ITF World Tennis Tour 2019, Week 21: Raul Brancaccio trionfa in Spagna. Fonio finalista a Bucarest
M25+H Jablonec Nad Nisou, Rep.Ceca(25K+H, Terra): [SE] P: Rikl (Cze) b. [WC] J. Lehecka (Cze) 7-6 6-3
All’insegna della grande scuola ceca, il torneo di Jablonec, il più importante ITF settimanale, vede in finale due padroni di casa, entrambi giovanissimi e di enorme prospettiva. Patrik Rikl, che era in tabellone come SE perché finalista la scorsa settimana a Praga e impossibilitato a partecipare alle quali, ha 20 anni e si allena a Bradenton all’ex Academy di Bollettieri, anche se spesso è nella sua Praga. Attualmente numero 538 ATP entrerà in top 500 con questa importantissima vittoria nel 25mila più ospitalità di Liberec. Il ragazzo è già pronto per il circuito Challenger, esattamente come il connazionale Lehecka, che era in tabellone grazie ad una Wild Card e pur sconfitto in finale ha destato una impressione forse addirittura superiore al suo avversario. Lehecka è un 2001, compirà 18 anni a Novembre, serve già molto bene, gioca profondo e ha le idee chiare in campo. Anche lui è in orbita Top 500 e pronto per il circuito superiore, almeno come armi tecniche e tattiche. Attualmente Lehecka è comunque numero 15 al mondo come Junior e parteciperà agli Slam di categoria con molta probabilità. In semifinale il diciassettenne ceco ha sconfitto il nostro Marco Bortolotti, sempre più in palla ultimamente. Partito dalle quali, il tennista di Guastalla ha sconfitto via via tutti gli avversari andandosi a prendere questo risultato di prestigio e importante per la classifica. Per altro il simpatico e forte tennista azzurro ha anche fatto semifinale nel doppio. Eliminati al primo turno Francesco Forti, che veniva da vittoria a Casale Monferrato e Fabrizio Ornago.
M25 Vic, Spagna (25K, Terra): [3] R. Brancaccio (ITA) b. [JE] R. Diaz Acosta (Arg) 5-7 7-5 6-3
Doppio: [4] R. Matos/F. Meligeni R.A. (Bra) b. [2] R. Brancaccio (ITA)/J. Barranco Cosano (Esp) 5-7 6-4 10-8
Raul Brancaccio torna a respirare aria di vittoria dopo un periodo in cui si è cimentato con alterne fortune a livello Challenger. Il tennista campano cresciuto in Spagna vince il 25mila di Vic (e fa finale nel doppio) e festeggia due volte: innanzitutto il quinto titolo ITF della sua carriera e poi le nuove regole ATP che daranno punti anche per i tornei minori. Primo sigillo quest’anno per il ragazzo azzurro, in grado di arrivare in finale senza perdere un set e battendo 6-0 6-0 il portoghese GIl, ex top 100, probabilmente in una delle sue giornate storte. Frederico Gil ha spesso parlato del suo sentirsi a volte fuori addirittura dal match, dalla gara, in una sorta di blocco mentale che lo rende preda degli avversari. In finale Brancaccio ha trovato un giovanissimo argentino, Diaz Acosta, un 2000 della premiata ditta Hood- Monachesi, il duo che in Argentina va per la maggiore. Poco reclamizzato, mancino, Facundo Diaz Acosta è stato capace di issarsi al numero 8 del mondo a livello Juniores nel 2018 e sconfiggendo in quest torneo anche il connazionale Hernan Casanova, uno che già gioca i Challenger. Quarti di finale per Jacopo Berrettini, sconfitto da Brancaccio in una sfida fratricida, e secondo turno per il qualificato Alexander Weis. Eliminato all’esordio nel main draw Riccardo Balzerani.
M25 Nonthaburi, Thailandia (25K, Hard): [5] S. Sekiguchi (Jap) b. [1] J. Nam (Kor) 6-1 6-4
Forma strepitosa in questa prima metà della stagione per il giapponese Sekiguchi capace di vincere nella sua maturità dei 28 anni il terzo titolo in questa prima metà di stagione, il nono della sua carriera, che nel 2015 sembrava poter decollare. Poi si è un po’ fermato e quest’anno sta tornando ai suoi massimi livelli. Sarà 411 ATP la prossima settimana. 28 vittorie e sole 7 sconfitte il bottino di questo 28enne giapponese che in finale ha battuto il coreano Nam, favorito della vigilia e tds numero 1. Non c’erano azzurri in Thailandia.
M15 Brcko, Bosnia and Herzegovina (15K, Terra): [1] J. P. Ficovich (Arg) b. [4] C. O’Connell (Aus) 6-4 6-4
Non si contano più le finali (6, con due titoli) in questa stagione di Christopher O’Connell, australiano di 24 anni, numero 559 ATP, che dopo alcuni infortuni sta provando il ritorno in questo 2019 con ottimi risultati. O’Connell è stato sconfitto nell’atto conclusivo dall’argentino Ficovich, al suo primo titolo stagionale, sesto in carriera per il ventiduenne di Buenos Aires. Non c’erano italiani in Bosnia.
M15 Heraklion, Grecia (15K, Hard): [3] E. Hoyt (Gbr) b. [Q] J. Trinker (Aut) 4-6 7-6 7-5
Ad un passo dal suo primo successo PRO Jonas Trinker, 23enne austriaco attualmente senza ranking ATP (ex 900 del mondo), sconfitto in finale da uno dei tennisti più caldi dell’anno, il britannico Evan Hoyt che dal 2018 sta collezionando successi e grandi prestazioni. Terzo titolo stagionale per il tennista nato in Messico ma britannico a tutti gli effetti, Evan Hoyt che ha in questa stagione un bilancio di 28 vinte e sole 7 partite perse in singolare. Hoyt è uno di quei tennisti che è esploso più tardi della media perché ha abbinato un percorso di studi universitari alla attività agonistica internazionale: ora a 24 anni sta finalmente dimostrando tutte le sue doti. Tennista di scuola americana, buon servizio e diritto, solido, ora sembra preparato al meglio anche per affrontare i Challenger, il livello c’è, mi aspetto qualche exploit anche nei tornei superiori. Il solo Erik Crepaldi era in Grecia ed è stato eliminato al primo turno da un altro britannico interessante, Aidan McHugh, uno scozzese classe 2000.
M15 Cancun, Messico (15K, Hard): [Q] M. Pecotic (Cro) b. [3] C.U. Carabelli (Arg) 6-2 6-1
Matija Pecotic ha 29 anni e da due aveva smesso di giocare. E’ nato a Belgrado ma è di nazionalità croata. Si è messo a fare il coach per un breve periodo, ha vissuto negli Usa poi gli è tornata la scimmia e si è iscritto al 15mila dollari di Cancun. Molti avranno pensato ad una “vacanza” in un torneo PRO, tanto per incontrare i vecchi amici e stavolta senza pressioni. Una partita alla volta, partendo dalle quali ed è successo quello che nessuno avrebbe pensato accadesse. Matija Pecotic mette tutti in fila e da tennista “Inactive” come cita il sito ATP vince il torneo. Del resto Matija è pur sempre stato il numero 206 ATP non troppi anni fa, nel 2015 quando vinse la bellezza di 4 tornei ITF nello stesso anno. Infortuni, una sorta di difficoltà a reagire alle difficoltà, lo avevano relegato nel dimenticatoio. Ora è tornato più forte che mai e vedremo dove potrà arrivare. In finale il croato ha superato l’argentino Camilo Ugo Carabelli. Unico azzurro in tabellone era Marco Brugnerotto, eliminato al primo turno.
Giovanni Fonio
M15 Bucharest, Romania (15K, Terra): [Q] A. Alcaraz Ivorra (Esp) b. [2] G. Fonio (ITA) 3-6 6-4 6-1
Doppio: [4] A. Igoshin (Rus)/ T. Lipovsek Puches (Slo) b. G. Fonio/N. Turchetti (ITA) 2-6 6-4 10-8
Che bel torneo Giovanni Fonio, finalmente protagonista come il suo talento reclama da un po’. Peccato solo per la finale persa dopo aver dominato il primo set contro il qualificato Albert Alcaraz Ivorra, che tuttavia è uno che a tennis gioca divinamente, sa fare benino tutto e lotta su ogni palla. Partito dalle qualificazioni lo spagnolo ha vinto tutte le partite in due set, tranne la finale appunto, faticando solo un po’ con il sorprendente brasiliano Pucinelli De Almeida, in tabellone grazie al ranking Juniores. Classe 2001 e numero 27 al mondo di categoria il giovane brasiliano sta facendo esperienza nel circuito maggiore assaggiando anche l’Europa che è sempre un buon banco di prova per questi ragazzi. Per Fonio intanto si aprono le porte della top 200 ITF, una classifica che alla luce della nuova controrivoluzione sarà meno importante ma rivelerà comunque crescita di risultati e manterrà una relativa visibilità. Eliminati al primo turno Coppini e Turchetti, finalista in doppio però sempre con Fonio.
M15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): Torneo sospeso alle semifinali
Luca Giacomini, testa di serie numero 2 del tabellone, si è arreso nei quarti all’argentino Martinez, in un torneo rovinato dal maltempo e con un tabellone allineato alle semifinali ma sospeso, perché deve iniziare quello della settimana successiva. Quando succede per i tennisti è sempre una grande delusione, e un problema pratico, sia per organizzarsi i tornei successivi, sia per la difficoltà di affrontare spese che diventano così superflue.
M15 Kampala, Uganda (15K, Terra): [1] I. Nedelko (Rus) b. G. Samaha (Lbn) 6-3 1-1 rit.
E chi poteva vincere questo torneo in Uganda se non Ivan Nedelko, il protagonista assoluto delle tournee nell’Africa nera? Quarto torneo vinto di fila, venti partite vinte zero perse, terzo di continuo qui a Kampala dopo quello di Antalya un mese fa e ingresso di nuovo in top 20 ITF per il russo. Ventiquattresimo successo ITF per l’ultratrentenne russo. Finalista, in un torneo senza azzurri, il mancino libanese Giovani Samaha.
M15 Irpin, Ucraina (15K, Terra): [3] A. Smirnov (Ukr) b. V. Orlov (Ukr) 6-2 6-3
Derby in finale nel torneo di Irpin con due padroni di casa a contendersi la corona di campione: l’ha spuntata Artem Smirnov, 31 anni e di circa 7 anni più giovane del suo avversario, Orlov. Smirnov è stato numero 226 ATP nel 2016 e sembrava destinato a crescere, poi si è spenta la sua vitalità e ha galleggiato a metà tra Futures e Challenger senza mai grandi scossoni. Chissà che questo torneo non possa segnare la sua rinascita sportiva. Comunque è un uomo, Smirnov, che ha vinto ben 23 titoli a livello ITF in singolare, quasi tutti nell’est europeo. Subito fuori Galoppini e Fortuna.
Alessandro Zijno
bravo RAUL non mollare Nunzio Cutolo
Non credo certo molli, è un gran lottatore il ragazzo