Il mancino di Norimberga, Maximilian Marterer
Maximilan Marterer: tedesco, 23 anni, 67 ATP
Sviluppo Potenziale: (95% del potenziale, è ancora giovane e sembra già al suo massimo)
Maximilian Marterer è stato addirittura numero 45 del mondo nell’agosto 2018. Appare sovradimensionato nella classifica, figlia comunque di prestazioni spettacolari in questa stagione e anche in quella precedente in cui è entrato per la prima volta in top 100. Spero di sbagliare per lui ma temo che questo potrà essere per lungo tempo il suo best ranking ed è prevedibile una sua uscita dalla top 100 dalla primavera del prossimo anno.
La Scheda
Mancino di grossa stazza, è alto 191 cm per 85 chili di peso, fa del diritto in top spin il suo marchio di fabbrica, ed è un tennista davvero aggressivo fin dal primo colpo. Anche dalla parte del rovescio bimane è temibile, ha un punto d’impatto molto avanzato e sa imprimere alla palla una velocità importante. Viene avanti bene, il gioco al volo è sicuro e infatti è forse l’erba la superficie più congeniale per lui. Il servizio è preciso ma non velocissimo, tende a sfruttarlo bene in tutte le angolazioni e mette in difficoltà gli avversari anche con il kick e lo slice. In risposta è micidiale a volte, ma tende ad entrare in crisi facilmente quando la situazione si fa difficile, anche se rispetto a un paio di anni fa è cresciuto molto da questo punto di vista ed ecco spiegati i risultati.
Le Dichiarazioni.
“Ciò che ho fatto in questa stagione è quello che ho sempre sognato da bambino. Ora il tennis è diventato un lavoro e quindi forse ci si diverte di meno, ma la passione ce l’hai dentro ed anche lo spirito competitivo. Ho lavorato molto sotto l’aspetto mentale per trovare sicurezza in me stesso, che fuori dal campo ho, ma dentro a volte la perdo. Mi trovo a mio agio quando devo attaccare e vorrei diventare più forte in fase difensiva, è ovvio che non è facile per me che sono alto e potente. Sul servizio per un periodo ho provato ad avvicinare i piedi, ma ne risentiva l’equilibrio e sono rimasto così come ero, che va già bene. Questo è successo anni fa, per il momento sto cercando di lavorare molto sul piano fisico e su quello mentale. Mi piace giocare sul veloce, e spesso le partite si decidono per pochi punti.”
La Storia
Maximilian Marterer nasce a Norimberga il 15 giugno 1995, e si mette in luce fin da subito come uno dei migliori tedeschi della sua generazione. L’attività Juniores, durante la quale è seguito sempre dal suo allenatore storico Michael Kohlmann arriva ad essere il numero 12 del mondo, facendosi notare parecchio, seppur avvantaggiato da uno sviluppo fisico molto rapido. Questo gli ha consentito già a 20 anni di entrare in top 200. Molto maturo durante gli allenamenti, ha mostrato spesso momenti di difficoltà emotiva all’interno del campo di gioco, ma superati questi ha cominciato a vincere e non si sta fermando per il momento, anche se come detto, temiamo che la onda vincente si infranga presto su qualche scoglio. Ha vinto finora 6 tornei Futures e 6 Challenger, alternando comunque varie superfici. Ha fatto bene in questa stagione negli Slam, facendo terzo turno agli Australian Open battendo Verdasco, poi addirittura sedicesimi a Parigi eliminando Shapolavov anche se poi a Wimbledon e Flushing Meadow è incappato in sconfitte al primo turno. Tempo fa parlavo con Cosimo Napolitano, il papà di Stefano, attualmente 231 ATP, che mi raccontava di come il figlio appunto ci giocasse alla pari fino a poco tempo fa e di come sia vicina la distanza tecnica tra il numero 200 e il numero 50 del mondo. Basta davvero poco per salire o per scendere.
Alessandro Zijno