ITF World Tennis Tour 2019, Week 30: Enrico Dalla Valle non si ferma più, successo anche nel 25mila dollari di Pontedera
M25+H Pontedera, Italia (25K+H, Terra): [WC-5] E. Dalla Valle (ITA) b. [2] G. Zeppieri (ITA) 7-6 7-5
E’ stata una battaglia in finale tra 2 azzurri nella bellissima cornice di Pontedera, dove è andato in scena il 25mila dollari con ospitalità “Devitalia”: l’ha spuntata Enrico Dalla Valle in un momento davvero incredibile per la sua carriera. Nelle ultime 21 partite ha vinto per ben 20 volte, a livello ITF, trionfando in 4 tornei, Alkmaar, 2 volte Tabarka e adesso nel titolo più importante, questo di Pontedera. La sola sconfitta di Dalla Valle in questo ultimo mese è stata la partita contro Bega a Recanati, l’unica sul cemento. Cosa è scattato in Enrico non si può sapere, nemmeno lui stesso probabilmente ne è a conoscenza: sono quei momenti che capitano a qualsiasi tennista in cui tutto sembra funzionare, e esiste un giorno in cui ci si sente più pronti, forse più maturi, in genere è una somma di fattori, una buona condizione atletica, sensazioni positive con la racchetta, una vita fuori dal campo più positiva. Fatto sta che oggi abbiamo una freccia in più nell’arco azzurro, Enrico Dalla Valle, ravennate, di soli 21 anni nonostante si parli di lui da una vita. Sì, perché Enrico per 7 anni è stato di stanza a Tirrenia e lui per primo ci tiene a ringraziare tutte le componenti federali, dalla dirigenza ai tecnici e ai preparatori che hanno reso possibile questo exploit, anche se da qualche mese si allena da Piatti a Bordighera. In particolar modo è stata importante l’esperienza di training mentale con Lorenzo Beltrame, ai tempi della Federazione e ora con Piatti e Sartori si sta dedicando a migliorare giorno per giorno senza obiettivi chiari di classifica.
Cristian Brandi
Enrico Dalla Valle è seguito nei tornei da Cristian Brandi o da Andrea Volpini e in particolare ho conosciuto Brandi nei vari tornei e credo possa essergli molto utile, perché l’ex campione azzurro è un ottimo gestore della modulazione di attivazione degli atleti. Sa regalare alla bisogna sia carica che serenità, e questo fa tutta la differenza del mondo oltre ovviamente alle competenze tecniche e tattiche. Coach Brandi mi ha detto:” Mi piace Enrico per molti motivi, prima di tutto perché è un bravo ragazzo. Da quando è arrivato si è messo a disposizione, ha avuto l’atteggiamento giusto di chi ascolta e fa proprie le richieste degli allenatori. Con i ragazzi che seguo pongo come obiettivo la top 100 ATP, e con lui ho fatto lo stesso. Il servizio e il diritto sono le sue armi, e può migliorare ancora soprattutto sulla parte destra.” Certo è che sembra pronto per combattere a livello Challenger, per fare esperienza e poi esplodere nel momento di maturità superiore. Da parte sua il finalista Zeppieri può senza dubbio essere contento della prestazione anche in finale stessa: il torneo è stato ottimo ancora una volta, come spesso gli è successo in questi ultimi mesi. Il pupillo di Coach Piero Melaranci a Latina, è tra i più interessanti talenti del panorama mondiale tra i ragazzi della sua età. Giulio è un 2001, farà 18 anni a dicembre, è in crescita enorme sotto tutti i punti di vista e sta pian piano anche migliorando il servizio, che deve diventare un fattore. Piero Melaranci dice: “Potevamo raccogliere di più nel periodo come risultati, però stiamo alzando il livello e se miglioreremo ancora i risultati non tarderanno.” Andrea Basso anche finalmente ha avuto un sussulto e è tornato a disputare un torneo positivo, spingendosi fino alle semifinali. Ai quarti il tennista genovese aveva eliminato Gianluca Di Nicola, anch’egli rivisto a buoni livelli dopo un periodo interlocutorio. Quarti di finale anche per Giovanni Fonio mentre sono stati eliminati al secondo turno Riccardo Balzerani, Davide Galoppini, Luca Potenza, marco Miceli, Filippo Moroni, e Lorenzo Musetti. Fuori all’esordio Iannaccone, Trusendi, Baldoni, Bocchi, Giacomini, Acquaroli, Virgili, Sorrentino, Arnaldi e Bellucci.
M25 Champaign, IL, Usa (25K, Hard): [3] J. Brooksby (Usa) b. [4] O. Crawford (Usa) 6-2 6-1
Jenson Brooksby, classe 2000, vince il secondo ITF della sua carriera, entrambi ottenuti in questa stagione e su cemento americano. Il tennista di Sacramento che si allena alla JMG Academy bagna il best ranking al numero 482 ATP. Torneo privo di italiani, in cui si sono messi in mostra il solito argentino Geller, che ha fatto quarti di finale e la WC americana Aleksandar Kovacevic, da Boca Raton, che addirittura è arrivato in semi battuto solo dal vincitore.
M25 Denia, Spagna (25K, Terra): [5] C. Alcaraz Garfia (Esp) b. [8] T. Skatov (Kaz) 6-4 6-3
Doppio: [1] S. Martos Gornes/J. Pla Malfeito (Esp) b. [2] R. Brancaccio (ITA)/A. Barroso Campos (Esp) 6-4 6-2
Finale del singolare tra due giovanissimi, il predestinato spagnolo Alcaraz Garfia e il kazako Skatov, il primo classe 2003, il secondo di due anni più grande. Ha vinto Alcaraz Garfia, ed è il suo primo titolo in assoluto da professionista. Ormai prossimo alla top 500 ATP, Alcaraz Garfia si sta confermando il grande prospetto che molti si attendevano, vedendolo vincere a soli 14 anni il suo primo incontro da PRO. Raul Brancaccio fuori al primo turno nel singolare, però si è consolato con la finale del doppio, purtroppo persa però.
Yuta Shimizu
M25 Nonthaburi, Thailandia (25K, Hard): [5] Y. Shimizu (Jpn) b. [IR] V. Orlov (Ukr) 6-4 6-0
E a me piace sempre di più questo Yuta Shimizu, ventenne nipponico a cui ho destinato una copertina qualche settimana fa (qui l’articolo): alto solo 163 cm (ma come detto in altre occasioni, probabilmente è diventato più alto e quel dato si riferisce a qualche tempo fa) fa del dinamismo e delle accelerazioni i suoi punti di forza, e continua a sperare di diventare un grandissimo tennista nonostante anche in patria nessuno punti mai su di lui. Ma di partite nel vince tante, e non può essere un caso. Ormai prossimo alla top 400 ATP, Shimizu deve cominciare a confrontarsi a livello Challenger. In Thailandia ha conquistato il terzo titolo stagionale, il sesto in assoluto in due anni di carriera. Il doppio non è sfuggito alla coppia di casa, la storica Ratiwatana/Ratiwatana. L’unico italiano in tabellone era Emiliano Maggioli, eliminato un po’ a sorpresa al primo turno dal qualificato indiano Shanmugam.
M25 Porto, Portogallo (25K, Hard): [8] P. Vivero Gonzalez (Esp) b. [Q] D. Rodrigues (Por) 6-2 6-2
Al 25mila dollari di Porto, sul veloce, vittoria per lo spagnolo Pablo Vivero Gonzalez, 24 anni e numero 521 del mondo, al nono titolo della carriera, tutti ottenuti sul cemento outdoor. Ha stupito il finalista, Daniel Rodrigues, classe 2000 alla primissima finale da professionista. Il giovanissimo tennista di Funchal è stato top 100 juniores lo scorso anno e se ne parla benino. Nessun azzurro in Portogallo.
M25 Taipei, Chinese Taipei (25K, Hard): [2] R. Tokuda (Jpn) b. [1] T. Yang (Tpe) 6-2 3-6 6-0
Renta Tokuda, giapponese di 21 anni, conquista il torneo di Taipei, primo titolo stagionale per lui, quarto in assoluto. Non c’erano azzurri in Taiwan.
M25 Troyes, Francia (25K, Terra): [1] O. Luz (Bra) b. [8] J. Okala (Fra) 6-0 7-5
Successo a Troyes per il brasiliano Orlando Luz, che dopo anni passati a soffrire sta finalmente rispondendo positivamente alle molte aspettative del popolo brasileiro e di lui stesso, quando vinceva tantissimo tra gli Juniores. Sesto titolo da professionista, secondo stagionale ma il più importante, per il 21enne di Carazinho che così riavvicina la top 400 ATP. Battuto in finale il francese Okala, che a sua volta aveva fermato la corsa del nostro Ornago in semifinale.
M15 Bad Schussenried, Germania (15K, Terra): [2] M. Netuschil (Ger) b. A. Obert (Ger) 6-2 6-1
In un torneo senza colori italiani percorso netto del tedesco Netuschil che non ha lasciato nemmeno un set ai suoi avversari, vincendo così il decimo torneo della sua storia tennistica. Ex numero 306 del mondo, precipitato ora fuori dalla classifica ATP, Netuschil ha 28 anni e sta provando a risalire la china.
Christian Langmo
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [8] C. Langmo (Usa) b. J. Thirouin (Fra) 6-2 6-4
Senza perdere nemmeno un set, la tds numero 8 statunitense Christian Langmo vince il torneo di Cancun, festeggiando per la prima volta un titolo in carriera da professionista. Ennesimo prodotto dell’ università americana, più precisamente da Miami, Langmo ha conciliato studi e sport, per questo pur avendo già 23 anni è ancora indietro in classifica internazionale. Nessun italiano a Cancun.
M15 Casablanca, Marocco (15K, Terra): [1] A. Lazarov (Bul) b. [2] J. Correia (Bra) 6-4 7-5
Alexander Lazarov ha 21 anni. È numero 468 ATP e al torneo di Casablanca si è presentato come il favorito numero 1. Ha mantenuto il pronostico, e in finale ha sconfitto il forte brasiliano Correia, un altro giovane ragazzo talentuoso che può dire la sua in futuro. Correia nei quarti aveva eliminato il nostro Turchetti, della Rome Tennis Academy, costretto al ritiro per un problema fisico. Secondo turno per Mirko Cutuli, mentre Fellin, Winkler e Rieder si sono fermato all’esordio.
Sebastian Baez
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [1] S. Baez (Arg) b. [4] A. Weis (ITA) 6-2 6-2
Sebastian Baez è davvero forte e per questi livelli sembra sprecato. Forse non possiede già la personalità per emergere nei Challenger, ma il tennis ce l’ha eccome. A Tabarka, in Tunisia, ha lasciato le briciole agli avversari e non è certo la prima volta che gli capita. Il tennista argentino ha appena 18 anni, ma è già al terzo titolo stagionale a livello ITF, la scorsa settimana aveva perso in finale da Dalla Valle sempre qui in Tunisia, e soprattutto è stato numero 1 al mondo nel 2018 come Juniores. E’ un predestinato, si allena alla Vilas Tenis Academy, ed è un ragazzo che gioca davvero bene, è completo, qualcuno azzarda qualche dubbio su un fisico ancora non da ATP, però a me sembra esplosivo al punto giusto e se ci pensiamo bene anche Lorenzo Sonny Sonego, il nostro Luxury Fighter, sta mettendo massa solo ora. Forse a Baez manca qualche centimetro in più, ma secondo me può fare molto bene. In finale il tennista di Buenos Aires ha battuto il nostro Alexander Weis, che sta trovando la sua migliore stagione della carriera. Quarti di finale per Ingarao e Gabriele Maria Noce, mentre Lorenzo Brunetti, Giovanni Calvano e Luca Tomasetto sono stati eliminati al secondo turno. Esordio fatale per Simone Roncalli, Mattia Rossi (bravo a qualificarsi), Luca Prevosto, Erik Crepaldi e Andrea Picchione, anche quest’ultimo qualificato. Qualche parola in più vorrei spenderla per Gabriele Maria Noce che sta avendo una stagione di consacrazione e del quale forse si parla troppo poco: sta vincendo parecchie partite, anche contro avversari di livello, ha fatto 2 quarti di finale consecutivi a Tabarka, e in questo ultimo torneo è arrivato con un problema fisico alla sfida con Baez, altrimenti senza dubbio se la sarebbe giocata molto di più; Noce è un tennista da tenere d’occhio.
M15 Telavi, Georgia (15K, Terra): N. Mashtakov (Ukr) b. [7] D. Uspensky (Usa) 6-3 6-4
In un’ora e 21 minuti di gioco in finale, l’ucraino Nikita Mashtakov, classe 1999 e allenato dalla mamma Olena, vince il primo torneo professionistico della sua vita, battendo il più conosciuto americano Uspensky. Il tennista di Donetsk in realtà è stato numero 24 del mondo da Juniores, quindi sicuramente possiede molte qualità che tra i “grandi” stavano faticando ad uscire. Nessun azzurro a Telavi.
M15 Wels, Austria (15K, Terra): [1] A. Erler (Aut) b. D. Kekez (Cro) 6-4 6-4
Alexander Erler, padrone di casa austriaco vince il torneo di Wels battendo in finale il croato Kekez. Testa di serie numero uno del tabellone, Erler non ha perso nemmeno un set e così si porta a casa il primo titolo stagionale, il quarto in assoluto dopo i 3 tornei vinti in Egitto nella passata stagione. Nessun italiano in Austria.
Alessandro Zijno