ITF WTT Femminile 2019, Week 23: Jasmine Paolini conquista il 60mila dollari di Brescia

WTA 125 Bol, Croazia (125K, Terra): [1] T. Zidansek (Slo) b. [2] S. Torribes Tormo (Esp) 7-5 7-5
La slovena Tamara Zidansek trionfa nella splendida cornice di Bol, dove si è svolto il consueto annuale torneo 125 WTA. La ventunenne slovena conferma la vittoria dello scorso anno e da tds numero 1 era la naturale favorita come numero 70 WTA. Sempre più avanti in classifica la sorprendente spagnola Sorribes Tormo, arrivata al suo best ranking con questa finale: è 63 WTA. Convince Kaja Juvan, la tennista di Lubiana classe 2000 che ora è di poco fuori la top 100 ma è in crescita costante e qui a Bol ha fatto semifinale.

Caty McNally
W100 Surbiton, Gran Bretagna (100K, Erba): [3] A. Riske (Usa) b. [5] M. Rybarikova (Svk) 6-7 6-2 6-2
In un torneo senza azzurre, successo per la statunitense Alison Riske, 28 anni e attualmente numero 61 WTA. Da ben 6 stagioni la tennista di Pittsburgh termina l’anno in top 100 e questo trionfo è il nono a livello ITF per lei che ha vinto anche il torneo WTA di Tiajin nel 2014. Gli ultimi 3 tornei vinti sono stati tutti su erba, il che fa della Riske una bella mina vagante a Wimbledon. Caty McNally, di cui ho parlato più volte ed è una 2001, ha fatto un torneo meraviglioso e si è spinta fino alle semifinali, il che dimostra che lei più ancora di Cori Gauff (che però è una 2004!) è il futuro più vicino per il tennis USA. Caty McNally, 17enne di Cincinnati allenata dalla mamma Lynn, ex numero 6 Juniores dopo aver vinto il Roland Garros e gli US Open juniores in doppio e nella stessa specialità ha fatto finale a Wimbledon, seguendo così le orme della mamma Lynn Nabors-McNally che è stata una ottima giocatrice. In singolare ha fatto finale al Roland Garros battuta solo da Cori Gauff. Meno reclamizzata di Cori Gauff a me sinceramente sembra addirittura più forte, con un tennis più vario, fatto di ottimi servizi ma anche di palle corte e molte variazioni. Per me un fenomeno e forse la futura numero uno del mondo tra qualche anno, lo ribadisco. Ora McNally sarà 170 WTA suo best ranking con sguardo su Wimbledon.
W60+H Torun, Polonia (60K+H, Terra): R. Sramkova (Svk) b. M. Kostyuk (Ukr) 6-1 6-2
Rebecca Sramkova, slovacca di 22 anni, vince singolare e doppio nel 60mila dollari più ospitalità della città polacca di Torun, demolendo in finale quella Kostyuk che sarà presto una top player. Ricordiamoci che Marta Kostyuk, ennesimo prodotto del vivaio impressionante dell’Ucraina, è una 2002 e compirà 17 anni solo il prossimo 28 giugno! Sia Srmakova che Kostyuk comunque conquisteranno la top 100 da qui a breve, con l’Ucraina che pare dotata di armi superiori. Bravissima Verena Meliss che è riuscita a qualificarsi, battendo la Bulgaru nel turno decisivo: eliminata poi nel main draw al primo turno.
W60 Brescia, Italia (60K, Terra): J. Paolini (ITA) b. D. Marcinkevica (Lat) 6-2 6-1
Doppio: A. Gamiz (Ven)/P. Goncalves (Bra) b.[2]G.Marchetti (ITA)/A. Grymalska (ITA) 6-3 4-6 12-10
Finalmente Jasmine Paolini, la 23enne toscana, sembra aver trovato la stagione della svolta: secondo torneo vinto in pochi mesi dopo Curitiba a Marzo, qualificazione al Roland Garros, e al torneo di Brescia una prova di forza impressionante, in particolare con le vittorie su Von Deichmann e nel derby con Trevisan in semifinale. Nell’atto conclusivo la giovane toscana ha approfittato di una Diana Marcinkevica distrutta fisicamente dalla semifinale giocata poche ore prima contro la Chiesa e finita in suo favore 7-6 al terzo. Jasmine sale al numero 151 WTA e festeggia col suo coach Renzo Furlan che la segue molto attentamente. Spiteri, Di Giuseppe e Cocciaretto fanno secondo turno mentre vengono eliminate all’esordio Federica Di Sara, Jessica Pieri, Lucia Bronzetti e sarita Errani battuta dalla americana Di Lorenzo. Sconfitta solo in finale nel doppio la coppia Marchetti/Grymalska.
W25 Minsk, Bielorussia (25K, Terra): F. Jones (Gbr) b. [6] S. Wagner (Ger) 6-3 1-6 6-2
Doppio: [2] M. Colmegna (ITA)/U. Eikeri (Nor) b. [3] A. Anshba (Rus)/A. Detiuc (Cze) 1-6 6-4 10-6
La tennista di Leeds, Francesca Jones, classe 2000, vince il quarto torneo della sua carriera a Minsk e riavvicina la top 400: in patria parlano molto bene di questa ragazzina che sa fare tutto benino, e che sta vincendo e convincendo sempre di più. Martina Colmegna nel frattempo sta vivendo un periodo d’oro e in Bielorussia ha conquistato il torneo di doppio insieme a Uikeri e in singolare ha fatto quarti di finale. Angelica Moratelli fuori al primo turno dalla finalista tedesca Wagner. Vorrei citare la tenerissima Teliana Pereira che, ex top 50 WTA, sta faticosamente tentando di risalire la china, ma problemi fisici ed economici ne stanno frustrando i tentativi.
W25 Shenzhen, Cina (25K, Hard): [8] X. Wang (Chn) b. [2] F. Xun (Chn) 6-1 6-0
Ha faticato solo nel primo turno la padrona di casa Xinyu Wang che poi è volata via senza perdere nemmeno un set e si è messa in bacheca il titolo di Shenzhen, battendo in finale l’altra cinese Xun. Secondo titolo per la Xinyu Wang, che, attenzione, è una 2001, e possiede il livello per giocare WTA. Non c’erano azzurre in Cina.
W25 Daegu, Sud Corea (25K, Hard): [1] N. Han (Kor) b.H. Arakawa (Jpn) 6-1 6-1
In un torneo senza italiane il titolo non è sfuggito alla favorita della vigilia, la coreana Na-Lae Han. Esperta tennista all’undicesimo successo a livello ITF, la coreana classe 1992, oscilla ormai da anni intorno alla posizione 200 del mondo senza riuscire tuttavia ad avere gli acuti necessari per salire ancora.
W25 Bethany Beach, DE, Usa (25K, Terra): [1] U. Arconada (Usa) b. [WC] N. Subhash (Usa) 6-1 6-1
Forma spaventosa per l’americana Natasha Subhash, che veniva da torneo vinto a Williamsburg e qui a Bethany beach ha fatto finale, arrendendosi solo alla favoritissima Arconada, statunitense anche lei. La tennista della Virginia, la Subhash, è una 2001 che è stata numero 26 del mondo e che pur poco reclamizzata si sta mettendo bene in evidenza. Per Arconada terzo titolo in carriera da professionista e rientro in top 300 WTA, oltre alla soddisfazione di aver vinto anche il torneo di doppio.

Kamilla Rakhimova
W25 Fergana, Uzbekistan (25K, Hard): [6] K. Rakhimova (Rus) b. [IR] V. Yushchenko (Rus) 6-1 7-5
Se rileggete le puntate precedenti, cioè gli articoli scritti settimanalmente sugli ITF femminili, andrete a trovare molte citazioni per questa ragazzina russa, Kamilla Rakhimova, che da Ekaterinburg con la coach Pilchikova (sergente di ferro) e non ancora maggiorenne, sta bruciando le tappe e si issa al numero 388 WTA. E’ di una maturità impressionante, in campo e fuori, una professionista esemplare. Complimenti! La domanda è sempre la stessa, come fanno nell’est europeo a maturare così velocemente? E’ una questione di cultura? Di lavoro da quando sono bimbe? O è un DNA? Perché succede in tutti gli sport! A Fergana la Rakhimova batte tutte, anche la Valeriya Yushchenko, meno talentuosa e dotata fisicamente a mio parere. Ancora in luce l’altra baby terribile russa Zakharova. Nessuna italiana in Uzbekistan.
W15 Banja Luka, Bosnia e Herzegovina (15K, Terra): [2] M. Antonitsch (Aut) b. B. Miklova (Cze) 6-3 6-3
Testa di serie numero 2, la austriaca Antonitsch vince il suo secondo titolo da professionista sconfiggendo in finale Barbora Miklova, tennista ceca un po’ meno dotata al momento delle sue coetanee connazionali che si stanno evidenziando in giro per il circuito. Emily Di Giannantonio fuori al primo turno.
W15 Cancun, Messico (15K, Hard): [2] P. Tig (Rou) b. [WC] F. Contreras Gomez (Mex) 6-0 6-0
Patricia Maria Tig si sta facendo la tournee messicana di Cancun e appena è entrata in forma non ce n’è più per nessuna. Dopo la finale persa la scorsa settimana con la brasiliana Pedretti, stavolta non ha problemi a chiudere il torneo senza sconfitte e addirittura con un 6-0 6-0 finale alla malcapitata Contreras Gomez. Dominio assoluto per la romena ex top 100. Ancora molto bene Silvia Ambrosio, la tedesca di chiare origini italiane, che è stata l’unica a “rubare” 4 game alla romena campionessa Tig, che somiglia un pochino a Simona Halep. Nessuna azzurra in Messico.
W15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [6] M: Sherif (Egy) b. [5] N. Stadler (Sui) 6-3 6-2
Terzo torneo vinto di fila per l’egiziana Maiar Sherif, che da Juniores si era messa abbastanza in evidenza come una delle migliori africane, poi si è persa un po’ per strada per vari motivi. Pur provenendo da una famiglia agiata della media borghesia egiziana, è sempre difficile per i figli del Nilo riuscire ad emergere per innumerevoli motivi, non ultimi quelli legati ai permessi per uscire dal Paese e i pochissimi aiuti economici della loro federazione. Comunque, se a livello WTA non ha classifica, la Sherif sarà top 30 la prossima settimana in ITF. Secondo turno per Monica Cappelletti e Giulia Carbonaro.
Alessandro Zijno