è al secondo titolo Challenger dopo Bangkok. Ottavo titolo Challenger in assoluto per lui. Battuto in finale l’indiano Mukund, in un torneo senza azzurri.
Alessandro Zijno