ITF WTT Femminile 2019, Week 30: la Crescita di Lisa Pigato, quarti a Schio e ingresso in classifica WTA dal 5 agosto

W80, Granby, Canada (80K, Hard): L. Cabrera (Aus) b. L. Fernandez (Can) 6-1 6-4
Lizette Cabrera, australiana di 21 anni e numero 193 WTA (ma vale molto di più) vince a Granby in Canada sconfiggendo in finale la giovanissima Fernandez che sarà 259 nella prossima settimana ed è al suo massimo livello WTA. Fernandez è classe 2002, è la numero 2 del mondo come Junior e nella sua categoria ha vinto il Roland Garros. Scorsa settimana la Fernandez aveva anche trionfato a Gatineau, nel 25mila canadese. Nessuna italiana in tabellone, mentre c’erano ben 3 canadesi in semifinale: oltre alla già citata Fernandez, sono arrivate in semi anche la Sebov e la Abanda.
W60 Praga, Repubblica Ceca (60K, Terra): [3] T. Korpatsch (Ger) b. D. Allertova (Cze) 7-5 6-3
Tamara Korpatsch fa il best ranking arrivando vicino alla top 100 (probabilmente sarà numero 111 la prossima settimana) vincendo l’ottavo titolo ITF della sua carriera. 24 anni, tedesca, la Korpatsch è una tennista potente che possiede anche discreta mano e presto irromperà in top 100 senza dubbio, con buone possibilità di scalare la classifica WTA anche un po’ più in alto. Non una top player ma una tennista sempre da battere, allenata da sempre dal papà Thomas. L’unica azzurra in tabellone, Lucrezia Stefanini, è stata eliminata al primo turno.
W60 Ashland, KJ, Usa (60K, Hard): [7] E. Perez (Aus) b. [8] Z. Hives (Aus) 6-2 3-2 Rit.
Ancora una australiana sugli scudi, si tratta di Ellen Perez, classe 1995, al secondo titolo ITF della sua carriera e ora best ranking al numero 163 WTA. Vittoria per ritiro nel derby contro la Hives, forse più considerata in patria della vincitrice. Attenzione ad Ann LI, statunitense di origini asiatiche, classe 2000, che ha raggiunto i quarti di finale in un torneo privo dei colori azzurri.

W25 Horb, Germania (25K, Terra): L. Boskovic (Cro) b. [IR] S. Waltert (Sui) 6-4 0-6 6-1
Lea Boskovic, a sorpresa, batte in finale Simona Waltert, la svizzera on fire a livello ITF (è quinta in classifica di categoria) e conquista il torneo di Horb, su terra rossa tedesca. Bisogna dire che la croata, in genere molto fallosa e incostante, ha trovato una settimana meravigliosa, sbaragliando la concorrenza sempre in 2 set netti, a parte la finale. Della tennista di Zagabria, classe 1999, si parla bene da parecchio tempo e forse ora potrebbe ave rimboccato la strada giusta. Boskovic è intorno alla posizione numero 400 WTA e non dimentichiamoci che fu numero 19 da Juniores. Nessuna italiana al via in Germania, mentre la lussemburghese di chiare origini italiane e chissà magari un giorno naturalizzata, Eleonora Molinaro, ha fatto semifinale.

Martina Caregaro
W25 Bytom, Polonia (25K, Terra): [2] M. Chwalinska (Pol) b. [8] N. Potocnik (Slo) 6-3 6-4
Poco tempo fa, più o meno lo scorso anno, una mia amica tennista, la polacca Anna Korzeniak, mi parlò di questa forte ragazzina del suo Paese, Maja Chwalinska. E in effetti ho visto dei video in cui mi è piaciuta molto e soprattutto sta continuando a lavorare sodo per entrare a ampie falcate nel circuito WTA che è il suo obiettivo già a medio termine. Intanto si sta facendo valere a livello ITF, tanto è vero che a Bytom è andata a vincere, farà best ranking intorno alla posizione 300 del mondo e soprattutto mette esperienza nel suo tennis oltre alla fiducia che ne consegue. Maja è una 2001 ed è al primo titolo da professionista. In Polonia ha viaggiato la nostra Martina Caregaro, che appare in ripresa in questa stagione, eliminata ai quarti di finale proprio dalla vincitrice del torneo, lottando però fino alla fine del terzo set perso 5-7.
W25 Porto, Portogallo (25K, Hard): [5] E. Guerrero Alvarez (Esp) b. [4] M. Georges (Fra) 6-4 6-7 6-3
Ci sono volute 2 ore e 37 minuti alla spagnola Guerrero Alvarez per avere ragione della francese Myrtille Georges nel torneo di Porto, sul veloce. Seconda finale consecutiva per la Guerrero Alvarez, poco reclamizzata ma molto competitiva. Farà best ranking la prossima settimana la Guerrero Alvarez in top 250, non è poco. Nessuna italiana in Portogallo.
W25 Mosca, Russia (25K, Terra): [6] V. Kan (Rus) b. V. Koval (Rus) 6-1 7-6
Victoria Kan su terra rossa per me vale la top 50 tutta la vita. La tennista uzbeka, ma di nazionalità russa, già top 150 WTA poi scesa per problemi fisici, sta rientrando alla grande e a Mosca si è conquistata il terzo torneo stagionale, addirittura il ventitreesimo titolo della sua carriera. Nessuna italiana a Mosca.
W25 Vitoria-Gasteiz, Spagna (25K, Hard): [1] C. Bucsa (Esp) b. S. Talbi (Blr) 6-0 6-4
Evidentemente un po’ appagata a livello inconscio dalla finale raggiunta, Shalimar Talbi, bielorussa molto forte, cede il passo alla favorita del torneo, la spagnola Cristina Bucsa, in realtà moldava ma naturalizzata dalla Federazione Iberica. Per Bucsa, allenata dal papà Ion, ora best ranking e ingresso nella top 200 WTA. Non c’erano italiane sul cemento spagnolo.
W25 Nonthaburi, Thailandia (25K, Hard): S. Yang (Kor) b. [2] F. Sun (Chn) 6-1 2-6 6-4
Senza rappresentanti azzurre, titolo in Thailandia per la coreana Su Jeong Yang, al settimo titolo ITF della sua carriera ed ex numero 120 WTA. Classe 1995, la coreana sembrava promettere meglio da giovanissima, ora pare un po’ appannata.
W25 Evansville, IN, Usa (25K, Hard): [6] G. Min (Usa) b. [1] D. Khazaniuk (Isr) 7-6 4-6 7-5
Grace Min, americana numero 6 del seeding, trova una settimana splendida e conquista il torneo di Evansville. La tennista di Atlanta, 25 anni, una ragazza alta poco più di 160 cm e con gambe pazzesche, vince l’undicesimo titolo della sua carriera, e pensate che dal 2014 trionfa almeno una volta all’anno. Verena Meliss, unica azzurra, è stata eliminata al primo turno.
W15 Tampere, Finlandia (15K, Indoor Hard): [5] A. Kulikova (Fin) b. V. Kalaitzis (Bel) 6-4 6-7 6-3
Anastasia Kulikova, finlandese di 19 anni, trionfa in casa a Tampere sul veloce indoor. Mancina, al terzo titolo della carriera, tutti ottenuti nella penisola scandinava, la Kulikova sarà top50 ITF e quindi riuscirà probabilmente anche ad entrare nei tabelloni dei 25mila dollari. Nessuna italiana a Tampere, anche se Mariella Minetti, battuta proprio dalla Kulikova, pur giocando per la Finlandia è di chiare origini italiane come il suo cognome suggerisce.

Celia-Belle Mohr
M15 Les Contamines-Montjoie, Francia (15K, Hard): [8] J. Zuger (Sui) b. [WC] C. Mohr (Fra) 7-6 6-0
Joan Zuger, classe 2000, vince il primissimo titolo della sua carriera da professionista, battendo in finale la sorpresa locale Celia-Belle Mohr, dotata di una Wild Card. La Mohr pensate che è una 2002, che non è nemmeno in top 100 Juniores, ma sta facendo parlare di sé perché spara missili di servizio a quasi 200 km/h, e ha solo 17 anni. Ha un fisico straordinario la Mohr, ha fibre spaventose, è elastica e potente allo stesso momento, e pensate che emerge in sport diversi da quando è ragazzina. Secondo turno per la nostra Francesca Bullani, mentre Benedetta Ivaldi è stata eliminata all’esordio proprio dalla Mohr, ed anche Claudia Coppola è uscita al primo turno.

Le finaliste in doppio a Schio, Pigato-Paoletti
W15 Schio, Italia (15K, Terra): Y. Lizarazo (Col) b. [5] M. Pislak (Slo) 6-4 7-5
Doppio: [1] A. Zantedeschi (ITA)/J. Lizarazo (Col) b. [WC] M. Paoletti/L. Pigato (ITA) 6-3 1-6 10-5
Trionfo a Schio per Yuliana Lizarazo, esperta colombiana classe 1993, ora top 30 ITF. Decimo successo in carriera per Lizarazo, tutti ottenuti su terra battuta. Terza vittoria per la colombiana in questa stagione, al momento abbastanza positiva, anche se il suo livello è almeno da 25mila dollari. Lizarazo vince anche il doppio con la nostra Aurora Zantedeschi. Brave le nostre semifinaliste Bianca Turati e Camilla Scala. Quarti di finale per Martina Spigarelli, Sara Gambogi, Angelica Raggi e soprattutto Lisa Pigato, cresciuta tantissimo e per me tra le più interessanti tennista in prospettiva, essendo addirittura una 2003! Finale nel doppio per la piccola Lisa Pigato in coppia con Matilde Paoletti. Il papà di Lisa è Ugo Pigato è il suo Head Coach, e con uno staff collaudato in cui c’è anche Giacomo Oradini, sta riuscendo a costruire una tennista molto valida. Lisa ha una visione di gioco sopra la media, sa variare, sa rispondere agli stimoli della palla in maniera ottimale, è un talento in questo senso. E su questa attitudine il papà Ugo sta lavorando per migliorare anche i fondamentali, su tutti servizio e diritto. L’obiettivo è a lungo termine, intanto aumentare il livello, poi i risultati arriveranno. Come programmazione, ci dice Ugo, ci saranno i tornei giovanili americani, compreso lo Slam Juniores degli US Open, poi la serie A con Casale Monferrato unita alla preparazione invernale di circa 10-12 settimane. L’opportunità di giocare la Serie A in contemporanea alla preparazione invernale è interessante, perché i Match della competizione sono molto sentiti e impegnativi, insomma ci si potrà testare sul campo come performance. Ora Lisa ha 16 anni, una età complessa in cui entrano in gioco componenti nuove: il corpo, strumento di lavoro principe di ogni tennista, è ancora in cambiamento, regala sensazioni differenti dal passato e sappiamo bene come ogni atleta viva di sensazioni, di percezioni. E’ tuttavia una età in cui mettere basi che diventeranno il bagaglio futuro, sia sul piano atletico, sia su quello atletico e di atteggiamento mentale, dentro e fuori dal campo. La sfida è entusiasmante, stimolante, faticosa e priva di certezze allo stesso momento. E Lisa è una ragazza intelligente e motivata, le giornate di allenamento sono impegnative e affrontate con lo spirito di chi desidera emergere. Ora le tenniste sono atlete a tutti i livelli e a tutte le latitudini, non è più come fino agli anni 90 in cui potevi vedere qualche professionista con un corpo non perfetto. Su questo Lisa continua a lavorare, oltre che sull’aggressività tattica in modo da non perdere campo e iniziativa. Quando mi è capitato di parlare di Lisa Pigato con addetti ai lavori, la prima cosa che qualche interlocutore ha citato è stata l’altezza: lei è alta 163 centimetri, non è un gigante. Personalmente ritengo che si debba uscire da questo concetto, in particolare ne debba uscire lei in modo da non autolimitarsi rimanendo in una definizione appunto limitante. Certo che preparando una atleta non si possa prescindere dalle sue caratteristiche fisiche, mi sembra ovvio, ma se io dicessi che non è un limite ma una risorsa? E che i vantaggi di una altezza più piccola della media attuale delle tenniste siano almeno pari agli svantaggi? Ripeto Lisa è una ragazza intelligente, e credo lo sia anche “emotivamente”. Sarà il campo a parlare e non dobbiamo avere fretta. Nelle nuove classifiche WTA che usciranno il 5 agosto Lisa Pigato vedrà in bella vista il suo nome, non è chiaro ancora a che punto si troverà ma per una 2003 è già un traguardo importante.
Secondo turno per Corinna Dentoni, Federica Trevisan, Sofia Rocchetti e Matilde Paoletti. Eliminate all’esordio Stefania Rubini, non in perfette condizioni fisiche dopo il successo di Imola la settimana scorsa, poi Martina Biagianti, Maria Masini, Angelica Piangerelli, Gloria Ceschi, Federica Prati, Monica Cappelletti, Alessandra Simone, Giulia Carbonaro, Beatrice Ricci, Beatrice Lombardo e Maria Vittoria Viviani.
W15 Cancun, Messico (15K, Hard): [2] T. Pedretti (Bra) b. [6] E. Christensen (Usa) 6-2 6-3
Senza azzurre in tabellone, il titolo di Cancun è andato alla brasiliana Thaisa Grana Pedretti che si è portata a casa anche il torneo di doppio in coppia con la messicana Portillo Ramirez. Quarto titolo ITF in carriera per la tennista brasiliana, che così entra in top 50 ITF.
W15 Sandelfjord, Norvegia (15K, Terra): [2] M. Bayerlova (Cze) b. [4] M. Helgo (Nor) 5-7 6-3 6-3
Michaela Bayerlova, testa di serie numero 2 del seeding, vince a Sandelfjord in Norvegia, e conquista il quarto titolo della sua carriera a livello ITF, il primo stagionale. Battuta la norvegese Helgo, che era la detentrice del titolo, ottenuto lo scorso anno. Nessuna italiana in Norvegia, mentre Clara Tauson da tds numero 2, si è fermata nei quarti per mano dell’olandese Lamens, in grandissima forma per altro e proveniente dalla vittoria in Estonia della scorsa settimana.
W15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [5] E. Vedder (Ned) b. M. Bougrat (Fra) 7-5 6-3
L’olandese Eva Vedder vince singolare e doppio a Tabarka, eliminando in semifinale la nostra Nuria Brancaccio. Ancora molto bene Federica Arcidiacono che settimana passata aveva vinto il torneo nella stessa location, come anche Alice Amendola: entrambe hanno raggiunto i quarti di finale. Secondo turno, dopo aver superato le qualificazioni, per Francesca Dell’Edera mentre Elena De Santis, Carlotta Gabrielli (qualificata) e la WC Lavinia Lancellotti sono uscite al primo turno.
Alessandro Zijno