ATP Challenger 2019, Week 13: Gianluca Mager, è la strada giusta, quarti a Marbella e best ranking 179 ATP
Marbella, Spagna (CH Tour 80, Terra): [2] P. Andujar (Esp) b. [1] B. Paire (Fra) 4-6 7-6 6-4
Terra rossa favorevole ai nostri ragazzi in Spagna, anche se il torneo è stato vinto da Pablo Andujar, 33 anni, di nuovo top 100 (è stato numero 33 come best ranking) al nono successo a livello Challenger. Ai quarti lo spagnolo ha affrontato il nostro Gianluca Mager, finalmente tornato a giocare il tennis che tutti intravedevano in lui, con un servizio bomba, un gran tempo sulla palla, una spinta continua su tutti i colpi. Quarti di finale per il sanremese allenato attualmente da Matteo Civarolo, con Marco Bruzzone, Valentine Confalonieri e l’ottimo preparatore atletico Diego Silva. I progressi (qui una sua recente intervista dopo il successo di Koblenz) sono evidenti, sia tecnicamente sia per l’atteggiamento in campo. Ha acquisito quella sicurezza, il ventitreenne ligure, che gli sta consentendo di giocare il suo miglior tennis e di raggiungere il Best Ranking al numero 179 ATP, grazie ai 15 punti del torneo spagnolo. Al primo turno Gianluca ha superato il portoghese Joao Domingues, e non è stata una vittoria banale: vinto il primo set, l’azzurro ha poi perso al tie break il secondo parziale e nel terzo è stato bravissimo a ricomporsi. Tornato ad essere più ordinato ha sconfitto l’avversario sia sul piano atletico, sia su quello mentale. Impresa vera poi al secondo turno contro l’argentino Facundo Bagnis, uno che su terra sa giocare divinamente, non per nulla l’ho sempre soprannominato “lo scivolatore”. E’ un lottatore indomito l’argentino (qui un suo profilo) e Gianluca ha dato fondo a tutte le sue energie per superarlo, recuperando dopo aver perso il primo set e trovando difficoltà anche nel secondo, poi vinto 6-4. Nel terzo Bagnis è letteralmente crollato sotto gli attacchi continui di Gianluca che ha addirittura chiuso 6-0 in suo favore. Al terzo turno, che poi sono gli ottavi di finale, per Mager c’era la difficoltà di un derby, per altro contro un amico come Baldi che da poco ha subito un lutto tremendo, la morte dell’amato papà Leonardo. L’aspetto psicologico in questi casi assume una importanza notevole: Mager ha dovuto giocare probabilmente trattenendo una espressione di aggressività sportiva di cui ogni tennista ha bisogno. E’ riuscito ad avere la meglio su un avversario che senza dubbio sta attraversando settimane complicate sul piano emozionale, anche se Filippo Baldi può sorridere per il best ranking al numero 156 ATP. Così arriviamo al quarto di finale contro Andujar, che non a caso è stato top 40 ATP prima di vari infortuni: due set sono bastati allo spagnolo, che poi come detto si è dimostrato in grande forma vincendo il torneo, il primo in stagione. Ora Gianluca affronterà il Challenger di Sophia Antipolis da Mouratoglou, e quello di Barletta. Fino a Maggio non ha molti punti in scadenza e può solo migliorare. Molto bene, anche lui nei quarti, Alessandro Giannessi, 28enne spezzino: mancino, tennista e uomo maturo, Alessandro su terra rossa trova spesso i suoi momenti migliori, e qui in Spagna è andato sufficientemente lontano per poter crescere ancora in classifica, guadagnando 9 posizioni e attestandosi al numero 157 ATP. Al terzo turno Giannessi aveva eliminato Raul Brancaccio, campano di base in Spagna, che sta comunque pian piano prendendo fiducia e consapevolezza di possedere il livello Challenger. Terzo turno anche per Andrea Arnaboldi e Simone Bolelli, mentre Gaio, Donati e Moroni si sono fermati al secondo turno. Soddisfazione comunque per il piemontese Matteo Donati che almeno interrompe una striscia negativa battendo all’esordio l’ottimo austriaco Rodionov, prima di perdere con onore da Monteiro. Per Gaio vittoria prestigiosa contro l’ex top 5 Tommy Robredo, e per Moroni successo contro Marco Djokovic, il fratello di Nole. Riccardo Bonadio e Roberto Marcora fuori al primo turno.
Alessandro Giannessi
St. Brieuc, Francia (CH Tour 80, Indoor Hard): [8] K. Majchrzak (Pol) b. M. Janvier (Fra) 6-3 7-6
Il polacco Kamil Majchrzak (qui un suo profilo), con il suo colpo migliore che è ancora la risposta al servizio, trionfa nel Challenger francese di St. Brieuc, prima vittoria per lui a questo livello. E’ un sognatore Kamil, cresciuto col suo papà come punto di riferimento, il quale gli ha insegnato il potere dei sogni. Entrambi i suoi genitori sono Maestri di tennis e lui, che sembrava poco dotato fisicamente da ragazzino, ora è cresciuto ed è diventato un lottatore indomito. L’aspetto mentale, essendo anche molto giovane (23 anni), era qualcosa da migliorare, così come il peso sulla palla. La difesa è sempre stata il suo forte, ha piedi molto veloci che gli consentono recuperi importanti. Ora con questo successo sarà best ranking ancora ritoccato, al numero 130 ATP. Bene il francese Janvier, sconfitto solo in finale che guadagna 12 posizioni nel ranking e rientra in top 200 ATP. Due gli azzurri in Francia. Matteo Viola, che è in un buon momento ha raggiunto il terzo turno, cioè gli ottavi di finale, battendo prima il francese Robert, poi un po’ a sorpresa il fortissimo tedesco Brands, prima di perdere dal francese Gregoire Barrere, che come avevo detto tempo addietro (qui un suo profilo) è uno di quei tennisti che gioca divinamente a tennis e che vedremo presto ai piani alti del ranking. Per Matteo Viola però ancora un salto in avanti in classifica di 11 posizioni, attestandosi al numero 235 ATP. Stefano Travaglia era dotato della tds numero 5 e quindi aveva un bye al primo turno, poi è uscito al secondo turno per mano del forte francese Mahut, anche lui specialista del veloce.
Alessandro Zijno