ITF WTT Femminile 2019, Week 8: Camilla Scala e Gaia Sanesi trionfo ad Antalya. La svizzera In-Albon vince in Giappone
W60, Kyoto, Giappone (60K, Indoor Hard): [7] Y. In-Albon (Svi) b. [8] K. Zhang (Chi) 6-2 6-3
La diciannovenne svizzera Ylenia In-Albon, allenata da Gonzalo Vitale, conquista il sesto titolo professionistico, il più importante della sua giovane carriera in Giappone e certifica la crescita esponenziale del movimento svizzero femminile. Ma cosa mangiano lassù? Non è che il centro Federale di Bienne sia qualcosa di avveniristico, e Tirrenia non ha certo nulla da invidiare, né come attrezzature né come risorse umane. Sta di fatto che ogni settimana stiamo qui a raccontare di imprese delle giocatrici elvetiche negli ITF e più tardi nei WTA. In-Albon diventa numero 183 WTA nuovo best ranking. Non c’era azzurre in tabellone.
W25 Altenikirchen, Germania (25K, Indoor Carpet): S. Ma (Chi) b. [2] M. Zanevska (Bel) 6-4 5-7 7-5
La sorprendente cinese Shuyue Ma, diciannove anni e primo titolo professionistico in carriera, seguita però dal guru Iulian Vespan, garanzia di successo, trionfa nel torneo indoor tedesco, battendo in finale la più titolata ed esperta Maryna Zanevska, nata ad Odessa ma naturalizzata belga. Best ranking ora per la cinese al 316 WTA. Migliore azzurra Stefania Rubini, sconfitta ai quarti dalla polacca Chwalinska, una mancina polacca 2001 di cui si parla molto bene. Claudia Coppola fuori al primo turno lottando.
Jessika Ponchet
W25 Glasgow, Gran Bretagna (25K, Indoor Hard): [5] J. Ponchet (Fra) b. M. Bolkvadze (Geo) 6-3 6-1
Jessika Ponchet, francese di 22 anni, stravince il torneo di Glasgow dimostrando una tenuta mentale e fisica di grande livello e mettendo a tacere le chiacchiere sui forum francesi equivalenti al nostro Livetennis.it che la considerano una tennista con prospettive modeste. Quinto titolo professionistico vinto dalla simpatica francesina dal diritto con apertura lineare (senza semicerchio per intenderci). La Ponchet è una delle tenniste in effetti più sottovalutate, vince molte partite con gente che è apparentemente più performante a livello fisico, che ha migliori mezzi tecnici. In questo torneo è battuto la Jana Fett che è tanta roba ad esempio. Subito fuori Martina Colmegna e Claudia Giovine che avevano però incontri sulla carta inaccessibili, rispettivamente Jana Fett appunto e la spagnola Parrizas-Diaz.
W25 Rancho Santa Fe, CA, USA (25K, Hard): [2] N. Gibbs (Usa) b. [5] K. Ahn (Usa) 6-3 6-3
Parla americano il torneo californiano di Rancho Santa Fe con il successo di Nicole Gibbs, 25enne da Cincinnati che orbita ormai da anni intorno alla top 100 senza trovare ancora l’acuto decisivo. Settimo successo da professionista a livello ITF per lei. La diciottenne USA di origine cinese Ann Li, ex numero 12 da Junior si mette in evidenza con una grande semifinale. Non c’erano azzurre in tabellone.
W15 Perth, Australia (15K, Hard): [4] L. Sun (Svi) b. [2] J. Elie (Usa) 7-6 6-3
Stessa finale del precedente torneo 15mila australiano e stessa vincitrice, la svizzera Lulu Sun contro la statunitense Jennifer Elie. La diciassettenne svizzera di origine cinese è una tennista che unisce talento tecnico, timing sulla palla, un’ottima difesa e tantissima volontà. Per la trentaduenne afroamericana di New York, precipitata in classifica tanta umiltà e voglia di riemergere, consolandosi con la vittoria del titolo nel doppio in coppia con la francese Ramialison. Nessuna italiana si è sobbarcata il lungo e costoso viaggio australiano.
W15 Nanchang, Cina (15K, Terra Indoor): J. Lu (Chi) b. [7] M. Yamaguchi (Jap) 7-6 6-2
La padrona di casa Jiaxi Lu, 21 anni, e intorno alla cinquecentesima posizione mondiale del ranking WTA batte in finale la Yamaguchi, di due anni più giovane e conquista il primo torneo PRO della carriera. Anche qui nessuna azzurra presente.
W15 Monastir, Tunisia (15K, Hard): [4] M. Bjorklund (Swe) b. [2] D. Papamichail (Gre) 1-6 7-6 6-3
La ventenne svedese Bjorklund allenata da Joachim Johannsson con questa bella vittoria, la seconda di fila a Monastir e la quarta in assoluto nella carriera, raggiunge la top 20 ITF e ora entrerà a giocare i 25 mila con chance di prendere qualche punto WTA. Quarti di finale per Lucia Bronzetti, stoppata proprio dalla vincitrice svedese, mentre Dentoni e Spiteri si sono fermate al secondo turno. Nel derby al primo turno la Bronzetti aveva superato Federica Rossi. Peccato per Elisabetta Cocciaretto: la “Coccia” ha beccato al primo turno un sorteggio duro, la tds2 Papamichail, contro la quale comunque ha ben figurato, perdendo 6-7 2-6 con un primo set che lascia qualche amaro in bocca e che poteva essere portato a casa. Comunque segni di crescita e di un livello che ora c’è per l’azzurra.
Magali Kempen
W15 Sharm El Sheikh, Egitto (15K, Hard): [WC] M. Kempen (Bel) b. [3] D. Ivanova (Usa) 2-6 6-4 7-5
La 21enne belga Magali Kempen batte la naturalizzata Usa Dasha Ivanova e conquista il secondo torneo consecutivo, dimostrando di possedere senza dubbio le possibilità di giocare per trofei più importanti di un 15mila dollari. Incredibilmente le due si ritroveranno al primo turno del torneo successivo di Sharm che comincia oggi. Senza italiane di cui parlare, andiamo a raccontare di un’altra, l’ennesima, svizzera dell’incredibile nidiata di elvetiche che girano i tornei minori professionistici: stavolta parliamo di Valentina Ryser, proveniente da Thun, e allenata da Peter Frey nella Swiss Tennis Academy. Quarti di finale per la svizzera, al secondo torneo stagionale: destrimane, un po’ sparatutto, deve crescere molto sul piano tattico ma già sta facendo vedere delle giocate che fanno strabuzzare gli occhi.
W15 Antalya, Turchia (15K, Terra): V. Kan (Rus) b. [2] I. Fetecau (Rou) 6-2 6-2
Doppio: [2] G. Sanesi/C. Scala (ITA) b. [1] C. Dinu/I. Fetecau (Rou) 6-7 6-4 10-8
Addirittura ventunesimo titolo da professionista per la russa di origine uzbeka Victoria Kan, che ha solo 23 anni anche se la vediamo girare i Futures (li chiamo ancora così) da millenni. Da ragazzina pensavo potesse sfondare, ha grandi qualità da combattente, non tira forte ma sbaglia poco, sa giocare un po’ su tutte le superfici anche se deve trovare più fiducia sul veloce, dove le sue buone gambe potrebbero portarla ad avvantaggiarsi della velocità della palla avversaria. Ex numero 151 WTA la Kan sta cercando di risalire intanto nel ranking ITF per accedere a tabelloni più succulenti. Si è messa in evidenza Sada Nahimana, diciassettenne del Burundi, giustamente aiutata dall’ITF e dalla WTA che ha raggiunto le semifinali. Numero 31 Juniores l’africana è davvero una delle tenniste più forti che mi è capitato di vedere ultimamente, secondo me farà una grande carriera se (e non è sicuro) avrà voglia davvero di farcela. Verena Hofer fa secondo turno battuta dalla ex promettente romena Cristina Dinu, mentre Camilla Scala e Gaia Sanesi sono state eliminate subito in singolare ma si sono consolate con la vittoria nel doppio.
W15 Shymkent, Kazakhstan (15K, Indoor Hard): [4] D. Kruzhkova (Rus) b. [Q] A. Zakharova (Rus) 6-3 2-6 6-1
In un torneo senza italiane dominio delle russe che piazzano tre semifinaliste su 4, con la vincitrice Kruzhkova di 20 anni e al terzo successo in carriera, la semifinalista qualificata Zakharova di soli 17 anni che ha vinto il doppio, e la Rakhimova anche lei 17enne che proveniva da vittoria nel torneo precedente di Shymkent. Che dire, il movimento russo produce in continuazione fenomeni, senza dubbio favorito da molti fattori non ultimo lo sviluppo precoce delle sue ragazzine. E attenzione anche alla Tikhonova di cui abbiamo parlato la scorsa settimana e che qui ha fatto quarti di finale.
Alessandro Zijno