Dominik Koepfer, campione per caso
Dominik Koepfer, tedesco, 24 anni, 155 ATP (159 nuove classifiche)
Sviluppo Potenziale: 90% (se le motivazioni non salgono difficile possa restare in alto)
Domink Koepfer è l’esempio lampante che non esista una sola strada per diventare tennisti professionisti. Fino a 15 anni si è allenato due volte a settimana, sì avete letto bene, esattamente come tantissimi altri ragazzi che fanno la Scuola Tennis per passare quell’oretta facendo un po’ di sport e socializzando con gli altri ragazzi. Non ha avuto alcuna esperienza da Junior, la casella dei risultati nel circuito ITF dei boys è desolatamente vuota, tranne un torneo ramingo Grade4, fatto ad Amburgo a 17 anni, in cui per altro ha perso al primo turno da un connazionale, Alex Roggengamp, che non ha punti ATP. Koepfer invece è diventato 155 del mondo, dopo essersi trasferito a new Orleans, alla Tulane University ed essersi laureato in economia. La mia teoria è che lui sia una eccezione e che una forte esperienza da Junior sia determinante per emergere, temo che questa performance sia il suo limite massimo. Ha un quarto di finale del Challenger di Dallas da difendere e subito dopo la finale di San Francisco, difficile possa ripetersi e finirà per tornare fuori dai 200, però mai dire mai.
La Scheda
Mancino con rovescio a due mani, Dominik Koepfer è un tennista potentissimo di 180cm di altezza con 80 chili di peso che ne fanno un toro pazzesco sulle sue superfici preferite che sono quelle veloci. A vederlo giocare fa un effetto strano, nel senso che sembra limitarsi a scambiare con una palla non velocissima, ma di punti ne fa tanti. E’ solido sia di diritto sia di rovescio che a me appare forse il colpo esteticamente più bello. Mi piace molto il modo in cui impatta di rovescio a due mani, con un punto d’impatto che gli regala la possibilità di anticipare la palla. Il diritto è giocato con una apertura abbastanza ampia e quindi fa qualche errore forzato nelle palle in recupero dalla parte sinistra (che è quella del suo diritto). Servizio buono ed efficace, lavorato con un lancio un po’ arretrato anche sulla prima oltre che per il kick. La risposta è fastidiosa, forzata spesso cercando subito il vantaggio nell’inerzia nello scambio. Fisicamente è un bel torello, ha avuto qualche fastidio alle caviglie, e utilizza tendenzialmente gli stabilizzatori delle caviglie per evitare distorsioni. Ora fa base a Tampa con coach Bo Hodge e Billy Heiser.
Le Dichiarazioni
“I miei genitori non hanno mai spinto perché io diventassi un tennista pro. Volevano per me che io diventassi uno studente universitario e che mi lauerassi, come ho fatto nel 2016 in Economia a New Orleans. Di contro non mi hanno certo osteggiato, anzi, mi portavano loro a giocare a tennis in Germania anche se per tanti anni mi sono allenato solo 2 volte a settimana e non di più. Tornei giovanili pochissimi, mi divertivo e basta con il tennis, così come facevo andando a sciare d’inverno e giocando a golf d’estate. Non ho mai chiesto un Euro alla Federazione tedesca fino a quando un paio d’anni fa non ho deciso con la mia famiglia di provarci sul serio con il tennis e mi sono trasferito in Florida per provare a sfondare. Ho subito il fascino di Yannick Hanfmann di cui ho seguito l’esempio positivo. Anche Benjamin Becker e anche Michael Berrer hanno seguito una strada simile anche se hanno fatto prima i professionisti e solo dopo hanno deciso di laurearsi nel mezzo di una carriera ben avviata. Ho dei limiti tecnici ovviamente ma all’Università ho lavorato bene con i miei coach, e anche fisicamente mi sono sempre impegnato. Ciò che ha fatto la differenza è stato l’aspetto mentale, sono diventato molto più sicuro di me anche se continuo a giocare libero e sereno, senza grosse pressioni né obiettivi precisi.”
La Storia
Dominik Koepfer è nato a Furtwangen in Germania il 29 aprile 1994 e come detto non ha attività Juniores di nessun tipo. Giusto qualche torneo giovanile di livello piuttosto basso in Germania. La famiglia è tra le più ricche della sua città, con proprietà immobiliari ingenti che permettono un tenore di vita piuttosto alto. Ciò non ha impedito a Dominik di avere la fame necessaria per allenarsi con serietà pur senza alcuna pressione. E’ tuttavia una fame pura senza grosse sovrastrutture, derivante dal piacere di competere e giocare. Ciò potrebbe essere la più grande forza e allo stesso tempo il più grande limite del tennista tedesco. Finora ha vinto 4 Futures, tutti in Nordamerica, l’ultimo in questa stagione in Canada su hard indoor. Ha giocato molti match in stagione con uno score di 35 vittorie e 26 sconfitte in un anno in cui ha giocato a livello Challenger. Koepfer è stato abbastanza continuo nella stagione, e da agosto è riuscito anche ad avere buone performance sia a Portorose dove ha fatto semifinale come anche a Chicago inframezzati da un secondo turno nel 250 di Winston-Salem. Semifinale anche a Houston nell’ultimo Challenger giocato in stagione.
Alessandro Zijno
E invece che exploit che ha piazzato agli Us Open :O
In fondo la serenità e la poca pressione hanno portato risultati che io stesso non pensavo possibili. Grazie del commento Andrea, ancora una volta tutto è davvero possibile nel tennis e nello sport in generale. Il tennis è “liquido”, una situazione di oggi non è quella di domani, così come una valutazione è sempre modificabile, e questo è il bello dello sport.