Elias Ymer, cultura svedese su gambe etiopi
Elias Ymer: svedese, 22 anni, 132 ATP
Sviluppo Potenziale: (60% del potenziale, può migliorare su tutti i fronti)
Elias Ymer è di nazionalità svedese ma di famiglia etiope, tanto che quando è tornato in Etiopia l’ATP ha prodotto un video davvero interessante della sua esperienza, tra l’altro nominato il migliore tra i video del 2017. Nella sua terra d’origine aspettano un grande tennista, visto che la corsa è in pratica l’unico sport in cui hanno successo gli etiopi. Io credo che grazie a gambe pazzesche e una buona attitudine alla lotta Elias Ymer possa senz’altro entrare presto nei 100, sebbene me lo aspettavo già nel 2016 quando lo vidi la prima volta dal vivo al BFD Challenger a Roma. Difficile capire le prospettive a lungo termine, senza dubbio è uno che può vivere nei top 100 a lungo, magari con puntate anche nei top 50.
La Scheda
Lo svedese, tra l’altro il numero 1 al momento della Svezia, è stato seguito fino a giugno 2018 da Robin Soderling che poi ha deciso di interrompere la collaborazione in accordo col giocatore per avere più tempo per la famiglia, non desiderando più di viaggiare così tanto. Ymer è comunque abituato a viaggiare da solo, avendolo fatto per molto tempo e vi dico che la capacità di adattamento alle varie condizioni è uno dei punti di forza del giovane svedese. Per il resto ha buoni entrambi i lati anche se spinge di più col diritto e ancora un limite importante sul servizio, apparso però assai migliorato nelle ultime uscite di quest’anno. Sa giocare su tutte le superfici. A rete anche è migliorabile e servirebbero più partite di doppio, specialità che invece Elias non sembra amare particolarmente.
Le Dichiarazioni.
“Tre anni fa sono riuscito a qualificarmi in tutti gli Slam, ma non per questo pensavo che la scalata alla top 100, mio obiettivo a breve termine adesso, sarebbe stata semplice. Il mondo dei Challenger che ho frequentato mi sta forgiando, e ora proverò una programmazione un filo più ambiziosa, staremo a vedere. Il mio idolo tennistico è Rafa Nadal, ma quello della vita è Mike Tyson di cui mi affascina la sua provenienza dal basso fino a diventare il più forte pugile degli ultimi anni. Mi sono allenato con Djokovic nel 2016 e con Federer l’anno passato e di Roger ricorderò sempre il suo consiglio di fidarmi della mia famiglia. Ho due fratelli e due sorelle: Michael, mio fratello minore sta diventando forte. Io amo il tennis e la vita del tennista, non mi pesa viaggiare o la lontananza dagli affetti e sono focalizzato sul tennis al 100%. Mi è dispiaciuto che Robin (Soderling ndr) non se la sia sentita di proseguire ma lo capisco e lo sento amico. Girerò il circuito comunque con un fisioterapista e un preparatore, è qualcosa che è determinante, e lo sto capendo solo ora: tuttavia è molto dispendioso.”
La storia
Elias Ymer nasce a Skara in Svezia il 10 aprile 1996, da una famiglia di origine etiope. Da Juniores diventa il numero 5 del mondo con risultati importanti, ottenuti in tornei prestigiosi che lo portano alla ribalta internazionale. Già nel 2013 esordisce tra i professionisti e l’anno successivo a soli 18 anni vince ben 5 tornei Futures, tutti su terra battuta. L’anno successivo trionfa a Caltanissetta e ogni anno conquista almeno un titolo Challenger, mostrando grande affinità con l’Italia che adora, vincendo anche Barletta e Cordenons nel corso degli anni. Finora nel 2018 è ancora all’asciutto, anche se c’è da dire che ha alzato l’asticella giocando molti tornei ATP, cosa che vuole ripetere nel 2019 anche a scapito un po’ della classifica.
Alessandro Zijno