ITF World Tennis Tour 2019, week 4: Skander Mansouri da appalusi, semifinale per Balzerani e Petrone
M25 Nussloch, Germany (25mila$, Carpet Indoor): B. Van De Zandschulp (Hol) b. [IR] P. Heller (Ger) 6-2 6-2
L’unico azzurro in tabellone era Lorenzo Frigerio, che è stato eliminato al secondo turno dall’olandese Van De Zandschulp, 536 ATP ma che vale qualcosa in più che alla fine ha anche vinto il torneo battendo in finale l’ottimo Peter Heller, in tabellone grazie al ranking ITF. Per l’olandese di 23 anni quarto successo in carriera e 3 punti ATP. Da segnalare il rientro alle gare dopo le disavventure della scorsa settimana a Bressuire per Jules Okala interrogato dalla Gendarmerie per una inchiesta sul match fixing.
M25 Kazan, Russia (25mila$, Hard): S. Fayziev (Uzb) b. [2] T. Gabashvili (Rus) 6-3 7-5
Successo per l’uzbeko Sanjar Fayziev, 24 anni e numero 500 del mondo circa, sceso molto in classifica per le nuove regole del ranking. Settimo successo ITF per Fayziev, e scalpo eccellente perché il finalista russo Gabashvili è stato a lungo tra i primi 100 del mondo. Non c’erano azzurri in tabellone.
M25 Palm Coast, FL, USA (terra): N. Alvarez (Per) b. [3] S. Bangoura (Usa) 7-6 1-6 6-4
Fenomenale settimana per i due allievi di Gianluca Naso che hanno provato le trasferte degli ITF americani. La corsa di Pietro Rondoni si è fermata ai quarti di finale, battuto dal peruviano Nicolas Alvarez che poi si è ripetuto contro Alessandro Petrone in semifinale arrivando così a giocarsi il titolo contro il solito Sekou Bangoura, vero mattatore di questi ultimi tornei ITF americani. Alla fine nell’incontro giocato di lunedì che valeva il titolo, il peruviano Nicolas Alvarez, che sarà 530 circa ATP arrivando ad un totale di 9 punti ATP, ha sconfitto il padrone di casa Sekou Bangoura, che comunque si è dimostrato in ottima forma e si consola con un punticino ATP. Dopo i quarti di finale della settimana scorsa per il lombardo Petrone, ora 83esimo nella classifica ITF WTT, ci sarà un buon salto in avanti che gli renderà più semplice l’ingresso nei tabelloni dei tornei più importanti. Petrone è 670 ATP e peccato per questa semifinale persa perché con la finale avrebbe preso un punticino anche per la classifica principale. Più in alto in classifica ATP è Pietro Rondoni, che infatti era tds numero 8 del torneo, da numero 496 del mondo, e anche per lui queste settimane negli USA sono state positive. Rondoni è un tennista solido, forte di diritto e che sta lavorando molto dalla parte sinistra (rovescio) per renderlo più propositivo. Anche per Alessandro Petrone il diritto è l’arma principale insieme al servizio: dopo che nel 2014 aveva addirittura smesso l’attività internazionale per dedicarsi all’insegnamento, ora il milanese sembra aver trovato nuovi stimoli e le possibilità di carriera sono ancora intatte.
M15 Antalya, Turchia (15mila, terra): Tabellone ghiacciato ai quarti definitivamente
Per la seconda settimana consecutiva il torneo turco non si è concluso a causa delle abbondanti piogge e un po’ anche dell’organizzazione che ha scontentato tantissimi giocatori. Almeno la scorsa settimana si era interrotto prima della finale, stavolta addirittura non si è riusciti a giocare nemmeno i quarti! E il tabellone di doppio non è nemmeno partito! Innumerevoli i ritiri, alcuni non per infortunio ma per le situazioni meterologiche e logistiche considerate insopportabili. Il ceco Nejedly ad esempio, tds numero 3, si è ritirato quando era sopra un set e 3-1 nel secondo, probabilmente per motivi che esulano strettamente dall’impossibilità di continuare fisicamente il match. Oggi si stanno per giocare le semifinali, e vi terremo aggiornati. Tutti e 3 gli azzurri presenti in tabellone si sono ritirati: Stefano Baldoni mentre era sotto 0-5 contro il francese Brosset, Roncalli mentre perdeva dal doppista Ivan Sabanov e Winkler non è proprio sceso in campo. Peccato per il francese Samuel Brosset, che ho conosciuto in occasione del simposio GPTCA a Milano lo scorso novembre e che è tanto forte quanto imprevedibile e probabilmente era il favorito tra gli ultimi 8 rimasti in gara.
M15 Palmanova, Spagna (15mila$, terra): F. Cerundolo (Arg) b. [5] S. Ehrat (Svi) 2-6 6-2 6-3
Si rivede Walter Trusendi che fa secondo turno, dopo una buona e incoraggiante vittoria contro l’americano Uspensky che si allena in Spagna e su terra battuta non è male. Dante Gennaro, apparso un po’ imballato in questo inizio di stagione vince il derby contro Daniel Bagnolini, 15 anni alla primissima esperienza da professionista: il ragazzino si è ben comportato perdendo in due set ma lottando come un leone. Poi Gennaro ha perso da Francisco Cerundolo che poi ha vinto il torneo superando anche il terribile bambino spagnolo Alcaraz Garfia in tabellone grazie ad uno dei posti riservati ai migliori Juniores. Attenzione al giovanissimo spagnolo, 15 anni, che lo scorso anno si è messo in evidenza prendendo i primi punti ATP (quando ancora i Futures ne davano) battendo addirittura il nostro Federico Gaio. Giovanni Fonio, accreditato della tds numero 2, ha vinto la prima partita contro Pla Malfeito ma poi è uscito sconfitto dal match contro il francese Mora. L’argentino Cerundolo è ormai una realtà a questo livello, secondo torneo consecutivo vinto in Spagna e tanti complimenti per il 20enne ora top 100 ITF (ricordiamo sempre che ora esistono due classifiche per i professionisti, quella ATP e quella del Transition gestita dall’ITF).
Riccardo Balzerani
M15 Monastir, Tunisia (15mila$, Hard): S. Mansouri (Tun) b. [JR] G. Soares Klier J. (Bra) 7-5 6-1
Altro ottimo torneo per Riccardo Balzerani che da tds numero 6 del main draw si spinge fino alla semifinale, di nuovo battuto da quel Mansouri, tunisino di formazione tennistica statunitense davvero forte e aggressivo che alla fine ha vinto il torneo. Secondo torneo di fila per il tunisino che ha uno score nelle ultime gare addirittura di 25 vinte e sole 3 perse. Mansouri a detta di coach Gabrio Castrichella tira forte, spinge ogni palla, è davvero un tennista che può diventare forte e di elite, avendo solo 23 anni. Per Skander Mansouri ora top 50 in vista per quanto riguarda la classifica ITF WTT. Per Balzerani intanto si avvicina la posizione numero 100 del ranking ITF WTT che agevola l’ingresso nei migliori tabelloni dei tornei, dando anche qualche chance, se si cresce ancora, di entrare nei challenger. L’allievo di Coach Gabrio Castrichella, per conto della FIT nel progetto Over 18 diretto da Umberto Rianna, nel primo turno ha sconfitto l’ex bambino prodigio ungherese Nagy, per poi superare il pericoloso britannico MCHugh e compiere una impresa con il cinese Zhizhen Zhang, allievo di Christian Brandi, promessa del tennis cinese e tds numero 2 del torneo tunisino. Nei quarti di finale eliminato Andrea Pellegrino accreditato della testa di serie numero 1, che sta provando a ritirare su la testa dopo un 2018 con luci ed ombre: luci per la classifica perché in fondo ha guadagnato posizioni spingendosi fino al numero 315 ATP (ora è 336), ombre per le prestazioni che non hanno mostrato progressi consistenti. Solo 21 anni per il pugliese, per cui di tempo ce n’è anche perché il fisico è davvero di ferro. Pellegrino nel secondo turno aveva fatto fuori nel derby Emiliano Maggioli, il 2001 mancino che si sta affacciando con buoni mezzi nel circuito Professionistico. Andrea Pellegrino nel primo turno aveva eliminato, soffrendo Nicolò Turchetti. Fuori all’esordio anche Yannik Sinner, l’altoatesino di cui si dice un gran bene e che molti addetti ai lavori pronosticano come una futura stella. Piace molto la sua serietà e la completezza tecnica rispetto alla giovanissima età. Il finalista brasiliano classe 2000 Gilbert Soares Klier J. è un tennista molto interessante, ancora acerbo ma di grande prospettiva alla prima finale a livello professionistico.
M15 Sharm El Sheikh, Egitto (15mila$, Hard): [4] K. Maamoun (Egy) b. P. Vivero Gonzalez (Spa) 6-7 6-3 6-4
Dopo una battaglia di oltre due ore in finale il padrone di casa Karim Maamoun vince il torneo ed è il suo undicesimo trionfo, tutti in Egitto sul veloce! Uscito fuori dalla top 400 ATP a causa delle nuove classifiche sta cercando di risalire il ranking ITF, era numero 67 ora sarà top 40 con maggiori possibilità di guadagnarsi qualche posto nei 25mila. Al termine del torneo Karim ci ha detto mentre aveva ancora la maglietta sudata addosso: “Sono strafelice, questo deve essere il mio anno. Sono nato a Giza, avevo 7 anni quando ho cominciato a giocare a tennis, grazie a mio fratello Khaled che mi ha iniziato. I miei genitori mi hanno portato al club più vicino e mi è piaicuto.”. Maamoun si è allenato per un paio di anni alla Schüttler Waske Tennis-University in Frankfurt con il coach Bastian Suwanprateep ma ora sarebbe tornato in Egitto. Un altro azzurro, Enrico Dalla Valle, si è messo bene in evidenza in Egitto facendo quarti di finale, incrementando classifica e esperienza: numero 432 ATP e 519 ITF WTT Dalla Valle può recriminare nel match che ha perduto dal tennista diciottenne di Taipei (l’azzurro ha invece 21 anni) dove ha giocato alla pari e la sconfitta è stata determinata da pochi punti ed episodi. La crescita del ragazzo però è evidente.
M15 Veigy-Foncenex, Francia (15mila$. Carpet Indoor): [3] C. Heyman (Bel) b. M. Tchoutakian (Fra) 7-5 6-7 6-0
Il torneo è finito nelle mani del belga Heyman, al tredicesimo torneo ITF vinto, che è stato massimo in carriera numero 258 ATP lo scorso anno. Ha 25 anni, è in buona crescita ma non pare un papabile top 100. In finale ha superato un altro tennista di 25 anni, il francese Thoutakian, che era alla ricerca del primo titolo. L’unico azzurro in tabellone era Luca Giacomini, purtroppo fuori al primo turno dal ceko Nouza, tennista molto buono su queste superfici.
Alessandro Zijno