Quentin Halys, servizio vincente

Quentin Halys: francese, 22 anni, 128ATP

Sviluppo Potenziale: (80% del potenziale, tutto e niente da migliorare)

Ha sfiorato la top100 ATP a febbraio 2018, e qualche anno fa è stato annunciato al mondo come il nuovo Gasquet. In realtà di strada ce n’è tanta da fare, anche da Junior ha fatto finale a Flushing Meadows, giocato bene tutti gli slam a parte l’erba di Wimbledon, ed è stato numero 3 del mondo. E’ un tennista di difficile previsione e lettura, l’ingresso in top 50 non è in discussione, di più ho i miei dubbi, dovuti alla voglia del giovane francese di superare se stesso e i suoi limiti.

La Scheda

Fisicamente molto dotato potenzialmente, atletico con enormi margini di miglioramento, servizio preciso e potente, adatto sia ai terreni veloci che a quelli più lenti, Quentin Halys mi ha sempre impressionato per una caratteristica: sembra spesso poco attivo con le gambe e in ritardo, poi trova il tempo sulla palla e risulta in anticipo con un senso del “timing” impressionante a conti fatti. Mi chiedo dove sarebbe se avesse più esplosività sulle gambe e allenasse maggiormente la parte atletica. In realtà su quei 191cm di altezza gli arti inferiori si stanno irrobustendo, la Federazione Francese gli ha messo alle costole i migliori preparatori atletici e i risultati si stanno vedendo con il best ranking ottenuto all’inizio del 2018. Destrimane con rovescio a due mani ha senz’altro nel servizio il colpo migliore che gli apre subito il campo, e gli dà il vantaggio nello scambio. E’ un giocatore da pochi scambi, entro i 5/6 rallies al massimo, se non chiude gli rimane difficile difendersi e contrattaccare. Per questo ha ottenuto finora i migliori risultati sul veloce, indoor in particolare. Diritto e rovescio sono egualmente temibili, quando giocati in spinta o appoggiandosi sul colpo dell’avversario. C’è anche l’incognita di un cuore che ogni tanto fa le bizze e Halys diventa tachicardico. Gli esami non hanno mai evidenziato nulla, per cui potrebbe anche derivare dall’emotività.

Quentin Halys (FRA)

Le Dichiarazioni.

”Non ho fretta, so di essere uno dei più forti ma non ancora il migliore. Devo lavorare su ogni aspetto, ed avere pazienza, sia in campo che fuori. Il mio coach è Oliver Ramos, che da tantissimi anni lavora per la federazione francese. Il nostro lavoro insieme è sempre intenso e piuttosto duro. Lui è un sergente di ferro in campo ed anche fuori è esigente, perché si deve essere professionisti 365 giorni all’anno. Tutti noi che giriamo i tornei, noi professionisti dell’ATP, facciamo questa vita in realtà da almeno 10 anni, tutti abbiamo fatto gli Juniores con impegno da quando avevamo 10 anni tante ore in campo. Non c’è nessuno ormai con poca preparazione fisica in campo, o con poco bagaglio tecnico. Tutti tirano forte. La differenza la fa la continuità. Con Oliver sono cresciuto molto, senza nulla togliere a tutti i coach precedenti. Ad esempio fino a qualche anno fa dopo ilquinto scambio perdevo più della metà dei punti. Ora riesco a giocarmela molto di più. L’obiettivo è finalmente la top 100 e poi mantenerla per un bel po’,almeno per ripagare i numerosi investimenti che ho fatto su me stesso e che hanno fatto la mia famiglia e la Federazione Francese.”

La Storia

Quentin Halys nasce a Bondy, il 26 ottobre 1996 e nel 2014 diventa ilnumero 3 del mondo a livello Juniores. Agli US Open Boys batte Bublik, Kozlov,Tiafoe (di cui è la bestia nera) per perdere solo da Jasika in finale. Bene anche al Roland Garros, sempre tra gli Juniores dove viene sconfitto in semi da Munar e agli Aus Open dove anche arriva in semi. In quella stagione, nel 2014 appunto, quando ha ancora solo 18 anni, vince comunque il suo primo titolo daPro, un Futures in Grecia sul cemento. Nel 2015 vince altri 5 tornei Futures, finendo l’anno intorno alla posizione 200 ATP, tutti su hard. Nel 2016 trionfa per la prima volta a livello Challenger a Tallhassee su terra verde americana, e nel 2018 porta a 3 il numero dei Challenger vinti prtando a casa il trofeo a Quimper (indoor hard) e a Nanchang (terra indoor). Il 2019, nei progetti del team Halys, è l’anno in cui crescere in classifica attraverso l’ingresso nei tornei superiori, anche negli Slam, dove comunque Quentin passerà probabilmente attraverso le qualificazioni, escluso il Roland Garros dove avrà una Wild Card. Curiosamente nella stagione appena trascorsa la Wild Card l’ha rifiutata,ammettendo di non essere in condizione ed infatti perdendo al primo turno dellequali. Non è una rinuncia di poco conto, infatti col primo turno del torneo diqualificazione ha intascato 6mila dollari lordi, mentre ne avrebbe presi 40milase avesse partecipato al tabellone principale dello Slam parigino. Chapeau.

Alessandro Zijno