ITF WTT Femminile 2019, Week 12: Jasmine Paolini festeggia a ritmo di Samba il suo settimo titolo da Pro
W25 Canberra, Australia (25K, Terra): [2] D. Aiava (Aus) b. R. Ozaki (Jap) 6-2 6-2
Senza azzurre in tabellone, successo importante per la padrona di casa Destanee Aiava, 18 anni e una buona propensione a giocare su terra rossa. Quarto successo in carriera per la diciottenne australiana che dalla prossima settimana probabilmente rientrerà in top 200. In ottica Qualificazioni Roland Garros può dire la sua per tentare di entrare nel Main Draw.
W25 Curitiba, Brasile (25K, Terra): [8] J. Paolini (ITA) b. A. Bondar (Hun) 4-6 6-4 6-2
Dopo 2 anni Jasmine Paolini torna finalmente a vincere un torneo professionistico, e siamo a 7 in carriera. Settimana perfetta per la tennista toscana, che veniva da un periodo di appannamento che durava da un po’. Gioco divertente, buona mano e doti di tocco, ottime gambe e la grinta giusta hanno portato Jasmine Paolini a cominciare la stagione già col piede giusto: dall’inizio dell’anno buone vittorie c’erano già state: quarti la scorsa settimana a Sao Paulo, quarti a Trnava e un turno passato nelle quali del WTA di Budapest. Tutto questo lasciava in effetti presagire un boom, che c’è stato in occasione del 25mila dollari brasiliano di Curitiba. Al primo turno la bella ragazza toscana si è sbarazzata dell’australiana Wallace, poi al secondo turno ha fatto fuori la bulgara Elitsa Kostova, un bello scalpo su terra. Quarti ben superati battendo la qualificata russa Gracheva prima del capolavoro in semi contro la fortissima Louisa Chirico, vincitrice la settimana precedente proprio qui in Brasile. Finale con vittoria in rimonta per la Paolini contro la forte ungherese Anna Bondar. Jasmine è ancora molto giovane, ha 23 anni appena compiuti e il suo essere alta 160 centimetri la rende da una parte forse svantaggiata rispetto alla potenza di fuoco delle competitor ma le regala anche un vantaggio in termini di spostamenti, con piedi davvero formidabili. Io credo che Jasmine possa e debba ambire alla top 100 velocemente, può farcela per fine anno: ora ha diversi punti da difendere ma poi fino ad agosto ha pochissime cambiali in scadenza e la stagione sul rosso può darle soddisfazioni. E’ 215 WTA e deve continuare con questa voglia. Prossimo torneo ancora in Brasile a Campinas. Eliminate al primo turno Di Giuseppe, Colmegna e Grymalska.
Gatto Monticone e Coach Iozzo
W25 Kofu, Giappone (25K, Hard): [IR] H. Lee (Tpe] b. [Q] S. Wagner (Ger) 6-7 6-3 6-4
La tennista di Taipei Hua-Chen Lee, che si allena negli Usa, conquista il decimo titolo della sua carriera e dà seguito all’ottimo 2018 che l’ha vista vincere ben 5 tornei tanto da diventare la numero 2 al mondo nella classifica ITF. Essendo numero 511 WTA infatti non sarebbe potuta entrare nel main draw con la classifica classica, ma è entrata grazie al ranking ITF che possiede dei posti riservati. Lee ha superato in finale la qualificata Wagner, e soprattutto in semi la nostra Gatto Monticone ancora in grande spolvero e finalmente in top 200! Infatti Best Ranking 196 WTA per la bella ragazza piemontese 31enne allenata da Tommaso Iozzo che è anche il suo compagno di vita. La pitonessa Lopatetska si ferma ai quarti, costretta ad un ritiro per un leggero infortunio.
Clara Tauson
W15 Xiamen, Cina (15K, Hard): [JR] C. Tauson (Den) b. M. Guo (Chn) 2-6 6-3 6-2
Non fa più nemmeno notizia l’ennesimo successo di Clara Tauson che vince la quindicesima partita consecutiva con la finale di Xiamen contro la cinese Guo. In quindici partite dall’inizio della stagione la Tauson ha perso solo 3 set, vinto tutti e tre i tornei disputati e giunta al best ranking al numero 407 ATP, oltre ad aver vinto il titolo degli Aus Open Juniores ed essere la più forte Junior del mondo a soli 16 anni. Per questo, prendendo in prestito un personaggio della mitologia scandinava, per me Clara Tauson è la Modgudr, la Furia guerriera, ragazzina gigantessa che fu messa a difendere il ponte d’oro che portava al regno dei Morti e che combatteva senza tregua e senza paura. Non c’erano azzurre in Cina.
W15 Tabarka, Tunisia (15K, Terra): [2] M. Bjorklund (Swe) b. [3] C. Skamlova (Svk) 6-3 6-2
Doppio: [3] M. Spigarelli (ITA)/O. Gavrila (Rou) b. [2] O. Simion (Rou)/C. Skamlova (Svk) 7-5 3-6 10-8
In un torneo devastato dal maltempo e in cui la finalista Skamlova ha dovuto giocare 3 match in poche ore, la svedese Bjorklund, 20 anni, vince il terzo torneo del 2019, posizionandosi in top 10 del ranking ITf e quindi pronta a sbarcare nei 25mila dollari. La slovacca Skamlova ha perso anche la finale del doppio a vantaggio della coppia composta dalla nostra Spigarelli e dalla romena Gavrila. In singolare tra le nostre Spigarelli e Hofer sono arrivate al secondo turno mentre Giavazzi e la Squarcialupi si sono fermate all’esordio nel main draw.
Mirjam Bjorklund
W15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [4] J. Wachaczyk (Ger) b. [Q] I, De Vroome (Ned) 6-3 6-2
Non conoscevo questa ragazza tedesca, la Julia Wachaczyk, di chiare origini polacche, che ha vinto il nono titolo della sua carriera nel consueto torneo settimanale di Sharm, dove bisogna dirlo, la tedesca è in effetti di casa a vedere i risultati e a sentire le colleghe. La tedesca di 24 anni, che comunque in carriera non è mai salita oltre la 328esima posizione del ranking WTA, ha vinto anche il torneo di doppio con la russa Gabueva. L’unica azzurra in tabellone, Claudia Coppola, eliminata al primo turno per un ritiro dopo aver perso il primo set.
W15 Antalya, Turchia (15K, Terra): [5] S. Mendez (Aus) b. [1] L. Gjorcheska (Mkd) 6-4 6-0
Le australiane, come del resto i loro colleghi maschi, corrono veloci verso la vetta del tennis. Non fa eccezione Seone Mendez, 19 anni, seguita dal papà Gabriel, che vince a mani basse il torneo turco di Antalya, quarto della sua ancora giovane carriera, tra l’altro eliminando al primo turno la nostra lottatrice Federica Arcidiacono che può recriminare per il primo set perso 10-8 al tie break.
W15 Le Havre, Francia (15K, Terra Indoor): A. Carreras (Gbr) b. [Q] E Dartron 5-6 6-3 6-1
Ne ha fatta di strada Amanda Carreras da quando nel 2011 la conobbi a Pomezia in occasione di un 10mila dollari: era timida, parlava spagnolo e inglese fluentemente ma in campo aveva poca aggressività e la mamma che l’accompagnava sembrava crederci ben più di lei. Sinceramente non credevo sarebbe arrivata così lontano, ora è senza ranking WTA a causa delle nuove classifiche ma in passato è salita fino alla posizione numero 236 del maggior ranking mondiale. Aveva un gioco troppo difensivo, una velocità di palla relativamente bassa per certi contesti, limiti che sembra aver colmato col tempo. Non è più una bimba avendo già 28 anni, la simpatica ragazza nativa di Gibilterra. Di maggiore spessore e con un tennis più moderno è apparsa la finalista, seppur sconfitta, cioè la francesina di 18 anni Emeline Dartron che dopo la semifinale del torneo di Gonesse la settimana passata, ripete una buona performance, per altro eliminando all’esordio la nostra Elisabetta Cocciaretto. Da segnalare i quarti di Lisa Sabino, e tra le azzurre il secondo turno di Federica Rossi e Tatiana Pieri, battuta proprio dalla vincitrice del torneo.
W15 Cancun, Messico (15K, Hard): [4] P. Hourigan (Nzl) b. [2] M. Osorio Serrano (Col) 6-4 6-3
Paige Hourigan, neozelandese di 22 anni, vince il secondo torneo da pro della sua carriera nel 15mila dollari di Cancun battendo in finale la più titolata Osorio Serrano, colombiana. Non c’erano azzurre in tabellone.
Alessandro Zijno